Onda su Onda, Papaleo star a Montevideo.

Presentato a Roma ‘Onda su Onda’, il nuovo film di Rocco Papaleo, al cinema dal 18 febbraio con lo stesso regista, Alessandro Gassmann, Luz Cipriota e Massimiliano Gallo (nei panni di un comandante di una nave mercantile, che ha paura di affogare), distribuito da Warner Bros. Un onthesea-movie che lo stesso Papaleo, già autore di ‘Basilicata coast to coast’ definisce “ironico e al contempo malinconico, dove voglio rincorrere la commozione ma non quella della sceneggiata napoletana, della tragedie: mi piace il minimalismo drammatico”.

La scelta del titolo e di cantare ‘Onda su onda’ “è legata a Paolo Conte – racconta in conferenza stampa Rocco Papaleo. Ho pensato alla sua canzone per il titolo perché è orecchiabile e adatta alla storia. C’è un verso che dice: ‘onda su onda, mi sono ambientato ormai, il naufragio mi ha dato quella felicità che tu non mi sai dar’. Parla di un approdo in un Paradiso”.

Ruggero (Alessandro Gassmann) è un cuoco solitario e Gegè (Rocco Papaleo) un esuberante cantante che deve raggiungere Montevideo per un concerto, occasione imperdibile per il rilancio della sua carriera. All’inizio tra i due non corre buon sangue, ma un evento inaspettato li costringerà ad una amicizia forzata. Nella capitale uruguagia li accoglierà una donna, Gilda Mandarino (Luz Cipriota), l’organizzatrice dell’evento. Ma non tutto andrà come previsto.

Ardua la scelta di girare in Uruguay (oltre a due settimane sulla nave da crociera sulla rotta Civitavecchia-Barcellona). “Le rivoluzionarie dichiarazioni dell’ex Presidente dell’Uruguay Josè Mujica – afferma Papaleo -, mi hanno spinto a documentarmi su un paese del quale, mi sono reso conto, sapevo troppo poco. Piano piano, ogni cosa che scoprivo sull’Uruguay, Paese che non avevo mai visitato personalmente, mi affascinava e mi incuriosiva. Questo luogo, stretto tra due colossi come Brasile e Argentina, mi ricordava la mia piccola regione Italiana, la Basilicata che, anch’essa stretta tra due più importanti regioni, ha sviluppato peculiarità e carattere unici ed inconfondibili”.

“Le settimane che ho passato a Montevideo e dintorni – continua il regista – per preparare e girare il film hanno confermato le mie sensazioni di un Paese sobrio e orgoglioso, nostalgico e progressista”.


Alessandro Gassmann rivela di essere stato concepito proprio in quel Paese. “Mio padre ha sempre sostenuto di avermi concepito sulla spiaggia di Mar del Plata – spiega -. Mia madre in realtà sostiene che non è così perché quella volta non gliel’ha data”.

“Per Rocco – aggiunge Alessandro Gassmann – l’Uruguay è la Basilicata del Sudamerica. Un piccolo Paese stretto fra grandi Paesi, come la Basilicata è una piccola regione fra grandi regioni. Un territorio neutro in cui le personalità agli antipodi dei protagonisti si confrontano”.

“La musica del film – conclude Rocco Papaleo – l’abbiamo trovata strada facendo, suonando mentre andavamo per mare o per le location di Montevideo. Poi siamo tornati a casa e l’abbiamo cotta a vapore per ammorbidirla senza farle perdere il sapore originario. Abbiamo la vocazione dei cantastorie, siamo appassionati dell’estemporaneo, ritmo, linee melodiche e contrappunti, capaci di solcare un groove a tempo indeterminato, dateci un giro di accordi, un po’ di attenzione, anche distratta, e saremo felici”.

Durante la presentazione Rocco Papaleo ha voluto che l’attrice argentina Luz Cipriota si esibisse in una canzone che lo ha conquistato e che poi ha tagliato, ‘Librame’. “Si tratta di una canzone d’amore che però, nel momento in cui viene cantata, svela qualcosa di sbagliato ed esprime un sentimento che non c’è ancora. Per questo – aggiunge – a malincuore l’ho tagliata”.

Come gli altri film di Rocco Papaleo anche questo avrà una versione teatrale indipendente da quella cinematografica.

Forse però qualche dettaglio in più sulla storia del film non guasta: Gegè deve fare un concerto da 50.000 euro in Uruguay, occasione imperdibile, ma perde la voce poco prima dell’arrivo. Dopo accertamenti medici si scopre che la voce non tornerà. Per non vedere sfumare l’ingaggio, chiede a Ruggero di assumere la sua identità. Lo scambio avviene e i due si predispongono all’inganno. Quand’ecco che entra in scena una donna, tale Gilda Mandarino. È lei che ha organizzato il concerto e accompagna i nostri nel soggiorno nella capitale. Gilda potenzialmente è una bella ragazza che colpisce più che altro per il suo affascinante dinamismo. Non si accorge dello scambio, anche se la coppia di maldestri rischia piu volte di svelarsi, cosi il segreto regge fino al concerto. Anche lei tuttavia ha un segreto… e non da poco.

In realtà Ruggero Chiaromonte cuoco di bordo ed Eugenio ‘Gegè’ Cristofori cantante confidenziale che non ce l’ha fatta, sono solo due delle svariate sfaccettature della frustrazione che grava sulla maggioranza degli esseri umani. Il viaggio non ospita soltanto le loro scaramucce ma naturalmente anche un coro di ufficiali italiani e marinai di varia etnia, perlopiù filippini. E’ divertente spiarli mentre svolgono il lavoro di uomini di mare e soprattutto nelle pause quando si ipnotizzanno davanti allo stesso incontro di box del loro campione nazionale, o schitarrano canzoni popolari italiane trasposte nella loro lingua.

I commenti sono chiusi.