Il Teatro Eliseo rinasce con Luca Barbareschi.

Gabriele Lavia augura tanta merda a Luca Barbareschi, neo direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma che ha presentato la nuova stagione 2015-2016 al Palazzo delle Esposizioni, davanti a una sala gremita di giornalisti e addetti ai lavori. Gabriele  Lavia“Un tempo – ricorda Lavia – il successo dei teatri era decretato da quanta merda di cavallo veniva raccolta davanti al teatro dopo uno spettacolo: era l’indice di quante carrozze e, quindi, quanto pubblico era presente in sala”.

Per il Teatro Eliseo “è tempo di rinascita” e l’augurio di Lavia, che in passato è stato proprio tra i maestri di Luca Barbareschi non è casuale. La storica sede di Via Nazionale, dal passato illustre fino al recente periodo che ha provocato la necessaria chiusura per lavori di adeguamento e radicale ristrutturazione, riaprirà i battenti all’insegna dell’innovazione il 29 settembre, totalmente riqualificata strutturalmente e gestionalmente.

Luca BarbareschiDeus ex machina di questa trasformazione, sull’onda di un’incisiva ottimizzazione che apre il capitolo per una rivoluzionaria avventura, è lo stesso Luca Barbareschi che si è posto quale primo obiettivo quello di recuperare e riconsegnare alla città il suo teatro più glorioso per renderlo polo d’eccellenza, e per questo sta lavorando senza sosta insieme a una squadra compatta ed entusiasta.

L’Eliseo è nucleo pulsante del territorio, oltre il valore affettivo, rappresenta la memoria, un mito che ha valenze diverse per ognuno, ma unico nel significato culturale. Su queste basi si sta creando un rapporto sinergico allo scopo di realizzare un circolo di competenze non solo generato dall’arte e dalla sua funzione ma adatto ad ampliare le possibilità di offerte culturali, scientifiche e d’intrattenimento, in un contesto che privilegia l’interazione sociale grazie anche ai tredici progetti speciali che affiancheranno il programma della prima stagione.

“Il nuovo assetto dell’Eliseo – come ha illustrato Franco Di Mare, moderatore dell’incontro – aspira a demolire il vecchio sistema di teatro formale, statico e autoreferenziale, proponendo un punto di ritrovo aperto a tutti da vivere senza sosta tutto l’anno, con la possibilità di usufruire anche di spazi d’accoglienza e servizi di ristorazione”. Stimolo nevralgico dell’attività multiforme è ovviamente la stagione teatrale 2015/16 di entrambe le sale, Eliseo e Piccolo Eliseo, che rappresenta il primo passo verso la ripresa totale, nonostante le numerose difficoltà legate anche allo scetticismo di chi non riteneva possibile un recupero in tempi veloci e proficui.

Le proposte in cartellone rappresentano l’anima di un percorso dinamico, che tra impegno e spettacolarità, vuole aprire finestre sulla contemporaneità senza dimenticare il confronto con i classici. Il programma prevede ventiquattro spettacoli tra Eliseo e Piccolo Eliseo e quattro progetti speciali, con una particolare attenzione alla scelta dei testi drammaturgici che spaziano tra tradizione e presente con autori come Rajiv Joseph, Luca De Bei, Anton Čechov, Vittorio Franceschi, Harold Pinter, Luca Barbareschi, Luigi Pirandello, Nicola Piovani, Arthur Schnitzler, Charlie Chaplin, William Shakespeare, Stefano Bollani e Valentina Cenni, David Mamet, Anthony Burgess, Paolo Sorrentino, Claudio Fava, Gianni Borgna, Massimo Carlotto, Alessandro Bardani e Luigi Di Capua, Dorine Hollier, Neil LaBute, Giorgio Gaber e Sandro Luporini, Gustave Flaubert, Giovanni Testori, Gabriele Vacis, Fausto Paravidino, Gabriele Di Luca, Agota Kristof.

barbareschiLo spettacolo inaugurale, in prima assoluta italiana, si prospetta un evento eccezionale: “Una tigre del Bengala allo zoo di Baghdad” del commediografo americano Rajiv Joseph, testo finalista al premio Pulitzer. L’ambientazione durante il conflitto iracheno è uno spunto per un gioco surreale e da umorismo noir sulla follia e violenza umana, regista e protagonista di questa inedita pièce sarà Luca Barbareschi.

