Ad una settimana della cerimonia di premiazione degli Emmy si iniziano a delineare i vincitori della stagione tv 2017.
Infatti, i “Creative Emmys”, i premi tecnici che vengono consegnati durante il weekend che precede l’evento ufficiale hanno già individuato i primi favoriti: Stranger Things, Saturday Night Live e Westworld che hanno vinto molto, cinque creative Emmys ciascuna, ma un premio è andato anche alla famiglia Obama. L’ex presidente e la sua famiglia infatti hanno vinto il Creative Emmy per il migliore programma interattivo con Inside The White House With Barack And Michelle Obama, premio che dimostra l’affetto l’affetto che i membri dell’ Accademy of Television Arts and Sciences hanno per il 44mo presidente degli Stati Uniti.
Importante è anche il premio per il casting, andato a Strangers Things. Il Creative Emmy al casting infatti è considerato un premonitore del più importante premio alla migliore serie drammatica, che sarà decretato domenica prossima. Lo stesso premio per la categoria miniserie è stato vinto da Big Little Lies, la serie tratta dall’omonimo romanzo di Liane Moriarty e che vede protagoniste Reese Witherspoon e Nicole Kidman che e che ha vinto anche il premio per i costumi e per la supervisione musicale. Fra i premi andati al Saturday Night Live da segnalare la statuetta al migliore “comedy guest”, andata a Melissa McCarthy per la sua ironica interpretazione dell’ex segretario stampa della Casa Bianca, Sean Spicer. Jane Lynch ha aggiunto una tacca alla sua lunga serie di Emmy award vinti, grazie alla serie online Dropping the Soap.
Infine, Gerald McRaney ha vinto il premio al migliore “guest actor” per una serie drammatica, This is Us, mentre l’analogo premio al femminile è andato a Alexis Bledel per la serie di Hulu The Handmaid’s Tale. La serie tv targata MGM Television ispirata all’omonimo romanzo di Margaret Atwood (in italiano Il racconto dell’ancella), con Elisabeth Moss (Peggy Olson in Mad Men, vincitrice del Golden Globe per Top of the Lake), Samira Wiley (Poussey in Orange is the new black), Ann Dowd (The Leftovers, Masters of Sex, Io e Marley) e Yvonne Strahovski (Dexter, Chuck), arriverà in anteprima esclusiva per l’Italia su TIMVISION da martedì 26 settembre, dopo aver impressionato pubblico e critica di tutto il mondo. The Handmaid’s Tale si è aggiudicata anche altri due Awards per le categorie “Outstanding cinematography for a single-camera series” e “Outstanding production design for a narrative contemporary or fantasy program”, in attesa della cerimonia finale di domenica 17 settembre, dove correrà per la “Miglior serie drammatica”, “Migliore attrice protagonista in una serie drammatica” per Elisabeth Moss e “Migliore attrice non protagonista in una serie drammatica” sia per Ann Dowd che per Samira Wiley.
In un futuro non troppo lontano, gli Stati Uniti d’America sono caduti in favore della società di Gilead. Questo regime, in un mondo devastato da guerre, terrorismo e inquinamento, è guidato da estremisti religiosi che, dopo aver imposto la legge marziale e sospeso la Costituzione in seguito ad un attentato, hanno creato uno Stato totalitario, militarizzato e misogino in cui le donne vengono considerate degli oggetti di proprietà dello Stato e private di qualsiasi diritto. Studenti universitari, omosessuali (definiti come “traditori di genere”), ribelli e chiunque non segua la linea governativa, viene ucciso pubblicamente o mandato nelle “colonie” a lavorare i rifiuti tossici per poi morire avvelenato. La popolazione femminile è divisa in diverse categorie, accomunate dall’impossibilità di avere qualsiasi libertà di base: lavorare, leggere, uscire di casa, parlare o possedere denaro. Una parola sbagliata può portare alla morte dato che le condanne sono giustificate come volere di Dio. Le “ancelle”, uniche fertili fra tutte le categorie riconosciute, sono considerate utili solo per la procreazione. Vivono nella residenza del Comandante, costrette in una schiavitù sessuale giustificata dalla volontà di ripopolare un mondo ormai distrutto da catastrofi ed eventi naturali devastanti, dove solo un neonato su cinque nasce sano e in forze.
