Di scena al Quirinale i candidati della 59/ma edizione dei David di Donatello 2015. Tra i momenti più importanti della cerimonia l’intervento, a nome di tutto il cinema italiano, di Nicola Piovani, che, parlando dell’attuale successo dei nostri film, dice: “Pensate se avessimo avuto una saggia politica culturale cosa avremmo potuto produrre”.
Anche Dodi Battaglia dei Pooh, che ha recentemente realizzato un disco da solista, in occasione dei David di Donatello è stato ricevuto al Quirinale insieme a una delegazione di artisti.
Dodi Battaglia, infatti, è il portavoce Artisti Musica del NUOVOIMAIE e ha consegnato uno dei premi dell’Accademia del cinema a nome della collecting nella serata al teatro Olimpico di Roma.
Durante l’incontro in Quirinale a sorpresa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha citato Mr. Wolf, personaggio di Pulp Fiction: “neppure Mr. Wolf potrebbe risolvere i problemi della crisi”. E Quentin Tarantino, presente per ricevere due riconoscimenti (quello per Pulp fiction e quello per Django Enchained) ha replicato: “è stata una vera sorpresa che l’abbia citato. Non me l’aspettavo. Chissà potrei ritornare sul personaggio”.
Dal presidente Mattarella insomma un appello per risolvere la crisi dell’industria cinema: “tra gli impegni del ministro – ha sottolineato Mattarella – c’è anche la difesa delle sale storiche: i tanti ‘cinema Paradiso’ da rinnovare e aprire al pubblico”. E tra le altre soluzioni, si chiede il Capo dello Stato, “perché non incentivare le televisioni italiane – oggi connesse al cinema anche sul piano industriale – a sostenere i film di produzione nazionale, e a trasmetterli nelle fasce orarie più idonee per incontrare il grande pubblico? Io credo che si possa fare. Anche le TV devono contribuire a fare sistema”. E ancora Mattarella: “La corruzione è conseguenza di un impoverimento della civiltà e delle relazioni. La cultura è un antidoto a che contro la corruzione e contro l’egoismo, incapace di riconoscere l’interesse comune”.