Dal 17 settembre arriva in Italia ‘un disastro di ragazza’ (trainwreck), distribuito da Universal Pictures, dopo l’anteprima al festival di Locarno e la premiére europea ad Amsterdam.
Nessun regista contemporaneo ha descritto la caotica esperienza umana prestando così tanta attenzione al suo lato umoristico come Judd Apatow. Tutti i film di successo da lui diretti, come ‘Molto incinta’ e ’40 anni vergine’, e da lui prodotti, come ‘Suxbad – Tre menti sopra il pelo’ e ‘Le amiche della sposa’, hanno in comune uno sguardo onesto, divertito e inflessibile sulle complicazioni della crescita nel mondo moderno.
Apatow ha anche favorito l’ingresso nel cinema mainstream, di tutta una serie di nuove voci comiche, da Seth Rogen a Lena Dunham, e molti altri ancora. Adesso, con il suo quinto lungometraggio da regista, Apatow ci propone nuovamente il ritratto di un personaggio indimenticabile che ha il volto di una nuova stella della commedia, in un film scritto e interpretato da Amy Schumer (della serie TV Inside Amy Schumer) nei panni di una donna che vive senza mai chiedere scusa, anche se a volte dovrebbe proprio farlo.
La Schumer aveva già raggiunto un notevole successo per conto suo. Con una comicità fatta di battute brutalmente oneste che ha esibito in occasione di premi, di spettacoli di cabaret e nella clip delle sue serie telvisive divenute virali appena messe in rete – vedi alcuni classici ” Girl, You Don’t Need Makeup “, “12 Angry Men Inside Amy Schumer “e” Last F ** Day “- l’impenitente comica trae ispirazione dalla comuni frustrazioni legate alle sue esperienze professionali e romantiche, puntando il dito contro le ipocrisie sociali , ridicolizzandole. Mescolando commedia confessionale con le politiche sui generi e un divertito e attento spirito di osservazione del mondo che la circonda, la Schumer si è fatta molto apprezzare dal pubblico che si identifica con quelle pillole di verità che lei elargisce così, apparentemente, senza sforzo.
Insieme ad Apatow, la Schumer porta ora questo suo innegabile talento sul grande schermo con un lungometraggio che segna il suo esordio da protagonista sul grande schermo. Insieme, ci raccontano la mente e il cuore di Un disastro di ragazza.
Nel film, sin da piccolissima, il padre di Amy Schumer che non si può certo considerare un’esempio di uomo (Colin Quinn della serie Girls della HBO), le ha ripetuto che la monogamia non è affatto un concetto realistico. Cresciuta e divenuta redattrice in una rivista di grido, Amy vive secondo quel credo – pensando di godersi una vita disinibita e libera da soffocanti e noiosi obblighi affettivi – ma in realtà si ritrova presto intrappolata in un bel groviglio emotivo. Quando comincia ad innamorarsi del soggetto di un suo articolo, un affascinante medico sportivo di successo di nome Aaron Conners (Bill Hader di Uniti per sempre), Amy comincia a chiedersi se gli altri adulti, tra cui questo ragazzo al quale lei sembra piacere davvero, stiano tramando qualcosa.
La commedia, la cui sceneggiatura è firmata dalla Shumer che è anche coproduttrice del film, è interpretata da Brie Larson (21 Jump Street) nei panni di Kim, la sorella minore di Amy, che desidera solo che lei si sistemi; da John Cena del WWE powerhouse (prossimamente star di Sisters) in quelli di Steven, il bravo ragazzo di Amy che non si accorge che lei lo tradisce; da Vanessa Bayer (TV Saturday Night Live) nel ruolo di Nikki, la sua migliore amica i feste e bevute e collaboratrice della rivista S’Nuff; Mike Nirbiglia (Colpa delle stelle) nei panni di Tom, il marito paziente – e piuttosto noioso – di Kim; Ezra Miller (Ragazzo da parete) in quelli di Donald, uno stagista molto curioso della rivista S’Nuff e la superstar dell’ NBA Lebron James nei suoi stessi panni di King James, il migliore amico di Aaron e improbabile fonte di ispirazione romantica.
