Una crepa sul muro.

“Piccole Crepe Grossi Guai”, una commedia divertente che vede la regia di Pierre Salvadori, con Catherine Deneuve, Gustave Kervern, Féodor Atkine, Pio Marmaï, Michèle Moretti e Nicolas Bouchaud, distribuito da GoodFilms al cinema dal prossimo 16 ottobre.

Poster_ITA def-page-001Antoine è un musicista. Ha passato i quaranta quando decide bruscamente di porre fine alla sua carriera. Dopo aver vagabondato per qualche giorno, trova lavoro come portiere. Mathilde abita nel vecchio palazzo a est di Parigi, dove ha trovato lavoro Antoine. E’ una donna giovane già in pensione, generosa e impegnata, che divide il suo tempo tra le sue attività associative e la vita del condominio.

Una sera, Mathilde scopre un’inquietante crepa nel muro del suo salotto. Poco a poco la sua angoscia aumenta, finché non si trasforma in vero e proprio panico: e se il palazzo crollasse? E così Antoine si fa prendere dalla simpatia per questa donna che teme possa scivolare nella follia. Tra scivoloni e inquietudini i due formeranno una coppia maldestra, divertente e solidale e, chissà, si aiuteranno a passare questo brutto momento.

“Era tanto che avevo in mente un progetto di un film con un personaggio al limite – racconta il regista Pierre Salvadori -. Una donna pazza d’inquietudine. Pazza nel vero senso del termine. Per aiutare un cieco Mathilde gli legge quotidianamente il giornale. Ma la fatica e la fragilità la sommergono, fino a che non riesce più a sopportare le cattive notizie. Mi sono spesso chiesto come ci si possa immunizzare da tutto questo. Come si possono sapere cose del genere e riuscire a vivere senza farsi prendere dal panico? Mathilde, infatti, non ce la fa più”.

“Dall’inizio – prosegue il regista – c’era l’idea di creare un universo un po’ confinato e ripiegato su se stesso. Un po’ come una sorta di pop-up, quei libri per bambini le cui immagini balzano fuori quando li apri: nella città c’è questo edificio, e in questo edificio c’è il cortile, nel cortile c’è la portineria, nella portineria c’è il modellino e nel modellino ci sono i pupazzetti. E’ anche uno stratagemma perfetto per una commedia visiva e strampalata, come quando il cane mangia la città o quando Maillard urla come un lupo alla finestra”.

_ARP1532La protagonista del film è la grande attrice francese Catherine Deneuve. “Avevo voglia di lavorare assieme a Catherine Deneuve da molto tempo – svela Pierre Salvadori -. Ho scritto il film per lei. Con il tempo certi attori diventano quasi dei personaggi. Il pubblico ha un’idea di loro piuttosto precisa e ci si può giocare con quell’idea. Per quanto riguarda Catherine, si ha l’impressione che si possa contare su di lei, che sia coraggiosa, che abbia buon senso. Mi sono detto che se lei avesse interpretato Mathilde, questo ruolo sarebbe stato ancora più sorprendente perché non immagineremmo mai che lei possa diventare pazza. E poi, durante tutta la prima parte del film pensavo anche alla sua rapidità. Al suo senso della commedia: «Mi piacciono le persone non troppo sicure di se stesse, almeno si applicano», per me era il genere di frase che avrebbe detto meravigliosamente. Lei recita in maniera veloce, proprio come Katherine Hepburn! E poi ha quella sua voce incredibile che rappresenta un’arma preziosa per i dialoghi. Di fatto riesce a modulare talmente i dialoghi che sembra quasi che canti. E’ molto stimolante”.

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