La stagione prevede sei produzioni proprie e due coproduzioni. Un approccio sicuramente di stampo non tradizionale pervade le molteplici offerte del Teatro Eliseo, più consone e vicine ai virtuosi modelli europei e internazionali, molte le promozioni e agevolazioni dedicate al pubblico e novità per le sale italiane l’orario di tutti gli spettacoli serali è anticipato alle venti.

eliseo“Il difficile momento che sta attraversando la Capitale – afferma Luca Barbareschi – segnala l’urgenza della rinascita di Roma come centro fervido di cultura italiana e internazionale. In questo contesto la riapertura e il rilancio del Teatro Eliseo è fondamentale, esprime la volontà dei cittadini, istituzioni, forze produttive, per recuperare quei valori civici e culturali che da sempre hanno contraddistinto la città eterna”.

“L’Eliseo – prosegue il direttore artistico – diverrà una realtà senza confini, non solo sala per allestimenti di prosa, bensì una fabbrica di idee, officina, scuola, luogo di vita. Un organismo eterogeneo e sfaccettato, per un investimento culturale a tutto campo, ben radicato nel contesto di una città complessa, spesso superficiale, ma anche attenta e ricettiva, pronta a sperimentare la nuova vita di un teatro storico. Dunque una nuova impostazione che vuole recepire il pullulare di creatività, fermenti intellettuali, proposte, movimenti, dibattiti, di cui la città e il mondo teatrale e intellettuale italiano – ma anche cosmopolita – sono ambasciatori. In quest’ottica il teatro può riprendersi la missione che svolgeva fin dall’antichità, il ruolo di interprete delle dinamiche e dei conflitti presenti nella società. Un luogo che consente di cogliere la dialettica tra tradizione e innovazione: la prima come coscienza della propria storia e del patrimonio condiviso, innovazione in quanto ci permette di costruire un nucleo di valori, un’identità personale, ribelle o leale verso le proprie radici, ma comunque inserita nel presente e proiettata nel futuro”.

La Dodicesima Notte3 Carlo CecchiSaranno promosse e valorizzate le collaborazioni e le sinergie con gli altri Teatri, l’unione e la condivisione di risorse artistiche e finanziarie, per arrivare alla produzione di eccellenze in ambito nazionale e internazionale, evitando così la dispersione tra tanti piccoli progetti limitati nel tempo e nello spazio, un modo per costruire un’offerta teatrale e culturale degna di una Capitale.

“Quello che stiamo costruendo e restaurando – continua Barbareschi – è uno spazio polifunzionale che usufruisce di due sale che saranno utilizzate per prosa, musica, incontri culturali, scuola di recitazione, spazio per i più giovani, e ancora spazi adibiti come bar, biblioteca ed emeroteca: un luogo da vivere tutti i giorni dell’anno, perché la cultura e le intelligenze non vanno in vacanza. Teatro-EliseoUn teatro che estende la propria offerta culturale e di animazione anche nei mesi estivi, realizzando una programmazione versatile che affianca alle proprie sale la possibilità di realizzare o condividere spettacoli e iniziative nelle diverse location che una città straordinaria come la Capitale offre”.

“Si tratta di un progetto innovativo per la città – conclude Luca Barbareschi -, una percorso inedito che porterà finalmente Roma verso una concezione europea delle arti sceniche simile a quella delle grandi capitali europee. Eliseo quindi multimediale, polo d’eccellenza con il supporto delle nuove tecnologie, che permetteranno di trasmettere gli spettacoli sui canali satellitari e produrre direttamente non solo teatro, ma anche cinema e televisione”.

Il programma completo 2015-2016

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