Mark Wahlberg è un agente speciale dei servizi segreti con una missione letale e pericolosa: dovrà proteggere un informatore a conoscenza di segreti che potrebbero sventare attacchi terroristici di portata catastrofica. Insieme alla sua squadra lo scorterà per 22 miglia, in una corsa contro il tempo per portarlo fuori dal paese. Durante il viaggio dovrà scontrarsi contro squadre d’assalto e nemici armati pronti a tutto.
Con Red Zone – 22 miglia di fuoco, ambientato nel pericoloso mondo dei servizi segreti e della politica mondiale, il regista Peter Berg dà il via a una nuova ondata di cinema d’azione contemporaneo, al cinema dal 15 novembre con Lucky Red e Universal.
Gli eventi del film riflettono da vicino la nuova realtà politica caotica e pericolosa che si è ormai configurata tanto negli USA quanto all’estero e che ogni giorno implica una miriade di minacce alla democrazia. Nel valutare e gestire queste minacce, la prima opzione è quella diplomatica, la seconda quella militare. Se nessuna delle due funziona, si passa alla terza. I servizi segreti lanciano l’operazione Red Zone: da quel momento i membri del team rassegnano le dimissioni e non agiscono più come cittadini americani. Non sono più soggetti alle regole di ingaggio ufficiali: non esiste altro che la loro missione, il cui successo è il loro unico obiettivo, a prescindere dalle perdite subite. Gli USA sono al sicuro grazie a questi agenti speciali che sacrificano la loro vita personale e le loro relazioni nel nome della missione di proteggere i cittadini americani dagli attacchi. Questi uomini e donne dall’identità segreta sono gli Avengers della vita reale, una squadra che si affida all’istinto, al coraggio e all’esperienza nel combattimento invece che ai superpoteri.
Il film segue la missione di una squadra paramilitare specializzata incaricata di scortare urgentemente un prezioso informatore straniero da un’ambasciata statunitense nel sud-est asiatico alla pista di decollo da cui il soggetto sarà prelevato, che dista 22 miglia; la squadra deve quindi lanciarsi in una corsa contro il tempo in territorio nemico, braccata dall’esercito locale, dalla polizia e dalle gang di strada, tutti decisi a catturare l’informatore.
Ad aiutare la squadra di terra, che rischia la vita sul campo nel sud-est asiatico, c’è il commando tattico noto con il nome di Red Zone, situato a migliaia di chilometri di distanza e guidato da un personaggio noto solo come l’Alfiere. A interpretarlo è John Malkovich, che in passato è stato candidato due volte all’Oscar come Miglior attore non protagonista. La Red Zone è una squadra high-tech che sa sfruttare tastiere, competenze da hacker e informazioni intercettate con la stessa facilità con cui usa le armi fisiche. Il team segue gli agenti di terra impegnati nell’operazione e comunica con loro in tempo reale, risolvendone i problemi e guidandoli in modo da permettere loro di sopravvivere e di portare avanti la missione, mentre la città si trasforma rapidamente in un campo di battaglia.
Red Zone esplora le complesse dinamiche tra il protagonista, Mark Wahlberg e Lauren Cohan (nota per la serie TV The Walking Dead e Batman v Superman: Dawn of Justice), entrambi membri storici del team di agenti segreti più prezioso e più sorvegliato della CIA. Lavorano insieme da anni e hanno imparato a conoscersi, oltre ad acquisire la capacità di aiutarsi a vicenda a restare concentrati sulla missione nonostante le distrazioni esterne.
Wahlberg interpreta James “Jimmy” Silva, agente geniale ed esperto a capo di questo team ristretto ma letale. È metodico, risoluto e sempre concentrato al massimo. Quando si tratta di lavoro, per lui la missione in corso è tutto. Silva passa la vita a risolvere enigmi, a mettere insieme i pezzi per cercare di ottenere il quadro della situazione; sul lavoro si tratta di combinare informazioni della massima segretezza, mentre a casa l’agente si “rilassa” con puzzle complessi. La sua mente è reattiva al massimo, sempre in movimento, apparentemente incapace di rallentare; Silva non riesce a prendere le distanze dal proprio lavoro. Sente l’enorme peso della responsabilità di proteggere il suo paese e il suo team, che lo conosce come un capo schietto, brusco, imprevedibile, sarcastico e sempre concentrato sul lavoro. La Cohan interpreta Alice Kerr, un’agente ugualmente esperta che funge da luogotenente di Silva; al contrario di quest’ultimo, però, Alice deve costantemente affrontare le distrazioni del mondo esterno, in quanto madre divorziata impegnata a crescere la figlia insieme al bellicoso ex marito (interpretato dal regista Peter Berg in un breve cameo). È in perenne lotta con il senso di colpa per le bugie che è costretta a dire alla sua famiglia e per tutti gli eventi importanti della vita della figlia a cui non riesce a partecipare: la compagna del marito finisce per ricoprire il ruolo della mamma mentre Alice protegge il mondo stesso in cui vive la sua famiglia spaccata. Alice è comunque una madre devota, ma anche una linguista, un’esperta agente segreta allo stesso livello di Silva, con il quale ha creato un legame unico. Alice può inoltre contare sulle sue capacità, sulla sua intelligenza e su una rabbia profonda che le dà la forza di lottare per le missioni e per la propria sopravvivenza.
Fra gli altri membri del team esclusivo di Silva ci sono Samantha “Sam” Snow, interpretata da Ronda Rousey (Fast & Furious 7, I mercenari 3) e William Douglas III, portato sullo schermo da Carlo Alban (21 grammi – Il peso dell’anima, Whip It). Iko Uwais, al suo esordio cinematografico, interpreta Li Noor, agente delle Forze Speciali locali, nonché informatore fidato degli americani, al corrente di dettagli top secret che potrebbero sventare un attacco terroristico negli USA. In cambio di queste informazioni di capitale importanza, Noor ha chiesto di essere trasferito immediatamente in un rifugio negli Stati Uniti, dove rivelerà ciò che sa. Il team di Silva ha il compito di scortare Noor fino all’aereo militare da trasporto che lo attende su una pista di decollo situata a 22 miglia di distanza. Nei panni di Noor, Uwais può dar mostra dell’addestramento speciale del suo personaggio e del proprio stile di combattimento intenso ed esplosivo che ha attirato l’attenzione del pubblico di tutto il mondo attraverso i film della serie The Raid. Noor è braccato da più parti e il team di Silva corre contro il tempo per portarlo al luogo in cui verrà prelevato per il trasferimento, dopo il quale la spia rivelerà le informazioni cruciali che possiede.