Un vecchio burbero.

St. Vincent, diretto da Ted Melfi, ha appena ottenuto 2 nominations ai Golden Globe 2015 che si svolgeranno a Los Angeles il prossimo 11 gennaio. Tra le categorie più importanti, il film è nella cinquina delle migliori commedie e il suo protagonista, l’istrionico Bill Murray, è stato candidato come Miglior Attore Protagonista. St Vincent arriverà nelle sale italiane con Eagle Pictures giovedì 18 dicembre e racconta di una bizzarra coppia formata da Vincent, un vecchio burbero (Murray) e Oliver (Lieberher), un giovane ragazzino appena trasferitosi in una nuova città.

St VincentIspirato ad una vicenda personale del regista e sceneggiatore Ted Melfi, St Vincent mette in scena un’amicizia unica, profonda e senza età. Insieme ai due, Melissa McCarthy nel ruolo della mamma single di Oliver, una spogliarellista incinta interpretata da Naomi Watts e, ancora, Chris O’ Dowd e Terrence Howard.

Al funerale di suo fratello, scomparso a 38 anni sette anni fa, Ted Melfi comprese che da quel momento sua nipote non avrebbe avuto più un posto dove stare. Così, insieme a sua moglie, decide di adottarla, facendo trasferire la piccola da una minuscola cittadina di campagna del Tennessee, a casa loro, a Sherman Oaks, California. Iscritta al liceo Notre Dame di Sherman Oaks, un giorno la nipote di Melfi rientrò a casa con un compito da svolgere, più o meno in questi termini: “Parla del Santo cattolico che più ti ha colpito e descrivi una persona della tua vita che ha delle qualità simili al Santo prescelto”. La ragazzina scelse San Guglielmo di Rochester, patrono dei bambini adottati, e Melfi, come persona reale da descrivere nel compito. Melfi, commosso, capì in quel momento che quanto accaduto sarebbe potuto essere il soggetto perfetto per un film. Anziché ricreare la propria figura e quella di sua nipote, però, Melfi ha scelto di rappresentare un vecchio e scorbutico pensionato disilluso, e un ragazzino appena arrivato in città.

St. Vincent Bill MurrayBill Murray sembrava l’attore ideale per interpretare il ruolo di Vincent. “La genesi del progetto è questa: il ragazzino si trasferisce nell’appartamento vicino a quello dell’irascibile, scorbutico pensionato, Bill Murray. Con il passare dei giorni, tra i due nasce un rapporto di amicizia che li rende inseparabili. L’undicenne decide di parlare dell’anziano nel compito assegnato a scuola e, grazie al rapporto che hanno instaurato, riusciranno a dare una svolta alla propria vita. Il film è cominciato proprio così, da un semplice e banale compito a casa”.

Anche se il film è ambientato ai nostri giorni, ST. VINCENT è un film senza tempo che evoca New York e i film degli anni ’70. Il film è stato girato principalmente a Brooklyn, ma non nella Brooklyn di tendenza che attira orde di turisti. Raccontare la storia di Vincent McKenna significa recuperare la vecchia Brookyln, che esiste ancora, se sai dove cercarla. stv1Fortunatamente, Melfi è nato proprio a Brooklyn, e sa bene dove andare a scovare la vecchia anima della città, quella che le apparteneva prima che arrivassero gli hipsters. “Sono cresciuto a Brooklyn – afferma Melfi -. Non c’è posto, nel resto del mondo, che somigli anche lontanamente a Brooklym. Sono cresciuto a Williamsburg, sulla 6° strada. Williamsburg all’epoca non era altro che un ammasso di depositi, gang, e prostitute che facevano su e giù per Kent Avenue. Oggi è tutto diverso. Ma Brooklyn non ha perso la sua anima. In qualsiasi giorno, a qualsiasi ora, a Brooklyn hai tutto ciò che vuoi: qualsiasi cultura, qualsiasi religione. Girare il film nel quartiere dove sono cresciuto – Sheepshead Bay, Williamsburg, Greenpoint, Park Slope – forse è la parte più bella ed entusiasmante di questa avventura. Posso dire che il 90% del film è stato girato a Brooklyn. È il posto più bello del mondo”. Aggiunge Mac Brown: “Mentre selezionavamo le location dove girare, era interessante vedere che l’anima di Brooklyn, piano piano, è diventata l’anima del film. È diventato un film vero, che parla di un posto vero”.

Per il piccolo Jaeden, questo è stato un battesimo cinematografico: “E’ stata un’esperienza bellissima condividere il set con Bill, Naomi, Melissa e Ted. Mi hanno insegnato tantissime cose; è veramente una fortuna poter imparare da leggende del cinema come loro. Quando vivevo a Philadelphia, guardavo sempre I GHOSTBUSTERS. Non avrei mai pensato di poter girare un film con Bill Murray, un giorno o l’altro. E invece è successo!”.

Intervista a Bill Murray

Intervista a Naomi Watts

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