Senso, un amore sbagliato a teatro.

Sarà in scena al Teatro dei Conciatori di Roma dal 17 al 22 febbraio 2015 SENSO di Gianni Guardigli (liberamente ispirato alla novella di Camillo Boito). Regia di Francesco Branchetti, con Isabella Giannone.

imageL’amore cieco per un ufficiale del Reich prende la forma della più atroce delle vendette quando la bella e matura Contessa Livia Serpieri scopre il tradimento dell’amato. La contessa rivive da numerosi anni il giorno della sua vendetta, attimo per attimo, prigioniera di quell’azione commessa per dolore, umiliazione e profonda disperazione. Tutto diventa monologo interiore. La signora è condannata, da una sorta di Tribunale che ha la sua sede all’interno di sé stessa, a ripercorrere tutte le mattine le tappe della sua Via Crucis personale, seduta a uno scrittoio e a ricostruire con l’ossessione dell’esattezza tutti i momenti della vicenda con l’assoluta precisione del particolare. “Scrivere. Devo scrivere. Ogni mattina. Sedermi allo scrittoio”. La notte a implorare, a piangere, a risentire il tonfo del corpo del suo amato che cade per l’esecuzione capitale avvenuta per fucilazione. Un supplizio estremo, un girone dantesco eterno e avvitato in se stesso. Uno dei terribili esiti che possono stamparsi su una vita quando ha preso la strada di “un amore sbagliato”.

La regia di Francesco Branchetti intende “centrare” la messinscena su tre temi portanti quali il difficile, ambiguo, e pericoloso rapporto tra status sociale e passione, la solitudine dell'”atto compiuto” del “fatto” e infine l’impotenza dell’uomo, all’interno del conflittuale rapporto tra bene e male, nei confronti delle passioni eccessive. È un monologo dalla forza straziante che abbraccia nel ricordo un arco narrativo di molti anni.

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