Snowden, la dittatura chiavi in mano.

Oliver Stone porta alla Festa del Cinema di Roma il biopic del personaggio più controverso della recente storia americana. Quando Edward J. Snowden divulgò il programma segreto di sorveglianza globale della NSA (National Security Agency), aprì gli occhi del mondo e, contemporaneamente, chiuse le porte del proprio futuro all’interno degli Stati Uniti d’America.

Sacha‘Snowden’ è una sorta di ‘Le vite degli altri 2.0’ che lascerà il segno per la forza dirompente delle responsabilità che il film mette il luce. Se, infatti, la storia è nota a tutti gli addetti ai lavori, il cinema ha il potere di rendere quella storia popolare e di pubblico dominio.

Nel cast del film distribuito in Italia da Bim a partire dal 1° dicembre (24 novembre a Roma e Milano), Joseph Gordon-Levitt, Nicolas Cage, Melissa Leo, Zachary Quinto, Tom Wilkinson e Shailene Woodley.

Il film parte da un paragone interessante tra la dittatura di Hitler e quella degli USA: se a Norimberga furono condannati tutti gli ufficiali nazisti che si macchiarono di crimini contro l’umanità e anche i funzionari che presero parte alla guerra, eseguendo gli ordini, allora cosa dovrebbero subire quei dipendenti della NSA e della CIA che, eseguendo gli ordini, si macchiano di violare la privacy di tutti i cittadini del Mondo senza alcun mandato? Siamo tutti sorvegliati e senza alcun motivo.

Snowden ha raccolto meticolosamente migliaia di documenti segreti per dimostrare la portata della violazione dei diritti in atto, trasformandosi da giovane patriota ansioso di servire il suo Paese in un leggendario traditore.

"Sacha"La storia di Snowden era perfetta per un occhio critico come quello di Oliver Stone e per il suo talento di saper mettere in luce l’ipocrisia di alcune istituzioni. Ma cosa ha spinto Ed Snowden ad abbandonare una sudata carriera e a mettersi in conflitto con le istituzioni che aveva giurato di proteggere? Come in una tragedia greca, è stato l’amore il motore principale. Nel film, infatti, appare chiaro che quando Snowden realizza che la vita della sua compagna è sotto gli occhi del grande fratello decide di passare all’azione. Per Oliver Stone, quindi, la chiave per capire il mistero sta nella relazione con Lindsay Mills. “La stampa ha trascurato quanto fosse importante lei per Snowden. E’ come se Lindsay avesse preservato il lato umano di Ed”, afferma Oliver Stone.

Sacha

“Esiste un parallelismo con ‘Nato il quattro luglio’ – afferma il regista di entrambi i film Oliver Stone – che parlava di un ragazzo che credeva nella guerra del Vietnam e si arruolò per combattervi. Ne rimase completamente deluso e sconvolto, e tornò negli Stati Uniti da contestatore. Alla fine venne considerato un eroe. Non so se la conclusione sarà la stessa per Snowden”. Soprattutto dopo aver dimostrato che tra Obama e Bush non c’è alcuna differenza.

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