Giornata all’insegna degli italiani quella di sabato 14 maggio a Cannes69, il programma infatti vede la presenza contemporanea di Paolo Virzì, Alessandro Comodin e Pietro Germi (ricordato per la sua Palma d’oro del 1966), nel programma degli eventi.
Nella sezione QUINZAINE DES REALISATEURS arriva finalmente LA PAZZA GIOIA di Paolo Virzì con Michaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi. Due giovani donne, rinchiuse insieme nella stessa comunità terapeutica e all’opposto per carattere ed educazione decidono di comune accordo per l’evasione. Thelma e Louise 2.0.
Alessandro Comodin, l’unico italiano presente alla Semaine de la critique al Festival di Cannes, presenta I TEMPI FELICI VERRANNO PRESTO, con protagonisti Sabrina Seyvecou, Erikas Sizonovas, Luca Bernardi. Favola nera dei nostri tempi e di un’arcadia selvaggia, il film narra di Tommaso e Arturo che fuggirono dalla città, incontrarono i lupi e forse morirono giovani. E di Ariane, che tanti anni dopo scopre uno strano buco in quella stessa foresta.
“E’ un titolo un po’ ironico rispetto a quello che succede nel film, secondo me è la motivazione dei personaggi a muoversi e a correre, e quello che si ripetono per andare avanti, il film è un po’ cupo e mi piaceva questa dissonanza con il titolo”. Mescolando passato e presente, realtà e fiaba, Comodin, friulano al suo secondo lavoro cinematografico, ha spiegato: “E’ la ricerca di un assoluto, di qualcosa di bello e buono, delle persone buone, il film forse potrebbe essere anche manicheista se ci fossero gli antagonisti, ma non lo è perché i cattivi sono sempre fuori campo, quindi viviamo insieme ai personaggi e cerco di condividere con gli spettatori questa ricerca costante di un assoluto”.
“Signore e Signori” di Pietro Germi rivive sulla Croisette, nella sezione Cannes Classics – nell’impeccabile restauro realizzato dal laboratorio dell’Immagine Ritrovata grazie all’impegno congiunto della Cineteca di Bologna, di Istituto Luce – Cinecittà e della Dear Film che lo realizzò per volontà di Robert Haggiag, produttore insieme allo stesso Germi. Il film, tra i più celebri dell’autore di “Sedotta e abbandonata”, era già stato restaurato alla fine degli anni ’90 per il progetto Philip Morris, ma l’intervento attuale gli offre un nuovo splendore soprattutto nelle gradazioni del bianco&nero. Oggi il film del ’66 è considerato una delle vette più alte della nostra commedia di costume, a metà tra Molière e Goldoni, ma all’uscita ebbe reazioni contrastanti, tanto più che il regista era malvisto dall’intellighenzia di sinistra e risultò inviso al Vaticano per la sua aspra satira del conformismo cattolico così come alla buona borghesia per il coraggio con cui metteva alla berlina i peggiori guasti dell’omertà sociale.
Sabato 14 è anche il ‘grande giorno’ di THE BFG (in Italia GGG) di Steven Spielberg con Mark Rylance e Ruby Barnhill. La favola di Sophie e il Gigante, entrambi soli e “diversi” nei rispettivi mondi, ma destinati a diventare guida, l’un per l’altra, nel grande regno della fantasia. La produzione Disney e il regista di “E.T.” ritornano a quello stile tanto amato dai fan portando al cinema il mondo magico di Roald Dahl e ritrova, truccato da gigante alto sette metri ma rigidamente vegetariano, l’attore che ha portato all’Oscar ne “Il ponte delle spie”.