Venezia 73, l’anno della medusa.

Il Leone d’oro per il miglior film a VENEZIA 73 è The Woman who left (Ang Babaung Humayo) di Lav Diaz che aveva già vinto un premio, per il miglior film della sezione Orizzonti nel 2008 con ‘Melancholia’. Per il suo esordio nel concorso principale della Mostra ha portato al Lido un film che racconta la storia di una donna che ha abbandonato la propria vita a causa di un’ingiustizia: 30 anni di detenzione da innocente. Poi arriva inaspettata la libertà e seppure nessuno potrà risarcirla del tempo passato in carcere, la protagonista trova il modo di rimettersi in cammino. Il tutto girato in bianco e nero e con camera fissa, tranne una scena con macchina a mano.

spira_mirabilisMa VENEZIA 73 sarà ricordata per l’invasione delle meduse, non nella laguna ma sul grande schermo. La Turritopsis è infatti la protagonista del film documentario italiano ‘Spira Mirabilis’, una medusa piccola e immortale, che lo scienziato giapponese Shin Kubot studia ossessivamente. Ma non solo, anche Terrence Malick in ‘Voyage of Time: Life’s Journey’ ha mostrato branchi di meduse ed è apparsa chiara la tendenza 2016. Ma resteranno nella memoria anche i cannibali di ‘The Bad Batch’ di Ana Lily Armipour (premio speciale della giuria), gli alieni di ‘Arrival’, ma soprattutto il polpo multifallico della ‘Region Salvaje’ di Amat Escalante (che ha fatto ombra a Rocco Siffredi).

La Giuria, presieduta da Sam Mendes e composta da Laurie Anderson, Gemma Arterton, Giancarlo De Cataldo, Nina Hoss, Chiara Mastroianni, Joshua Oppenheimer, Lorenzo Vigas e Zhao Wei, dopo aver visionato tutti i 20 film in concorso, ha assegnato il premio per la migliore sceneggiatura a Noah Oppenheim per il film ‘Jackie’ di Pablo Larrain.

lalalandCoppa Volpi per la migliore interpretazione femminile va a Emma Stone nel film ‘La La Land’ di Damien Chazelle

La Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile va a Oscar Martinez nel film ‘El Ciudadano ilustre’ di Mariano Cohn e Gaston Duprat.

Il Leone d’argento per la migliore regia è – ex aequo – ad Amat Escalante per il film ‘La Region Salvaje’ (The Untamed) e ad Andrei Konchalovsky per il film ‘Paradise’.

Il Leone d’argento, Gran Premio della giuria, va a ‘Nocturnal Animals’ di Tom Ford.

‘Break Up – L’uomo dei cinque palloni’ di Marco Ferreri con Marcello Mastroianni, restaurato dalla Cineteca di Bologna e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, vince il Premio Venezia Classici per il Miglior Film Restaurato alla 73ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ritirato alla Cerimonia di premiazione dal direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, e dal presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino, Paolo Damilano. Realizzato tra il 1963 e il 1967 da Marco Ferreri, Break Up – L’uomo dei cinque palloni venne ridotto a episodio del film collettivo Oggi, domani e dopodomani (con gli altri episodi firmati da Luciano Salce ed Eduardo De Filippo), prima della sua uscita in versione completa in Francia nel 1969. Interpretato da Marcello Mastroianni (imprenditore finito nel vortice dell’ossessione nel chiedersi fino a che punto si possa gonfiare un palloncino) e Catherine Spaak (nei panni della fidanzata e prossima moglie), Break Up – L’uomo dei cinque palloni torna grazie a questo restauro nella sua versione integrale.

Il premio Orizzonti per il miglior film va a Liberami di Federica Di Giacomo (unico premio all’Italia).

È The last of Us (AKHER WAHED FINA) di Ala Eddine Slim il film vincitore del LEONE DEL FUTURO – Premio Venezia Opera prima “Luigi De Laurentiis” della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. The Last of Us è il decimo film della Settimana Internazionale della Critica insignito del Leone del Futuro dal 1999, anno dell’istituzione del premio.

Il premio Marcello Mastroianni va a una giovane attrice emergente Paula Beer nel film Frantz di Francois Ozon (Francia).

piuma_4_20160727_1370031214Va a ‘Piuma’ di Roan Johnson il Premio della Fondazione Mimmo Rotella per il miglior Film in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.

Va a ‘Questi giorni’ di Giuseppe Piccioni (come miglior film italiano) e a ‘The Woman who left’ di Lav Diaz (miglior film straniero) il Premio di critica sociale ‘Sorriso diverso VENEZIA 2016’, assegnato ogni anno alle opere presentate al Lido che meglio valorizzano i temi dell’integrazione e dell’inclusione sociale di persone emarginate, poiché riconosciute diverse o provenienti da situazioni socio-economiche svantaggiate.

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