Still Alice.

Un film di cui siamo rimasti piacevolmente colpiti alla IX edizione del Festival del Cinema di Roma è sicuramente Still Alice, di Richard Glatzer e Wash Westmoreland, tratto dal romanzo di Lisa Genova “Perdersi” del 2007.

julianneProtagonista della pellicola è Julianne Moore che ci regala un’interpretazione sublime, difatti la Alice della rossa di Hollywood buca lo schermo, facendo emozionare lo spettatore sino a toccarne l’inconscio più profondo e renderlo parte attiva dell’intera narrazione.

Alice Howland è una famosa professoressa di linguistica, con una cattedra alla Columbia University. Sposata, con tre figli, la sua vita scorre tranquilla, fino a quando qualcosa inizia a mutare. La testa inizia a dargli dei problemi, si interrompe a metà discorso, non ricorda aneddoti già raccontati, dimentica le parole da dire, proprio lei che ha fondato sulla comunicazione un’intera esistenza. Preoccupata di avere un tumore al cervello si reca dal neurologo ed è proprio lì che apprende di essere affetta da una terribile malattia, l’Alzheimer.

stillQuello dell’Alzheimer è sicuramente un tema spesso messo in secondo piano dal cinema, quasi a voler nasconderlo, che travolge persone di ogni età, mutandone il comportamento sino a renderle qualcun’ altro. E’ un male che non ti lascia scampo, un dramma incurabile che distrugge la vita di un essere umano.

Glatzer e Westmoreland hanno voluto quindi dare voce a questo male con una pellicola che affronta in maniera magistrale la progressiva perdita di memoria della protagonista, che all’improvviso vede sparire tutta un’intera vita, tutti i suoi ricordi dalla sua testa, fino a non ricordare più neanche chi lei sia. Quello di Alice è un dramma fisico e soprattutto emotivo che coinvolge un’intera famiglia.Ciò che sorprende è sicuramente la caparbietà di Alice, che affronta il suo dolore con forza e tenacia, reagendo alla malattia e non rassegnandosene.

still alice baldwinSe la Moore merita decisamente di vincere un Oscar per questa sua meravigliosa e struggente interpretazione, anche il resto del cast non è da meno, Alec Baldwin che veste i panni del marito di Alice, è bravissimo infatti a donare un sincero e commovente amore per la donna che ammira e Kristen Stewart figlia ribelle di Alice che sogna di diventare attrice riesce finalmente a dare prova della sua bravura, mostrandoci un’alchimia notevole con la Moore, togliendosi così di dosso l’ombra non proprio eccezionale della Bella di Twilight e quella di Biancaneve e il cacciatore.

Del cast oltre a Julianne Moore, Alec Baldwin e Kristen Stewart fanno parte: Kate Bosworth e Hunter Parrish.

moore-stewart-on-the-set-still-alice-05Quel che colpisce è la tragica coincidenza con cui nasce Still Alice, al regista Richard Glatzer infatti, era stata appena diagnostica la SLA (sclerosi laterale amiotrofica), poco prima di ricevere la telefonata dai produttori Lex Lutzus e James Brown che gli proponevano di adattare il libro della Genova a un film.

Bella e perciò importante la scelta di trattare con rigore e onestà una malattia e il suo progredire; senza però andare a toccare le fasi terminali dell’Alzheimer, decisione coraggiosa e a parer mio coesa con il panorama di consapevolezza del dolore che i registi volevano lasciare allo spettatore.

Camilla Lombardozzi

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