I morti tornano per la seconda volta.

In un piccolo paese di montagna, nei dintorni di Annecy, si verifica un fenomeno inspiegabile: alcune persone decedute (ma che non sanno di esserlo) tornano in vita, mantenendo però l’aspetto che avevano al momento della loro morte, e cercano di riinserirsi nella comunità. 2015064_034Impresa ardua dal momento che, la loro improvvisa ricomparsa, accompagnata da una serie di eventi misteriosi e inquietanti che gettano gli abitanti di Annecy nel caos. Questa la complessa trama di Les Revenants, l’acclamata serie tv francese, vincitrice dell’International Emmy Awards 2013, che da martedì 29 settembre alle 21.10 torna in esclusiva su Sky Atlantic HD – in contemporanea con Canal+ – con la seconda stagione disponibile anche su Sky On Demand e Sky Online
Protagonista della prima stagione era un folto gruppo di personaggi, ciascuno dei quali con una storia tormentata alle spalle: Camille (Yara Pilartz), ragazza scomparsa dopo un incidente su un autobus; Simon (Pierre Perrier), uomo che si è suicidato poco prima del suo matrimonio; Victor (Swann Nambotin), bambino che non parla. Julie (Céline Sallette), infermiera sopravvissuta all’attacco del serial killer Serge (Guillaume Gouix), anche lui tornato in vita; Lucy Clarsen (Ana Girardot), cameriera del pub del paese di proprietà di Toni (Grégory Gadebois), fratello di Serge, che ha il dono di vedere le persone scomparse.

Nella seconda stagione, ambientata sei mesi dopo l’arrivo dei “revenants” e della scomparsa di quest’ultimi e di alcuni vivi (Simon, Camille e sua madre, Julie e Victor), si assiste all’entrata in scena di Berg, nuovo misterioso personaggio, che pare sapere molto più di quanto afferma, e ad una seconda ondata di resurrezioni.

Les Revenants 2 è un format che ha riscosso molto successo, sia in Francia che nel resto del mondo, tanto che ne sono stati girati diversi remake e riadattamenti: da “Resurrection”, serie tv diretta da Brad Pitt, a “The returned”, remake statunitense.

Décor La hordeLa fortunata serie francese, firmata da Fabrice Gobert, deve la sua popolarità da una parte all’alta qualità del livello cinematografico raggiunto e a una cura del dettaglio, a partire dalla favolosa colonna sonora dei Mogwai, ma anche naturalmente alla fotografia di Patrick Blossier, gli straordinari effetti speciali e un cast eccezionale di giovani attori, e dall’altra alla forza della sceneggiatura che tocca temi universali capaci di appassionare ed emozionare il pubblico.
Gobert per realizzare la sua ultima fatica ha attinto alla letteratura prendendo spunto da diverse opere tra cui, in particolare, “Quelli che ritornano”, libro di Robin Campillo del 2004, e “Il regno”, l’ultimo romanzo di Emmanuel Carrère. Dal primo ha tratto l’ispirazione per la trama; mentre dal secondo il background della serie che affonda le sue radici nella religione: la resurrezione dei morti durante gli ultimi giorni prima del Giudizio universale.

Serie sovrannaturale a metà tra mistero e dramma Les Revenants 2 ha il merito di affrontare in maniera originale il tema della morte, esplorando il complicato rapporto dei vivi con il lutto, e si basa su un assunto semplice e al contempo malinconico: l’idea che la capacità di amare derivi anche dall’esperienza della perdita della persona amata.

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