Sole (quasi) a catinelle sullo spettacolo italiano.

L’Annuario dello Spettacolo della SIAE presenta un 2013 in positivo con importanti segnali di ripresa, sebbene in un contesto di crisi ancora evidente. E’ aumentata, infatti, la spesa al botteghino (+1,17%) in linea con l’accresciuta offerta di spettacoli (+2,14%) e degli spettatori (ingressi + 1,24%), nonostante la compressione del volume d’affari complessivo (-1,43%). I settori che nel 2013 hanno conseguito i migliori risultati sono stati l’attività concertistica, le mostre ed esposizioni, il cinema e le attività con pluralità di generi.

Sole_a_catinelleIl film campione d’incassi del 2013 è stato “Sole a catinelle” di Checco Zalone che batte sia “Cattivissimo Me 2” che il disneyano “Frozen” con oltre 8 milioni e mezzo di spettatori, mentre “Ammutta muddica” di Aldo, Giovanni e Giacomo è lo spettacolo risultato in vetta alla top ten per il teatro con quasi 120 mila spettatori, seguito da “Rugantino” e “Sono in Zona” di Alessandro Siani. Tra i concerti, la prima posizione per gli incassi spetta a Bruce Springsteen il 3 giugno al Meazza di Milano, ma è superato come numero di spettatori dai Muse, allo stadio Olimpico di Roma il 6 luglio. Per la lirica, si è attestato al primo posto il “Nabucco” all’Arena di Verona. E proprio l’Arena di Verona è il teatro lirico numero uno per gli incassi, seguito dal Teatro alla Scala di Milano e la Fenice di Venezia.

siae 16 luglio 2014La presentazione dei dati si è svolta a Roma alla presenza del Direttore Generale della SIAE, Gaetano Blandini, che ha ricordato: “Ottanta anni fa nasceva la prima relazione sulla ‘Situazione dello Spettacolo Italiano’, era il 1934 e fu presentata presso l’Accademia dei Lincei dall’allora presidente della SIAE Dino Alfieri, qualche mese dopo, la prima pubblicazione SIAE sui dati statistici dello spettacolo dal titolo ‘La vita dello spettacolo in Italia nel decennio 1924-1933’. Oggi, per celebrare un così importante anniversario, si è deciso di mettere il volume a disposizione di tutti pubblicandolo sul sito SIAE e ci fa piacere che questo anniversario coincida con un anno di ripresa per lo spettacolo italiano. Da quel lontano 1934 la SIAE con l’Ufficio Statistica, grazie al suo Osservatorio dello Spettacolo, pubblica ogni anno l’Annuario dello Spettacolo che, nel tempo, è diventato referente principale di Ministeri, associazioni, istituti di ricerca nella produzione di elaborazioni focalizzate sui diversi settori dello spettacolo e della cultura”.

boss a milanoNel dettaglio, nel 2013 la SIAE ha rilevato circa 4 milioni e 200mila spettacoli, di cui poco più di 3 milioni registrati nel settore cinematografico. Seguono le attività di ballo e concertini con oltre 750mila eventi mentre lo sport ha superato quota 141mila eventi. Rispetto ai risultati dell’anno precedente, il numero di spettacoli ha registrato un deciso incremento, pari al 2,14%. Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna sono le regioni nelle quali è stata rilevata la massima concentrazione di spettacoli.

Lo scorso anno il numero di ingressi agli spettacoli ha registrato un incremento dell’1,24% rispetto al 2012. Molto significativo l’aumento nel macroaggregato dei concerti, pari all’11,20%, grazie all’ottimo risultato conseguito dai concerti di musica leggera (+19,49%). La regione che ha prodotto più ingressi è stata la Lombardia, seguita dall’Emilia Romagna e dal Lazio.

Rispetto all’anno precedente, nel 2013 il computo delle presenze – utilizzato per quantificare i partecipanti a manifestazioni per le quali non è previsto il rilascio di titoli d’accesso – ha fatto registrare un dato negativo (-6,35%). Il numero maggiore di presenze è stato rilevato in Lombardia, regione che ha preceduto il Veneto e l’Emilia Romagna.

Segno positivo per la spesa al botteghino nel 2013: +1,17% rispetto all’anno precedente. In particolare, la spesa al botteghino per i concerti è aumentata del 24,51%, grazie alla crescita dei concerti di musica leggera (+32,17%). La Lombardia è la regione con la spesa al botteghino più elevata, seguita dal Lazio e dal Veneto.

ammuttaNel 2013 la spesa del pubblico ha riportato una leggera flessione rispetto all’anno precedente (-0,21%). L’attività concertistica ha fatto registrare, tuttavia, un aumento della spesa pari al 24,15%, con un +30,77% per i concerti di musica leggera. La Lombardia – con una spesa del pubblico superiore a quella complessiva delle regioni del sud e delle isole – ha ottenuto il valore più elevato, davanti all’Emilia Romagna e al Veneto.

Rispetto all’anno precedente, il volume d’affari ha subìto complessivamente una lieve flessione (-1,43%). Tuttavia i concerti hanno riportato un aumento superiore al 23% e per i concerti di musica leggera il volume d’affari è cresciuto del 29,65%, La Lombardia ha fatto registrare il valore più elevato anche per il volume d’affari, seguita dall’Emilia Romagna e dal Veneto.

