La seconda generazione degli speciali

Il ragazzo invisibile seconda generazione

Il ragazzo invisibile è cresciuto, anche sul piano qualitativo. Arriva al cinema dal 4 gennaio la Seconda generazione degli ‘speciali’, i supereroi italiani (anzi, in verità russi) della saga fantasy diretta da Gabriele Salvatores.

Un film che migliora molto rispetto al primo episodio, soprattutto in effetti speciali, e che vira sempre di più verso il film di genere Marvel, ma con taglio europeo.

Ambientato tra Rabat, Siberia e Trieste (ma finanziato dalla Regione Lazio), ‘Il ragazzo invisibile. Seconda generazione’, è, come ha affermato il regista durante la presentazione stampa a Roma (davanti a una platea di studenti selezionati da Alice nella Città), “un romanzo di formazione fantasy”, dove il protagonista (Ludovico Girardello), ormai sedicenne, scopre di avere una madre biologica, Yelena (Ksenia Rappoport), e una sorella, Natasha (Galatea Bellugi). Ma ci sono anche altri ‘speciali’ in giro per il Mondo, proprio come in uno degli episodi degli X-men, con la scuola dei superpoteri gestita da Charles Francis Xavier, il professor X. Conosciamo così Morfeo (Dario Cantarelli), Cinetica (Katia Mironova), Roccia (Mikolai Chroboczeck), Libellula (Matej Martinak) ed Elastica (Yuliia Sobolo). Per tutti un unico nemico: Igor Zavarov (Kristof Konrad), ricco imprenditore russo che dopo aver rilevato la prigione siberiana degli speciali vuole carpire il segreto dei loro poteri senza farsi alcuno scrupolo. O almeno così pare.

ragazzo invisibile seconda generazioneMichele Silenzi, il ragazzo invisibile, sarà costretto a diventare ‘adulto’ per sfidare, oltre al cattivo Zavarov, anche chi crede alla superiorità dei mutanti (no, non stiamo parlando di Magneto, il cattivo degli X-Men). Protagonista di questo secondo capitolo sarà anche la mamma ‘naturale’ di Michele, che come la madre dei draghi di ‘Game of thrones’, Daenerys Targaryen, ha i capelli biondo platino e vuole conquistare il Mondo.

Il Ragazzo invisibile Seconda Generazione affronta il tema principale della maternità: la madre vera è quella che cresce e non quella che mette al mondo, per Salvatores. Il regista commenta: “al discorso delle due madri ci tengo particolarmente, c’è un dibattito in atto e spesso vengono fuori casi di scontri tra madri adottive e madri biologiche, io credo che i figli siano di chi li cresce ed è difficile crescerli, farli diventare adulti”.

Il film, costato otto milioni di euro, è in grado di catturare lo spettatore perché è credibile. A differenza del primo, infatti, gli effetti speciali sono ‘familiari’ a chi ha visto tutti i Marvel in azione e, questa volta, Salvatores non demerita il ruolo di portabandiera europeo contro la corazzata Disney.

ragazzo invisibile“É la prima volta che si fa una saga fantasy per adolescenti in Italia – spiega lo stesso Salvatores -, ma a differenza di altri film del genere il mio ha qualcosa di più simile ad Harry Potter, ovvero ha come protagonista un personaggio che cresce film dopo film. Questa volta Michele scopre il suo lato oscuro e melanconico”.

“Il primo ‘Ragazzo invisibile’ – ci tiene a dire Salvatores – era molto più lineare e semplice mentre questo è pieno di salti temporali quasi da thriller. Inoltre, i supereroi dei blockbuster Usa in genere salvano il mondo e basta, i miei invece a volte usano i loro poteri in maniera sbagliata”.

Alla presentazione stampa erano presenti anche l’autore degli effetti visivi, Victor Perez, il produttore di Indigo Film, Nicola Giuliano, Paolo Del Brocco per 01 Distribution e gli sceneggiatori Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo. Per il protagonista, Ludovico Girardello “il primo film è stato un prologo e per questo si pensa di fare un sequel di un sequel. Nel primo cercavo di capire cosa dovevo fare, era un gioco, il secondo era già più professionale”.

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