L’innocenza di Refn è pericolosa a Cannes.

Presentato a Cannes il controverso film di Nicolas Winding Refn, tanto atteso dal pubblico e dalla stampa quanto poco apprezzato alla proiezione della selezione ufficiale dove ha ricevuto critiche e lamentele. Solo ‘buuu’, proteste e nessun applauso, infatti, hanno accolto la prima stampa di The Neon Demon, in corsa per la Palma d’Oro.

Scene di cannibalismo, occhi vomitati e tanto sangue per un film tutto giocato su un estetismo glamour che spesso ha fatto ridere i presenti, ma che potrà appassionare il pubblico.

Protagonista Elle Fanning, bellissima modella che crea le invidie di colleghe meno giovani che la vogliono morta. Insieme a lei nel cast Karl Glusman, Jena Malone, Bella Heathcote, Abbey Lee, Christina Hendricks e Keanu Reeves. The Neon Demon arriverà al cinema in Italia il prossimo 8 giugno con Fulvio e Federica Lucisano e con Midnight Factory di Koch Media.

refn13“Negli ultimi anni ho pensato spesso a un film che fosse incentrato sulla bellezza, perché ne sono circondato ogni giorno”, ha dichiarato il regista riferendosi a sua moglie, la filmmaker Liv Corfixen, alle sue due figlie e presumibilmente alla miriade di attrici e modelle che ha incontrato come regista di lungometraggi e di spot commerciali per Gucci, YSL, H&M e Hennessey. “Mi rendo conto di come la bellezza sia strumento di potere nelle mani delle donne”.

“La bellezza è una valuta sempre in crescita, mai in perdita. Nel corso della nostra evoluzione, la bellezza si va esaurendo, mentre noi ne siamo sempre più ossessionati. E questa ossessione conduce ad una follia tutta particolare”. Per chiarire questo concetto, Refn ha preso come riferimento il mito greco di Narciso, che si innamorò a tal punto del proprio aspetto, da annegare nel fiume in cui ammirava la propria immagine riflessa.

Noto per il talento con cui ama sovvertire i generi cinematografici più popolari, dai drammi carcerari (Bronson, 2008) alle avventure storiche (Regno di sangue, 2010), dai thriller d’azione (Drive, 2011) alle storie di vendetta (Solo dio perdona, 2013), Refn ha voluto nuovamente mettersi alla prova: girare un horror onorando e, allo stesso tempo, sfidando il canone di questo genere tradizionale. “Come servirsi degli elementi tipici dell’horror sovvertendone l’ordine classico? refn6È possibile un horror senza l’orrore?”. Per poter dare vita alle quattro protagoniste di The Neon Demon, Refn cercava la collaborazione di una scrittrice giovane ed esperta di dialoghi, con un background teatrale. Ha trovato queste qualità in due persone: Polly Stenham, una nota drammaturga inglese e Mary Laws, una scrittrice americana emergente. “È stato meraviglioso lavorare insieme. Grazie ai loro diversi approcci creativi, hanno contribuito a modellare il copione in modo interessante, ognuna con il proprio punto di vista”.

Come è sua abitudine Refn ha girato il film in ordine cronologico, pratica che invece è poco comune nell’industria del cinema. “Lo faccio sempre, in tutti i miei film, perché mi piace la paura di non riuscire a vederne il finale. In questo modo, sono tutti costretti a mettersi al servizio del film, che diventa un organismo con i suoi propri bisogni, da gestire, toccare, percepire. Così rimane sempre aperta la possibilità di cambiamenti. E questo è allo stesso tempo terrorizzante e stimolante”.

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