Prodotto dallo Studio E.M.P. (Experimental Meeting Point) di Roma, laboratorio di sperimentazioni artistiche multimediali, The Mirror and the Rascal è il primo lungometraggio diretto da Valerio de Filippis (Pozzuoli, 1960), affermato pittore che da sempre evoca la figura umana indagando il rapporto tra luce, corporeità e psiche.
Tratto dalla tragedia Riccardo III di William Shakespeare, The Mirror and the Rascal inscena il delirio del potere contemporaneo in una rilettura d’autore tra cinema, videoarte e musica. Il protagonista, Riccardo Duca di Gloucester, fratello del Re Edoardo IV, attraverso una lunga serie di delitti elimina tutti gli ostacoli che si frappongono tra lui e il trono d’Inghilterra.
Sprofondando nel sordido dell’animo umano, il film è una rivisitazione surreale e perturbante di un grande classico, a proposito di cui il regista dichiara: “La prima suggestione fu musicale: mi stimolava l’idea di mettere in note il testo della tragedia Riccardo III di Shakespeare. Amo molto il cinema e a un certo punto ho sentito che era giunto il momento di coniugare la ricerca sull’immagine, che da sempre ho perseguito con la mia attività pittorica, al mio amore per il cinema e per la musica. A film concluso, mi accorgo che nulla è cambiato in me come pittore, ogni frame del video mi appare come un quadro: la stessa luce, gli stessi colori, la stessa atmosfera”.
Il cast artistico di The Mirror and the Rascal è composto da professionisti di diverse discipline e, oltre allo stesso Valerio de Filippis, include gli attori Cristiano Piangatelli, Alexander Pascoli, Federica Lenzi, Francesco Ferrandina, Alberto Stella, Anna Rita Daqua, Daniele Porcella, Tiziana Imperi, Francesca Perti, Lorenzo Lustri e Luigi De Blasio. Alla regia ha collaborato Giuseppe Convertini.
Alla presenza del regista e del cast, la prima del film, vietato ai minori di 14 anni, si terrà il 12 Giugno 2019 alle ore 20.00, presso l’Azzurro Scipioni di Roma, in via degli Scipioni 82.
I quadri dell’artista sono visibili sul sito www.valeriodefilippis.com
“Ammiro da tempo – afferma Massimiliano Perrotta, regista teatrale e drammaturgo – la pittura di Valerio de Filippis, segnatamente per il suo rigore espressivo scevro da ogni ammiccamento “contemporaneo”. Eccolo invece sorprenderci con una spericolata sperimentazione tra cinema, videoarte, teatro e musica. Ma come mai un artista dal profilo così definito, così apparentemente definitivo, ha sentito l’esigenza di scommettersi in questa avventura? The Mirror and the Rascal, ovvero “Lo specchio e la canaglia”, non è soltanto il corrispettivo cinematografico della pittura di de Filippis (il suo gusto figurativo è ovviamente riconoscibilissimo), ma un nuovo campo di battaglia dove misurarsi come performer, proponendoci un conturbante e originale recitar cantando. Valerio de Filippis ha voluto metterci la faccia per inscenare una pubblica seduta psicanalitica: dietro la maschera di Riccardo III, di questa canaglia assetata di sangue e di successo, fanno capolino i fantasmi e i rimossi dell’artista. In questo sta la verità del film. Della tragedia di Shakespeare al regista interessa più di tutto il lato barbarico, che il film ci restituisce in uno stile frantumato, poliedrico, autenticamente contemporaneo”.