Luca Argentero Cupido 2.0.

Presentato a Roma il primo cortometraggio diretto dall’attrice Monica Scattini. Il car sharing diventa una sorta di nuovo luogo di incontro e si trasforma in ‘Love Sharing’. Il film prodotto dalla Moliwood films è stato sostenuto dal MIBACT e dalla Regione Lazio con il Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo.

Con ‘Love sharing’ Monica Scattini mette in pratica tutto quello che suo padre Luigi le ha insegnato. “E’ il mio primo cortometraggio, una romantic comedy molto carina e nel cast ci sono Alessandro Haber, Sandra Milo, Eugenia Costantini e Luca Argentero, in un ruolo insolito. Sono molto contenta perché è un progetto che mi sta dando una grande energia e vitalità e lo dedico naturalmente a mio padre perché mi ha insegnato tutto lui”.

Nel film, Margherita è una donna che soffre la fine di una storia travagliata. Decide di liberarsi di tutto ciò che la lega al suo passato, tra cui una collanina che vuole riconsegnare di persona al suo ex. La macchina che Margherita vuole affittare per andare a restituire l’indesiderato regalo è occupata, come spesso ultimamente sta capitando. Fra dispetti per il possesso dell’auto, una strana amica e consigliera e le mille peripezie che la nostra protagonista dovrà affrontare, si sviluppa una dolce e simpatica romantic comedy con un finale a sorpresa.

“Voler raccontare questa storia – ha raccontato Monica Scattini – sta diventando una sorta di ossessione, a metà strada tra esperienza personale e finzione. Margherita è una donna ferita, che non crede più nell’amore. Delusa dagli uomini e dai loro comportamenti. Come donna e sognatrice, è abituata ad occuparsi dell’amore altri sulla posta del cuore per cui lavora, e non è in grado di dare risposte a se stessa, forse perché ha esaurito filosofia e buon senso”.

“Vorrei raccontare con ironia l’amore – continua la regista -, la sua perdita e la sua ostinata ricerca, che poi è l’obbiettivo vitale di ognuno. Attraverso un montaggio rapido e serrato vorrei narrare i pensieri e i ricordi di una donna improvvisamente sola, immersa nel ritmo frenetico dei suoi pensieri e della vita moderna. Con l’utilizzo dei carrelli e della stadycam vorrei dar modo allo spettatore di entrare in pieno nel ritmo del racconto, come avvolto dalla storia stessa. Da attrice darò grandissima importanza a gli attori e alla performance attoriale. Abiti color pastello, arredamenti finemente eleganti completeranno il quadro da meimmaginato. La luce sarà quella tipica primaverile, morbide armonie delineeranno i contorni dei personaggi e delle situazioni”.

DSC05972“Alla fine della storia voglio lasciare il desiderio nello spettatore di sapere cosa potrà succedere, nell’immediato futuro, ai nostri protagonisti. C’è bisogno di sognare, c’è bisogno di storie d’amore, e questa storia potrebbe essere lo spunto per un progetto più ampio di serialità, che racconti storie d’amore con simpatia e che racconti storie di uomini e di donne con freschezza e spontaneità, tutte legate e veicolate dalla figura simpatica e particolare del Grande Fratello”.

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