Ascoltando The Howard Stern Show in macchina, mentre si recava al lavoro, Judd Apatow è rimasto colpito da una giovane cabarettista di nome Amy Schumer, il cui show Inside Amy Schumer per il Comedy Central aveva debuttato nel 2013 ottenendo immediatamente grandi consensi di pubblico e critica. Nel programma radiofonico, l’attrice nota per i suoi numeri graffianti e per i suoi esilaranti e caustici sketch – spesso rivolti contro norme sociali generalmente accettate – discuteva apertamente delle sue molte relazioni, della sua vita sessuale, della famiglia e della battaglia di suo padre contro la sclerosi multipla. Apatow si è così incuriosito e si è lasciato catturare dall’umorismo nero della giovane attrice.
Il regista, il cui film hanno contribuito alla consacrazione di molte star della commedia come Steve Carell, Leslie Mann, Jonah Hill, Seth Rogen, Kristen Wiig, Paul Rudd e Jason Segel, è rimasto così colpito dalle parole della Shumer da rimanere in macchina fino alla fine dell’intervista. “Era divertente ma anche molto sincera riguardo alle sue relazioni”, ricorda Apatow. “Ho pensato che sarebbe stata fantastica come protagonista di un film sulla sua storia. Nella sua comicità Amy è molto onesta e vulnerabile, ed è proprio questo che mi piace. E’ molto umana”.
Dopo aver ascoltato tutta l’intervista, Apatow ha contattato la Schumer suggerendole un incontro. “La notte prima non ho chiuso occhio”, racconta la Schumer. “Ero troppo emozionata all’idea di incontrare Judd perché Molto incinta è un film che ha cambiato la mia vita”. L’ammiratrice del regista / produttore sapeva che quell’incontro, il giorno successivo, avrebbe avuto un peso fondamentale per la sua carriera.
Fortunatamente sia quell’incontro che i successivi, sono andati molto bene per tutti. Barry Mendel, che ha collaborato con Apatow alla realizzazione di Questi sono i 40, Funny People e Le amiche della sposa ed è stato candidato all’Oscar per Munich e Il sesto senso, spiega che anche lui è rimasto subito molto colpito da Amy, come il suo collega produttore. “Abbiamo incontrato Amy, e ci è apparsa subito super-intelligente e divertente; esattamente il tipo di persona con cui Judd ama lavorare”, racconta. “Se qualcuno è bravo al punto di riuscire a farlo ridere, lui non se lo lascia sfuggire. Lo contatta, ci chiacchiera, ascolta quello che ha da dire, e poi gli chiede, ‘Cosa vorresti scrivere?’ ”
L’idea iniziale della Schumer per una sceneggiatura era quella di una commedia di alto livello, ma Apatow l’ha convinta ad esplorare un’alernativa che, precedentemente, aveva già portato a lui tanto successo, offrendo a molti dei suoi spettatori un’occasione di catarsi. “Un giorno le ho detto: ‘Penso che sarebbe meglio se scrivessi qualcosa di più personale'”, spiega Apatow. “Così abbiamo iniziato a parlare della sua vita, delle sue relazioni e di che cosa le impedisse di averne una di maggior successo. E ci siamo resi conto che era proprio questo quello di cui avrebbe dovuto parlare il film”.
La decisione dell’attrice/sceneggiatrice di passare ad un tipo di scrittura più intimo, secondo Mendel ha cambiato tutto. Spiega infatti: “Quando Amy ha inviato a Judd le prime pagine, lui, che stava lavorando contemporaneamente a cinque o sei progetti, mi ha detto: ‘Ci sono più battute esilaranti in questa prima pagina di Amy di quante ce ne siano in tutti gli altri miei progetti; è una scrittrice magnifica. ‘Ed era ovvio quanto fosse brava. Era un vulcano”.
