L’inizio del 2015 è segnato per Mario Romano Quartieri Jazz dal ritorno in un luogo caro e particolarmente suggestivo. Si tratta del Tunnel Borbonico di Napoli, le cui alte volte in numerose occasioni si sono dimostrate complici nell’amplificare il gioco di note e risonanze del neapolitan gipsi jazz.
L’evento vede collaborare un team di grandi eccellenze campane: il Tunnel Borbonico, pronto ad accogliere i visitatori svelando le bellezze ipogee di uno dei tratti più suggestivi del patrimonio storico-artistico partenopeo. Le note di Mario Romano Quartieri Jazz che ammaliano come il canto della Sirena Partenope e la grande enogastronomia assicurata dall’azienda vitivinicola Montespina dei Fratelli Iovino, partner della serata.
Ad accompagnare questo percorso tra note e gusto, mentre si scende nei meandri della terra che raccontano delle nostre radici e fanno risuonare antiche risonanze interne, il sound di Mario Romano con la sua chitarra manouche, Gianluca Capurro alla classica e Ciro Imperato al basso.
Le note sono quelle di alcuni tra i brani più celebri, ormai divenuti familiari e cari alle orecchie ed all’anima dei più, tratti dal lavoro discografico ‘E strade cà portano a mare. Ed ancora la dolcezza di Cammen, la forza esplosiva di Vesuvia e la rabbia e la voglia di ribellione che connotano il sound de Le quattro giornate di Napoli.
“Il sodalizio con Gianluca Capurro e Ciro Imperato – racconta Mario Romano – è nato anni fa. Con Gianluca, infatti, ci conosciamo da molti anni, siamo cresciuti insieme nella scuola di musica ‘Musicisti Associati’ dove ora siamo noi ad insegnare chitarra ed anche questa è sicuramente una bella storia, di cui andiamo molto fieri. Con Ciro Imperato invece ci siamo conosciuti al Conservatorio di San Pietro a Majella, dove siamo stati compagni di classe nella sezione Jazz. Ho subito riconosciuto in lui, al di là dell’apparenza svagatezza, un grande talento e direi di aver vinto questa scommessa, visto che oggi è un musicista molto stimato da tutti gli addetti ai lavori e dal pubblico ovviamente”.
Un’ulteriore riprova che se si punta sul proprio talento, rimanendo fedeli alle proprie radici e nutrendole con orgoglio, ce la si può fare, nonostante gli ostacoli e le difficoltà che inevitabilmente si incontreranno sul cammino
Ad assicurare una serata perfetta nel suo sapiente mix di elementi un altro ingrediente: la grande enogastronomia di qualità e genuinità dei fratelli Iovino, titolari dell’azienda vitivinicola Montespina.
Il primo amore non si scorda mai: dal Tunnel Borbonico, infatti, è partita la sperimentazione del gemellaggio tra la musica ed i luoghi d’arte, emblema della terra delle Sirene e della Campania tutta.
Ed al primo amore si tornerà sabato 3 gennaio 2015 alle ore 21.00 per salutare il 2015 con un intenso tour tra vino e storia, accompagnati dalle note del neapolitan gipsi jazz.
La visita si snoderà, in particolare, attraverso gli ambienti ed i tratti seicenteschi dell’acquedotto della Bolla, dove sarà possibile ammirare le opere civili realizzate in loco su progetto dell’architetto Errico Alvino e gli ambienti adattati a ricovero durante la II Guerra Mondiale.
Durante il percorso i visitatori potranno poi ammirare, quale suggestiva cornice, frammenti di statue, ed auto e moto d’epoca ritrovate sepolte sotto rifiuti e detriti ed oggi resi nuovamente accessibili alla conoscenza.