La giuria del 63esimo Trento Film Festival – composta da Kavita Bahl documentarista indipendente, da Hervé Barnasse alpinista e regista di film di montagna, da Nancy Rosenthal, fondatrice e direttrice organizzativa del New York WILD Film Festival, dal regista Alessandro Rossetto e da Colin Thubron scrittore di viaggi e romanziere inglese – dopo aver visionato i 26 film in programma ha assegnato oggi i premi del 63.Trento Film Festival.
E’ il regista Teboho Edkins il vincitore della Genziana d’Oro – Gran Premio Città di Trento del 63. Trento Film Festival. La giuria internazionale ha premiato con la genziana più ambita il suo film Coming of Age. Un villaggio sulle montagne innevate del Lesotho in Sud Africa fa da sfondo a questa toccante storia di amicizia tra due coppie di amici. “Davanti all’obiettivo discreto del regista – si legge nelle motivazioni della giuria – queste relazioni si sviluppano in un’affascinante aura di assoluta onestà, e la durezza dell’ambiente naturale è evocata in scene coinvolgenti. Un film di rara delicatezza”.
A Ninì del regista Gigi Giustiniani, piemontese d’origine milanese d’adozione, è andata la Genziana d’oro del Club Alpino Italiano per il miglior film di alpinismo. Il film, nato dalla collaborazione tra il regista Giustiniani e l’autore Raffaele Rezzonico, fa rivivere, esclusivamente attraverso la rielaborazione di straordinario materiale fotografico e diaristico, le scalate e la storia d’amore di Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta. “Questo straordinario recupero di un’epoca dell’alpinismo da tempo conclusa presenta un’eroina dell’alpinismo in un periodo in cui quasi non esistevano donne alpiniste”.
La Genziana d’Oro della Città di Bolzano per il miglior film di esplorazione e avventura è andata all’epico Valley Uprising di Nick Rosen, Peter Mortimer, Josh Lowell che celebra, attraverso straordinari materiali d’archivio e aneddoti, l’epopea della valle di Yosemite, scoperta dai pionieri del climbing negli anni ’60 e recentemente scenario dell’impresa di Tommy Caldwell e Kevin Jorgeson. Un film che “con grande abilità evoca anche il contesto sociale in cui gli scalatori si muovevano: la cultura hippie – di cui costituivano una sorprendente declinazione – le amicizie e i legami degli esordi utopici, le fratture e infine l’ostinata sopravvivenza di quel movimento. È un film reso ricco dalla varietà dei suoi diversi personaggi, dalle loro tecniche di arrampicata sempre più rischiose e dalla rievocazione di una contro-cultura vivace e a tratti ossessiva”.
Il Premio della Giuria se lo è aggiudicato DamNation di Ben Knight e Travis Rummel. Cronaca di un crescente movimento di attivisti che attraverso azioni spettacolari si battono affinché i fiumi possano tornare nei loro alvei liberi dalle dighe. “Un’opera magistrale e perentoria, imbevuta di un entusiasmo vivace e contagioso.”
Le Genziane d’Argento sono state così assegnate: per il miglior mediometraggio al documentario Resuns delle svizzere Aline Suter e Céline Carridroit; per il miglior cortometraggio a House with small windows di Bülent Öztürk.
La Genziana d’Argento per il miglior contributo tecnico artistico al Volta à terra del regista João Pedro Plácido.
Roberto De Martin, presidente del Trento Film Festival:
«Come ho detto ai giurati, sono lieto che l’Africa, con il film Coming of Age, sia emersa in questa occasione, perché rappresenta un continente del nostro futuro. Il film vincitore della 63/ma edizione del Trento Film Festival fa vedere le potenzialità delle risorse endogene di questo Paese che sono meritevoli di attenzione come quella che l’Italia sta dedicando al tema dei migranti. Sono altrettanto lieto del premio CAi a Ninì per il miglior film di alpinismo. Ho visto tempo fa iniziare l’attenzione filmica verso questa coppia splendida di alpinisti, Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta, in una sezione milanese del Cai-Sem (Sezione milanese escursionistica) fondata non a caso da una donna medico ed è bello vedere come riprese d’impronta storica in bianco e nero possano essere state valorizzate da una generazione di autori e registi cinematografici, nonché da alpinisti come sono i componenti della nostra giuria internazionale».
Luana Bisesti, direttrice del Trento Film Festival: «Esprimo la mia contentezza perché in Coming of Age si parla di altre montagne e di altri territori, non il già visto e il già conosciuto ed è estremamente positivo poter parlare dell’Africa per un premio e non solo per associare questo splendido continente a immagini di sofferenza e disagio. Oltre alle montagna e ai territori è importante evidenziare che il film rappresenta un inno all’amicizia e alla giovinezza, un periodo della vita importante, ma fuggevole».
Sergio Fant, responsabile del programma cinematografico: «Sono particolarmente felice per il valore di alcune delle opere premiate ai fini del profilo internazionale del festival: Coming of Age ha debuttato al recente Festival di Berlino ed è all’inizio della sua vita festivaliera, la Genziana d’Oro vinta in occasione dell’anteprima italiana a Trento sarà il suo biglietto da visita in occasione dei tanti altri eventi in cui sono certo verrà presentato da qui in avanti. Teboho Edkins inoltre è uno dei più interessanti giovani autori del documentario internazionale, altro motivo che attirerà l’attenzione sul riconoscimento ottenuto a Trento, uno dei primi e più importanti ottenuti nella sua ancora giovane carriera. Il premio Cai a Ninì sono convinto sarà il trampolino di lancio per portare il film, e la straordinaria vicenda che fa rivivere, dal contesto del documentario e dell’alpinismo italiano a quello dei mountain film festival internazionali, i cui direttori e programmatori continuano a darsi appuntamento a Trento alla ricerca di film da scoprire. Volta à terra infine è curiosamente forse il primo film della storia del festival a venir proiettato prima a Trento e solo dopo a Cannes, dove la settimana prossima sarà una delle opere in programma nella sezione ufficiale promossa dall’ACID, l’Associazione per la Diffusione del Cinema Indipendente e arriverà dunque nelle sale della Croisette fresco della nostra Genziana d’Argento».