La serie tv è incentrata sulla figura dell’ancella Difred, (Di-Fred, proprietà di Fred, il suo Comandante). La protagonista ricorda perfettamente com’era la vita prima di questo regime dittatoriale, viene raccontata anche allo spettatore attraverso ricorrenti flashback che mostrano come voglia sopravvivere, ma anche ritrovare la figlia che le è stata letteralmente strappata dalle mani: “il mio nome è Difred. Prima avevo un altro nome che adesso è proibito. Tantissime cose sono proibite ormai”. Difred è interpretata da Elisabeth Moss; l’attrice, che in carriera può vantare un Golden Globe e un Satellite Award per Top of the lake, oltre alle numerose nomination ad Emmy e Golden Globe per l’interpretazione di Peggy Olson in Mad Men, è attualmente in corsa agli Emmy 2017 per la categoria“Migliore attrice protagonista in una serie drammatica”.
La pubblicazione del romanzo di Margaret Atwood aveva destato numerose polemiche per la durezza delle tematiche trattate, al punto che alcune high school americane decisero di vietarne la disponibilità. La Atwood rispose ad ogni critica affermando che tutti gli episodi raccontati sono fondati su pratiche realmente adottate contro le donne in diversi periodi storici. Così come nel romanzo, anche nella serie tv le barbarie vengono raccontate direttamente nella loro crudeltà senza filtri, a partire dalle ancelle, costrette ad indossare tuniche rosse e copricapi bianchi che nascondono il viso, perché se lo sguardo viene giudicato indiscreto l’occhio destro viene immediatamente asportato: “siamo delle bestie da riproduzione, gli occhi non ci servono”.
La serie tv, già capace di aggiudicarsi il titolo di “Programma dell’anno” e “Miglior serie drammatica” ai TCA Awards 2017, è stata acclamata in maniera unanime dalla critica: il Guardian la definisce come “il migliore show da vedere quest’anno”, l’Hollywood Reporter aggiunge che “è il migliore, ma anche il più importante”, il New York Times parla di “una serie tv estremamente forte, essenziale e spaventosa”, secondo il Washington Post “è una serie magnifica e veramente inquietante”, Variety sottolinea come si tratti di “un ottimo, straziante, adattamento del romanzo”, mentre per il TIME “si tratta di uno show che funziona e che probabilmente sarà visto e discusso per anni a venire”. Da sottolineare, infine, come numerose testate fra cui Entertainment Weekly riconoscano come “la storia vada oltre la fantasia: si presenta allo spettatore un’anticipazione realmente possibile di ciò che potrebbe accadere nei prossimi anni”.
Oltre alla critica, si ricorda anche l’incredibile successo di pubblico, conquistato dal ritmo incalzante e coinvolgente che invoglia al binge-watching. Il primo episodio della serie tv è stato il più visto nella storia della piattaforma di video streaming Hulu: un risultato che è già valso il rinnovo per una seconda stagione di 13 episodi, che arriverà sempre in anteprima esclusiva su TIMVISION nel 2018.
Insieme ad Elisabeth Moss ed Alexis Bledel, nel cast figurano anche Yvonne Strahovski, già protagonista di alcune serie cult degli ultimi anni come Dexter, Chuck e 24: Live another day, Joseph Fiennes (nomination a BAFTA e SAG per Shakespeare in Love, American Horror Story, Flash Forward, Il mercante di Venezia), Ann Dowd (The Leftovers, Masters of sex, Io e Marley, Philadelphia), Samira Wiley (Poussey in Orange is the new black), Madeline Brewer (Orange is the new black, Black Mirror), Max Minghella (The social network, The mindy project), Kristen Gutoskie (Seline in The vampire diaries).
La cerimonia degli Emmys si svolgerà a Los Angeles, domenica 17 settembre e sarà condotta da Stephen Colbert.