Miss Julie, una tragedia naturalistica.

Esce nelle sale italiane il 19 novembre, distribuito da Lab 80 film, l’ultimo film di Liv Ullmann: Miss Julie.

Tratto dall’omonima opera del drammaturgo svedese August Strindberg, scritta nel 1888 e a lungo censurata in Svezia, il film si avvale di un cast d’eccezione: i personaggi protagonisti sono interpretati da Colin Farrell, Jessica Chastain e dall’inglese Samantha Morton.

MISS JULIE 1È la notte di mezza estate in una residenza di campagna irlandese di fine Ottocento. In un clima di baldoria e sospensione di regole e vincoli sociali, nella grande casa rimasta semi-deserta, si snoda un lungo gioco di seduzione tra Miss Julie, figlia del barone, e il cameriere John. La seduzione diventa poco a poco una lotta per il dominio, con l’alternarsi di attrazione e crudeltà da parte di entrambi: lei è altera ma disperata, lui inibito dal suo ruolo ma allo stesso tempo grezzo e dominante.

Sullo sfondo premono la differenza di classe e la figura della devota cuoca Kathleen, fidanzata di John. Le scene si susseguono come in una pièce teatrale, tutto accade in una notte e il mattino, con atto finale tragico e sublime, risolverà il conflitto tra speranza e disperazione.

“Con questo film abbiamo affrontato diversi temi a cui tengo molto – ha detto la regista Liv Ullmann -. Presentare un’immagine di sé che non corrisponde a quella reale, essere amati per ciò che si è e non per quello che gli altri vedono in noi, le relazioni tra i sessi. Miss Julie è anche un dramma sul bisogno di essere ascoltati. Le scene cruciali del film sono quelle in cui i personaggi lottano per essere ascoltati dagli altri. Come nella vita reale, per quanto le persone possano parlare, gli altri sentono solo quello che vogliono sentire”.

MissJulie“Con questo film abbiamo accettato di far parte di un progetto europeo sperimentale per la distribuzione – spiega Alberto Valtellina di Lab 80 film -, da qualche tempo abbiamo intrapreso un percorso di rilancio della nostra attività distributiva. Con titoli come Miss Julie allarghiamo l’interesse nei confronti delle produzioni internazionali e proseguiamo il lavoro di ampliamento del nostro catalogo per favorire la fruizione dei film all’interno delle sale cinematografiche, che continuiamo a pensare come il luogo in cui il cinema può essere goduto al meglio”.

La prefazione di Strindberg alla pièce rivela l’essenza delle sue teorie drammaturgiche sul naturalismo e mette in luce gli aspetti vitali dell’opera. Miss Julie si attiene strettamente alle unità drammaturgiche classiche (di tempo, di luogo e di azione) e si sviluppa senza alcun intervallo e pausa. Questa “tragedia naturalistica”, come la chiama l’autore, attinge alla forza dell’orgoglio e del disprezzo come sorgenti del dramma. Così il confronto tra i suoi personaggi non è solo una lotta di classe, ma anche una battaglia dei sessi, per il potere e il dominio morale.

Guidata dalla speranza di sfuggire ai destini sociali in cui i personaggi sono condannati per nascita, questa lotta spietata porta inesorabilmente ad una tragica fine. Per Strindberg il drammaturgo è un trafficante di idee in forme facilmente accessibili, un “predicatore laico”, che diffondeva idee moderne in forma popolare. Così la rappresentazione utilizza un processo di comprensione in grado di motivare un profondo mutamento nello spettatore.

In Miss Julie tutto si appoggia ai sentimenti come mezzo per esaltare il senso di identificazione del pubblico e il dialogo, finemente levigato, mira ad amplificare il realismo dei personaggi senza ricorrere ad alcuno degli espedienti teatrali consueti (simmetria, “temps morts” e così via). Gli elementi di sorpresa si basano sulle reazioni dei personaggi, impregnando l’azione con un potente naturalismo.

miss julie 2Bandito e censurato in tutta Europa alla fine del diciannovesimo secolo, Miss Julie è stato per lungo tempo considerato un lavoro socialmente e moralmente sovversivo, che incarna tutti i pericoli dell’era modernista. Numerosi studi critici hanno tentato di analizzare e interpretare il dramma, senza mai riuscire a esaurire il potere del suo mistero. Tutti concordano, tuttavia, sul fatto che possiede una dimensione universale che va ben al di là di una semplice allegoria della società svedese del diciannovesimo secolo.

Miss Julie è stato messo in scena innumerevoli volte in tutto il mondo. In Francia, è diventato emblema del Théâtre Libre di André Antoine (dove è stato messo in scena nel 1893), bastione del dramma naturalistico e illuminista sostenuto da Émile Zola.

I commenti sono chiusi.