Nonostante gli impegni per il suo show televisivo candidato al Primetime Emmy e vincitore del premio Peabody, la Schumer si è gettata a capofitto nella scrittura della prima bozza di quella che sarebbe diventata la sceneggiatura di Un disastro di ragazza. “Abbiamo iniziato a lavorarci su insieme, scrivendola e riscrivendola”, ricorda la Schumer. “Se finivo con lo spettacolo alle 7, correvo a casa e lavoravo alla sceneggiatura fino alle 10”.
Visto che la collaborazione tra la Schumer ed Apatow era sempre più soddisfacente e creativa, il regista ha deciso di dirigere Un disastro di ragazza. Sarebbe stata la sua prima volta dietro alla macchina da presa per un film che non aveva scritto lui stesso. “Lavorare con Amy è veramente piacevole, ed ho subito sentito che eravamo in sintonia. Così un giorno ho pensato: ‘Sarebbe veramente fantastico dirigere questo film, ‘”racconta Apatow. “Non lo avevo mai fatto prima. Avevo diretto cose per la TV che non avevo scritto io, ma questo film mi sembrava perfetto”.
Anche se molto a suo agio nel mondo del cabaret – dopo avere indiscutibilmente fatto colpo sul pubblico televisivo e sui suoi colleghi già dalla sua prima apparizione nello show del Comedy Central- la Schumer, alle prese con la sua prima sceneggiatura per il grande schermo, ammette di essersi sentita onorata e anche un po’ intimidita quando un regista del calibro di Apatow le ha offerto di dirigerla. «Non pensavo che Judd intendesse dirigere l’intero film”, spiega l’attrice. “Quando ho capito che invece era veramente così, ho pianto come una bambina”.
La Schumer si è concessa di andare molto sul personale, intessendo nella storia elementi attinti direttamente delle sue battaglie nelle relazioni familiari e romantiche del suo passato e conflitti interiori sperimentati in prima persona crescendo. Ovviamente, il suo avatar sullo schermo esaspera ciascuna delle esperienze reali di Amy. La sua sceneggiatura racconta la storia di un giovane professionista di Manhattan con un magnifico lavoro, un grazioso appartamento e un ragazzo che la ama molto più di quanto lei ami lui. La Amy di Un disastro di ragazza vive la vita di una donna moderna la cui vita sociale poggia interamente su due semplici regole per divertirsi una notte: Non dargli mai il tuo numero di telefono e mai e poi mai rimanere a dormire da lui.
I suoi produttori hanno apprezzato il fatto che la loro protagonista e sceneggiatrice stesse dando vita ad un personaggio che avrebbe potuto essere comune, ma che era invece molto più complesso. “Tutti conoscono qualcuno che è come il personaggio di Amy in questo film”, spiega Mendel. “E’ l’impenitente single che probabilmente non si sistemerà mai. Si diverte molto più di noi e non intende assolutamente cambiare vita”.
Certamente non un modello di integrità morale, Amy, che non ha peli sulla lingua, si considera una ragazza sessualmente libera che fa quello che vuole, anche se ciò significa ritrovarsi con gli stessi abiti eleganti della sera prima tra gli sguardi di rimprovero dei pendolari della mattina sul traghetto di Staten Island. “Direi che lei crede di essere felice, di stare bene e che nella sua vita non ci sia niente di errato”, aggiunge la Schumer. “Osservandola dall’esterno, sappiamo che questo tipo di atteggiamento è certamente autodistruttivo, e che questa ragazza non sta affatto bene. Ma lei non se ne rende assolutamente conto”.
Apatow ha trovato questo personaggio assolutamente perfetto per esplorarlo in chiave comica. “E ‘una persona che cerca di tenere gli altri a distanza frequentando uomini diversi, mentendo, bevendo e fumando erba”, spiega il regista. “Lei paradossalmente rifugge dall’intimità tramite un sacco di contatti con un sacco di persone”.