Southpaw, muscoli e tatuaggi sul ring.

Dal 3 Settembre nella sale cinematografiche italiane ‘Southpaw’ di Antoine Fuqua (King Arthur e The Equalizer-Il Vendicatore). La pellicola presentata al Festival di Locarno i primi di Agosto, si divide in due parti ben distinte: un tipico film sulla boxe e un revenge movie.

SOUTHPAWBilly Hope alias Jake Gyllenhaal è un pugile di pesi mediomassimi, divenuto campione del mondo. Billy rimasto orfano cresce in un orfanotrofio, dove incontrata Maureen (Rachel McAdams), futura moglie e madre della loro bimba, Leila. L’elemento distintivo di Billy “The Great” Hope, è il non sapersi difendere, prende un sacco di colpi, sembra oramai spacciato, ma negli ultimi round la rabbia monta e batte il suo avversario con poche mosse.

Per la prima mezz’ora la pellicola sembra una derivazione dei movie predecessori, un esempio su tutti è Rocky, ingigantita anche dall’arrivo di una tragedia che sconvolge del tutto il nostro protagonista e che, ahimè, il trailer rivela rovinosamente. Dopo la tragedia Billy, deve ricominciare da capo; iniziare un nuovo cammino, in seguito alla squalifica di un anno, deve reimparare a combattere e soprattutto a sapersi difendere, non sfruttando più la rabbia che tira fuori negli ultimi round, bensì l’intelligenza, l’astuzia. In questo modo dalla boxe della prima parte si passa a un pugilato che più rispecchia i canoni della realtà e con cui si identifica maggiormente lo spettatore.

Come abbiamo detto fin dall’inizio, Southpaw è anche un esempio di revenge movie al contrario, ossia il protagonista dopo la “tempesta”, intraprende la sua battaglia interiore, per diventare un pugile migliore, slegato dagli eccessi di ira e un padre migliore per amore di Leila.

Fuqua in questa pellicola si concentra maggiormente sulla corporalità, ci mostra le ferite, i tatuaggi e i muscoli del protagonista come se fossero loro stessi la storia da raccontare. Il regista riesce a fare dei dettagli, del dinamismo del corpo i suoi punti di forza, il tutto è reso ancor più coinvolgente grazie alla bravura recitativa dei tre protagonisti: Jake Gyllenhaal, Rachel McAdams e Forest Whitaker (il maestro di boxe che aiuta Billy a rialzarsi emotivamente e fisicamente).

southpaw-3Ciò che abbassa la qualità della pellicola, invece, è sicuramente la sceneggiatura, affidata a Kurt Sutter, che elimina dalla narrazione, o meglio che accenna appena, il passato di Billy Hope, il suo rapporto con la moglie, lasciando ampio spazio alla lacrima facile, alle frasi fatte, trasformando la seconda parte del film in un clichè facilmente prevedibile. Ciononostante, Southpaw riesce a farsi apprezzare su più livelli.

Del cast fanno pare oltre a Jake Gyllenhaal, Rachel McAdams e Forest Whitaker anche: Naomie Harris, Rita Ora, 50 Cent, Beau Knapp, Victor Ortiz, Miguel Gómez, John Cenatiempo e David Whalen.

La pellicola è prodotta da Escape Artists, Fuqua Films e Riche Productions ed è distribuita dalla 01 Distribution.

Camilla Lombardozzi

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