Una cavalcata. Una marcia trionfale. Un SuperQuark storico a ritmo di carica. Dal 28 gennaio al 2 febbraio sale sul palco del Teatro Garbatella di Roma Antonello Piroso (classe, non a caso, 1960) con “I NOSTRI PRIMI, SPLENDIDI 60 ANNI”: l’eclettico giornalista e conduttore rilegge i principali eventi italiani e internazionali degli ultimi 60 anni a livello politico, economico, sociale e culturale, passando per sport e spettacolo (cinema, musica, comicità).
Dal 1900 al 1960 il genere umano ha conosciuto due guerre mondiali, la Seconda conclusasi con due bombe atomiche sganciate sul Giappone.
Dal 1960 al 2020 i conflitti sono stati circoscritti, e il pianeta ha conosciuto – almeno nel mondo occidentale, soprattutto in Europa – un lungo periodo di pace, di crescita, di sviluppo. Siamo perfino sbarcati sulla Luna e abbiamo dato vita – grazie alle nuove tecnologie – a un (apparentemente) unico, immenso villaggio globale. Bilancio positivo, dunque, sempre e comunque? Tra fatti e misfatti, lacrime, sangue e risate, un viaggio intorno all’uomo. Quello che è stato e quello che potrà essere.
Antonello Piroso è nato a Como da genitori calabresi nel 1960 e vive a Roma. Giornalista professionista dal 1987, autore e conduttore radiotelevisivo, monologhista. Ha scritto per “La Repubblica”, “Panorama”, l’inserto satirico “Cuore”, “Il Riformista” e, attualmente, per “La Verità”. Ha diretto il TgLa7. Da direttore editoriale del gruppo “Blogo”, ha ideato e condotto il primo web talk italiano, totalizzando in un anno circa 30 milioni di visualizzazioni in live streaming. In Rai è stato autore di programmi di prima serata: “Fantastica Italiana”, “Beato tra le donne”, “I cervelloni”, “Domenica In”. A Rai Radio 2 ha condotto il programma del mattino “Rai2 Come Voi”. Attualmente veste ogni giorno i panni del Cavaliere Nero nello spazio Rock & Talk ai microfoni di Virgin Radio. A La7 ha ideato e condotto “Omnibus”, “Niente di personale”, “(ah)iPiroso”.
Ha portato a teatro, per poi riproporle in tv, le biografie di Enzo Tortora, Walter Tobagi, Giorgio Ambrosoli, Enrico Mattei, William Shakespeare, la strage di Srebrenica durante la guerra nei Balcani, la tragedia di Superga e l’epopea del Grande Torino.