Black Mass, Johnny Depp è un gangster irlandese.

Mentre a Roma negli anni ’70 imperversa la Banda della Magliana, Black-Massa Boston l’agente dell’FBI John Connolly persuade il gangster irlandese James “Whitey” Bulger a collaborare per eliminare un nemico in comune: la mafia italiana. ‘Black Mass, l’ultimo gangster’ racconta la vera storia di questa alleanza che permise a “Whitey” di eludere l’applicazione della legge, consolidare il potere, e diventare uno dei gangster più spietati e potenti nella storia d’America.

Il film è una sorta di ‘Romanzo criminale’ a stelle e strisce, dove il Libanese ha i lineamenti camuffati di Johnny Depp: occhi di ghiaccio, aria imperturbabile, l’ampia fronte stempiata.

Black Mass arriva al cinema dall’8 ottobre. black massNel cast diretto da Scott Cooper con Johnny Depp anche Joel Edgerton, Benedict Cumberbatch, Kevin Bacon, Jesse Plemons, Peter Sarsgaard, Dakota Johnson e Corey Stoll.

Il fascino del film sta indubbiamente nella caratura del personaggio di Whitey Bulger, profilo minaccioso in bilico tra lucidità e follia, al quale Johnny Deep offre la sua figura. Ma il film è di quelli solidi e coriacei, perfettamente corrispondente ai canoni di un genere codificato da Martin Scorsese e ormai usato e abusato a più riprese: la narrazione dell’ascesa e del declino di un boss di quartiere, le sue gesta tra l’avventuroso e lo spietato, lo spirito di gruppo, la famiglia, gli amici, i crimini, le vendette. Insomma tutta la memorialistica da gangster che realizzano a loro modo il sogno americano del successo.

Quando ‘J’, un vero ex della banda di Bulger, ormai pensionato, è andato sul set, chiamato a fare il consulente, “ha scosso la testa quando lo ha visto – racconta il regista Scott Cooper – ho pensato al peggio invece mi ha detto: sono stato al fianco di Bulger una vita, è impressionante quanto gli somigli”. Johnny Depp spiega: “E’ il mio lavoro: penso che bisogna sorprendere ogni volta, dare qualcosa di diverso, inatteso. Bisogna evitare che il pubblico si annoi. E’ una strada pericolosa, ma per me è importante mettermi alla prova ogni volta. Spero che questo faccia comprendere come si possa sbagliare film e fare la figura del cretino”. Riferimento non casuale: Depp spesso ha fatto flop anche con film molto attesi (il famoso The Lone Ranger). Ma insiste e stavolta si propone da credibile sociopatico. “Ho trovato il malvagio che era in me molto tempo fa, siamo vecchi amici ormai”, scherza Depp. “Bulger è un criminale a più facce, affettuoso con la famiglia, con le persone del suo quartiere, aiutava le vecchiette a portare la spesa e ad attraversare la strada e poi pero’ era violento perché quello era il linguaggio dei suoi affari. Nessuno si guarda la mattina allo specchio per dire ‘oggi faro’ il cattivo'”. Il regista Scott Cooper gli fa un bel complimento quando dice che “Johnny è un attore che corre dei rischi che altre star non corrono. E’ un artista, un tesoro nazionale”.

BLACK MASS

Depp ha provato anche ad incontrare Bulger, che è in prigione e ha 86 anni, ma lui ha rifiutato, non deve aver gradito il film come il libro omonimo scritto da Dick Lehr e Gerald O’Neill.

“Interpretare personaggi reali e in questo caso viventi richiede responsabilità in più anche se sono stati malvagi. Immaginarlo come era in azione, avendo a disposizione pochi filmati e qualche registrazione dell’Fbi, è stato complicato. Mi piaceva – racconta con Johnny Depp – far vedere quanto poteva essere amorevole, uomo di famiglia, uomo irlandese devoto alla mamma e al fratello e dieci minuti dopo ammazzare qualcuno. C’è qualcosa di poetico in questo personaggio non a caso quasi venerato da generazioni di migranti irlandesi di Boston. Fisicamente è stata un’impresa, lui era chiaro e con gli occhi blu ‘perforanti’, io scuro e con gli occhi del colore dell’asso di spade”.

L’attore Joel Edgerton, che nel film interpreta un agente dell’Fbi vicino alla gang, dice: “abbiamo affrontato John come una persona molto ambiziosa che voleva davvero essere celebrato e penso che ciò gli abbia causato molte noie quando ha dovuto creare il legame e la relazione d’affari con un criminale così potente e pericoloso”.

Il regista Scott Cooper dice che non voleva fare un film su dei gangster che mostrano un lato umano, ma su degli esseri umani che sono criminali, il che fa la differenza: “Non solo Whitey Bulger è un personaggio estremamente complesso e affascinante, ma anche il fratello, uno dei più potenti politici della città di Boston e Whitey aveva ricevuto una licenza di uccidere da parte dell’Fbi, questo mi ha davvero affascinato”.

L’attrice Dakota Johnson, nei panni di Lindsey, fidanzata del potente criminale: “Ha l’aria di una donna molto forte e credo che fosse stanca e sapesse cosa stava succedendo con lui e cosa lui stesse preparando e credo che non le interessasse, una cosa che trovo molto romantica”.

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