Quale bambino non vorrebbe avere un drago?

Il premio Oscar Robert Redford e Bryce Dallas Howard sono in protagonisti insieme al giovane Oakes Fegley del nuovo film Disney live action ‘Il Drago Invisibile’. Diretto da David Lowery, il lungometraggio arriverà nelle sale italiane il 10 agosto, anche in 3D, distribuito in oltre 500 copie da The Walt Disney Company Italia.

il-drago-invisibile1“Si tratta di una storia molto umana e interessante”, afferma Redford. “È la storia personale di un padre, una figlia e un bambino sopravvissuto a un incidente. È piena di magia, ma allo stesso tempo è molto umana”. Il personaggio da lui interpretato, il signor Meacham, agli occhi degli abitanti di Millhaven è un eccentrico forestiero che trascorre tutto il suo tempo a parlare del drago che si nasconde nei boschi, ma in realtà non è pazzo. Redford spiega: “Sostiene di aver visto un drago… nessuno degli abitanti gli crede ma tutti lo reputano una persona innocua e ormai fa parte della comunità. Tutti lo evitano perché è l’unico a credere nella magia. È davvero un bel personaggio”.

Per la figlia Grace (Bryce Dallas Howard), che lavora come guardia forestale, queste storie non sono altro che leggende… finché non incontra Pete (Oakes Fegley). Pete è un misterioso bambino di dieci anni, senza casa né famiglia, che sostiene di vivere nella foresta insieme a un gigantesco drago verde di nome Elliot. Stando alle descrizioni di Pete, Elliott sembra estremamente simile al drago presente nei racconti del signor Meacham. Con l’aiuto dell’undicenne Natalie (Oona Laurence), figlia di Jack (Wes Bentley) proprietario della segheria locale, Grace deciderà di scoprire la verità su Pete e sul suo incredibile drago.

Secondo Bryce Dallas Howard: “È un film intelligente per tutta la famiglia, ma si tratta anche di un’avventura avvincente: gli spettatori sono alla ricerca di film intelligenti ed emotivamente coinvolgenti che siano adatti a tutta la famiglia. I migliori film Disney sono quelli catartici, incentrati su personaggi che inizialmente non hanno nulla ma poi riescono a ottenere tutto ciò che desideravano e anche di più. Quei film aiutano i bambini a gestire emozioni complesse e David Lowery è riuscito a fare la stessa cosa con Il Drago Invisibile”.

“Pete sta cercando una casa, ma non sa dove sia. L’amicizia tra lei e Pete aiuta Grace a riavvicinarsi a suo padre e a immaginare di creare a sua volta una famiglia”, conclude la Howard. “Secondo me, è un film perfettamente equilibrato”.

Come afferma l’attrice Oona Laurence, che nel film interpreta la giovane Natalie, “Quale bambino non vorrebbe avere un drago?”.

Ma Il Drago Invisibile è anche un film sulla crescita interiore, il senso della famiglia e il potere dell’amicizia.

“Il drago è una creatura mitologica con diversi significati simbolici, afferma Robert Redford.“Sono nato in una famiglia della classe operaia in cui per divertirsi bisognava utilizzare la propria immaginazione. La mitologia parlava di mondi, creature e personaggi più grandi di quanto avrei mai potuto immaginare e per questo l’ho sempre trovata interessante. Sono un narratore e credo nel potere delle storie”.

elliott-il-drago-invisibileIl regista David Lowery ha chiesto alla Weta Digital, la compagnia per gli effetti speciali premiata con numerosi Oscar, di ideare un drago completamente inedito e innovativo. Per il visual effects supervisor candidato all’Oscar Eric Saindon (le trilogie de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli) è stata una vera sfida: “È molto semplice far in modo che un drago appaia spaventoso così come è facile renderlo una caricatura ma noi volevamo che avesse una personalità capace di far innamorare il pubblico”.

“Elliot è completamente diverso da qualsiasi drago mai apparso sul grande schermo”, aggiunge il produttore Jim Whitaker. “A volte potrebbe sembrare pericoloso ma in realtà è semplicemente adorabile”.

L’ambientazione narrativa e visiva del film Il Drago Invisibile è senza tempo. “Amo i film che, con il passare degli anni, non sembrano mai datati… continuano a piacere alla gente perché non sono legati a un periodo storico preciso”, afferma il regista e sceneggiatore David Lowery. “Ambientare la nostra storia nel passato ci ha consentito di immergere il film in un’atmosfera senza tempo: non è chiaro in quale epoca storica sia ambientato, ma si capisce che ci troviamo in un periodo passato”.

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