L’attività cinematografica, nel 2013, ha invertito la tendenza negativa registrata nei due anni precedenti. Rispetto al 2012, è aumentato infatti il valore di tutti gli indicatori, ad eccezione delle presenze: numero di spettacoli +1,04%; ingressi +5,59%, spesa al botteghino +0,98%, spesa del pubblico +2,16% e volume d’affari +1,81%. Il cinema esprime da solo il 71,88% di tutti gli spettacoli allestiti in Italia nel 2013. Importante notare, inoltre che quello cinematografico è il comparto dello spettacolo con la distribuzione territoriale più equilibrata in termini di numero di spettacoli, ingressi e volume d’affari.

Nel 2013 l’attività teatrale ha vissuto un periodo particolarmente difficile, confermando una tendenza negativa che si protrae da alcuni anni. Il segno positivo compare nell’offerta di spettacoli (+0,66%) e nelle presenze (+3,30%), mentre tutti gli altri indicatori sono in territorio negativo: ingressi -2,44%; spesa al botteghino -1,92%, spesa del pubblico -3,06%, volume d’affari -2,96%. Si consideri che, rispetto al 2010, il volume d’affari del comparto teatrale è diminuito del 12,54%.

nabuccoL’attività concertistica è stato il comparto che ha conseguito i migliori risultati del 2013. Il settore trainante è stato, senza dubbio, quello dei concerti di musica leggera, con variazioni positive degli indicatori economici intorno al 30%. Le variazioni in percentuale (ad eccezione delle presenze che lamentano una flessione del 24,54%) mostrano incrementi di tutto rilievo. L’offerta di spettacoli è cresciuta dell’1,13%; gli ingressi sono aumentati dell’11,20%. Incrementi ancora più rilevanti da parte degli indicatori economici: spesa al botteghino +24,51%; spesa del pubblico +24,15% e volume d’affari +23,03%.

Per l’attività sportiva il 2013 è stato un anno praticamente stazionario. Sono aumentate l’offerta di spettacoli (+4,01%), la spesa al botteghino (+0,76%) e la spesa del pubblico (+2,83%). In calo, invece, gli ingressi (-3,70%), le presenze (-6,84%) e il volume d’affari (-2,20%). Nel comparto, il settore più attivo è stato quello degli sport individuali. Da sottolineare che lo sport è il settore dello spettacolo che genera il volume d’affari più elevato.

In termini di presenze e spesa del pubblico, l’attività di ballo e concertini è il primo settore in assoluto. Per numero di spettacoli e di ingressi è il secondo dopo il cinema, mentre per volume d’affari è preceduto soltanto dallo sport. Tuttavia, nel 2013 il macroaggregato è stato contrassegnato da una decisa tendenza negativa. Solo l’andamento dell’offerta di spettacoli ha mostrato il segno positivo, +5,80%. In diminuzione gli ingressi, -4,34%; le presenze, -1,68%; la spesa al botteghino, -6,70%; la spesa del pubblico, -7,18% ed il volume d’affari, -7,27%. In particolare, il settore del ballo ha perso, dal 2007, oltre il 17% del proprio volume d’affari.

Risultati di tutto rilievo, inoltre, per il settore delle mostre ed esposizioni nel 2013, con un aumento significativo dell’offerta di spettacoli, pari al 10,31%. In leggero aumento anche gli ingressi, che hanno fatto registrare un incremento dello 0,45%. In crescita anche gli indicatori economici: spesa al botteghino, +4,42%, spesa del pubblico, +4,21% e volume d’affari, +3,59%.

Particolarmente critica nel 2013, invece, la situazione delle attrazioni dello spettacolo viaggiante, tenuto conto anche delle rilevanza degli investimenti necessari al funzionamento delle strutture permanenti. Tutti gli indicatori hanno tendenza negativa: numero di spettacoli, -4,07%; ingressi, -6,65%; presenze, -24,04%; spesa al botteghino, -8,09%; spesa del pubblico, -10,55%; volume d’affari, -10,04%. Il settore dei parchi da divertimento ha fatto registrare i risultati più preoccupanti.

Nel settore generale rientrano le manifestazioni all’aperto, prive di una connotazione spettacolistica univoca. Complessivamente, i dati del 2013 registrano buoni risultati in termini di affluenza di pubblico e di ritorno economico. In particolare: spettacoli, +11,92%; ingressi, +11,06%; presenze, -0,51%; spesa al botteghino, -2,26%; spesa del pubblico, +6,74% e volume d’affari, +2,79%.

DSC00196Secondo Gaetano Blandini, “La rivoluzione digitale ha sconvolto l’industria culturale italiana, e di fronte a un tale mutamento di scenari, la SIAE rappresenta un presidio di libertà per tutti gli autori e gli editori italiani, per tutti coloro che vogliono mettere la propria creatività al servizio di tutto il Paese. Per questo, anche la SIAE deve cambiare, per essere sempre capace di vincere la sfida con la modernità e garantire, anche in un’epoca di innovazione e cambiamento come questa, la tutela di tutti gli artisti italiani, in particolar modo dei più giovani che hanno meno strumenti per competere nel mondo”.

“La nuova gestione della SIAE – ha concluso Blandini -, tenacemente guidata dal Presidente Gino Paoli, opera ispirata dalla trasparenza e dall’innovazione, nel rispetto dei propri associati, del bene pubblico e con rigore di bilancio e di normative che la rendono una delle collecting society più competitive al mondo.