Dopo il successo di ‘Festen – Festa in famiglia’ e ‘Il sospetto’, Thomas Vinterberg torna alla regia con un ritratto divertente, delicato e commovente di una famiglia che condivide l’utopia di una comune. Una delicata dichiarazione d’amore per una generazione di idealisti e sognatori che, da allora, ha dovuto fare i conti con la realtà. ‘La comune’ arriva al cinema dal 31 marzo con protagonisti Ulrich Thomsen, Trine Dyrholm (Orso d’argento a Berlino come ‘miglior attrice’, per questo film), Helene Reingaard Neumann, Fares Fares e Julie Agnete Vang. Il film prodotto dalla casa di produzione Zentropa, fondata nel 1992 dal regista Lars von Trier e dal produttore Peter Aalbæk Jensen, è distribuito in Italia da BIM.
Vinterberg propone il ritratto ironico, affettuoso e commovente di una famiglia che decide di trasformarsi in un nucleo sociale più vasto e delle sofferenze che sarà costretta a vivere quando subentrerà un lento smarrimento. È il racconto di una generazione messa a confronto con le proprie convinzioni e che diventa vittima dei propri ideali.
Trine Dyrholm e Ulrich Thomsen interpretano Anna ed Erik, una coppia di intellettuali che decide di mettere in piedi una comune insieme a un gruppo di amici intimi e di individui eccentrici. Con la loro famiglia al centro della storia, siamo invitati ad entrare nel sogno di una vera comune: partecipiamo alle riunioni sulla gestione della casa, alle cene e alle feste. Amicizia, amore e condivisione sotto uno stesso tetto, fino a quando una sconvolgente storia d’amore metterà la comunità e la comune di fronte alla prova più dura che abbiano mai affrontato.
“Dall’età di 7 anni fino a 19, ho vissuto in una comune – racconta Thomas Vinterberg -. È stato un periodo folle e fantastico, pieno di calore, corpi nudi, birra, discussioni di alto livello intellettuale, amore e tragedie personali. Da bambino, vivevo ogni giorno come in una fiaba. Compiendo il semplice tragitto dall’intimità della mia camera da letto fino alle aree comuni, potevo godere di una straordinaria varietà di scenari sorprendenti offerti dagli altri residenti e dalle loro innumerevoli eccentricità. Ripensandoci ora, sono stati anni pieni di cose splendide e momenti assurdi. La casa diventava cupa come l’inferno almeno cinque giorni al mese a causa dei cicli biologici delle donne già potenti e sovrane che vi abitavano, cicli che in qualche modo arrivarono a sincronizzarsi nel corso del tempo”.
“Le cene di gruppo che avvenivano ogni settimana – continua il regista – dal giovedì alla domenica sera di solito si trasformavano in irrefrenabili e a volte catastrofiche feste. La regola della ‘riunione della casa’ costituiva l’autorità suprema: una riunione democratica durante la quale i vari componenti condividevano e discutevano con autentica sincerità dei temi che stavano loro a cuore. Ricordo una di queste riunioni quando fu deciso che l’affitto di ciascun membro della comune sarebbe stato calcolato in proporzione al suo reddito. La proposta fu avanzata con gioia da un uomo che guadagnava molto più di tutti gli altri e la conseguenza fu che la sua quota d’affitto aumentò di più del doppio. Benché la comune fosse costituita di intellettuali colti e ben istruiti, la vita di allora oggi sembra estremamente ingenua e idealistica: era piena di speranze per il futuro”.
Vinterberg è anche il co-autore della sceneggiatura che firma insieme al collega sceneggiatore-regista Tobias Lindholm. LA COMUNE è il terzo film della loro fruttuosa collaborazione avviata con il lungometraggio acclamato dalla critica SUBMARINO, presentato in anteprima in concorso alla Berlinale 2010 e vincitore, tra gli altri, del prestigioso Nordic Council Film Award.
La fotografia del film porta la firma di Jesper Tøffner, DFF, il montaggio è a cura di Anne Østerud e Janus Billeskov Jansen, il suono è stato realizzato da Anne Jensen & Kristian Selin Eidnes Andersen e la colonna sonora è di Fons Merkies.
Con un budget di circa 4,9 milioni di euro, ‘La comune’ è stato girato in esterni in Danimarca e in studio in Svezia.