Words and Pictures.

Words and Pictures è una spiritosa commedia romantica, che vede come protagonista il coinvolgente duo Juliette Binoche e Clive Owen, per la prima volta insieme sul grande schermo.

Il film diretto da Fred Schepisi sarà al cinema dal 13 novembre. Nel cast anche Keegan Connor Tracy, Bruce Davison e Adam DiMarco.

Jack Marcus (OWEN), insegnante d’inglese, si lamenta dell’ossessione dei suoi studenti per i media e per i voti scolastici, e li incoraggia a sfruttare il potere della parola scritta. L’uomo ha un passato di successo nel mondo della letteratura, ma non pubblica un libro da anni, preferendo trascorrere il suo tempo libero bevendo anziché dedicandosi alla scrittura.

_DSC0203.NEFJack incontra una degna avversaria in Dina Delsanto (BINOCHE), una pittrice astrattista e nuova insegnante nel campus, che come lui ha un passato di successo, ma nel mondo dell’arte. Fin dall’inizio i due flirtano provocandosi piacevolmente a vicenda.
Jack vede il suo lavoro di insegnante improvvisamente a rischio a causa della propria condotta non esemplare e delle proprie “quotazioni” in declino con gli studenti: per riguadagnare terreno e ravvivare l’interesse dei suoi alunni nei loro studi, escogita una geniale guerra tra parola e immagine, fiducioso che la prima possa veicolare un significato più profondo rispetto alle seconda. Dina e i suoi studenti d’arte raccolgono la sfida di Jack e dei suoi studenti d’inglese. La battaglia avrà così inizio.

Per lo sceneggiatore e produttore Gerald DiPego “Si tratta di un film con dialoghi profondi e Jack Marcus ha dei lunghi discorsi riguardo al potere delle parole. Crea collage di discorsi e usa delle tecniche intriganti per veicolare il messaggio, con grande passione. Clive aveva pagine e pagine di densi dialoghi senza una pausa e ha centrato il tutto senza saltare una parola”.

_DSC0144.NEFIl produttore esecutivo Nancy Rae Stone afferma: “Clive è entrato veramente nel ruolo e la quantità dei dialoghi che riesce a memorizzare è sorprendente! Clive ha aderito al progetto sin dal principio, e non ci ha abbandonati mentre cercavamo di trovare i fondi per il progetto. Non volevamo nessun altro che lui. E’ semplicemente perfetto per il ruolo. Clive è un uomo estremamente intelligente, così come Jack. Per questo motivo Clive risulta credibile quando parla di Proust e Updike”.

Owen dice “è difficile trovare questo tipo di dialoghi in un film; la sceneggiatura sembra quasi un plot teatrale, per via dei dialoghi brillanti e del linguaggio forbito. Questa era una delle cose che mi attraevano, perché un buon attore deve avere un’ottima padronanza della propria lingua. Alcuni film, simbolici o molto legati al potere dell’immagine, non lo richiedono, ma in questo film interpreto un personaggio che è affascinato dal mondo del linguaggio; è necessario, dunque, che i dialoghi rispecchino questo aspetto. Non avrebbe senso per Jack parlare dell’importanza delle immagini se il suo linguaggio non fosse ricercato. Jerry ha fatto veramente un ottimo lavoro, ci sono molti dialoghi, è immensamente piacevole recitare in una pellicola del genere perché si tratta di un film intelligente con un grande ritmo. Questo è quello che mi ha attratto del progetto; c’è della sostanza, qualcosa su cui mettere i denti”.

Dal momento che Clive Owen fu coinvolto nel progetto sin dall’inizio, ebbe modo di dire la sua anche riguardo alla sua co-protagonista. “Sono sempre stato un fan di Juliette”, dice Owen. “è una delle mie attrici preferite, per cui, quando parlavamo di Dina, lei è stata sempre la mia scelta numero uno. Fui estremamente contento quando accettò la parte. Nessun’altra attrice avrebbe potuto interpretare meglio questa parte”.

Schepisi afferma: “Clive Owen e Juliette Binoche: non si può essere più fortunati di così. Non credo che ci siano due persone migliori per questi ruoli. Juliette è un’attrice dalla grande inventiva e Clive era incredibilmente ben preparato, deciso e faceva critiche costruttive riguardo al materiale. Entrambi hanno aiutato alla lavorazione e hanno fatto emergere idee che hanno contribuito a rendere migliore la scena che stavamo girando. Avevano un incredibile rapporto, vivace, intenso – ed era magnifico. Il loro feeling era evidente, fungevano da ispirazione reciproca nel buttarsi, si spronavano a far meglio, si stuzzicavano a vicenda improvvisando benissimo, tenendo ben presente il copione”.

Burch sottolinea: “La magia che hanno creato insieme è assolutamente sorprendente, è un miracolo averli avuti entrambi”. DiPego afferma: “Owen e Binoche hanno degli approcci molto diversi. Lo stile di Juliette è più libero – potrebbe fare qualsiasi cosa di diverso in ogni scena, ma si sa già che si tratterà di qualcosa di straordinario. Entrambi centrano l’obiettivo, anche se 8 in modo differente. Juliette provava delle cose nuove ed improvvisamente ecco un fantastico momento Binoche”.

_DSC5050.NEFJuliette Binoche descrive il lavoro con Owen come “Gioia pura, oro puro; ho riso molto. I nostri personaggi si stuzzicavano molto, e riuscivamo a farlo in modo spontaneo e non forzato. Dovevamo recitare il confronto tra un uomo e una donna – due artisti differenti, che cercano di essere artisti nel mezzo di una lotta; per questo, c’era molta ammirazione e stima, e allo stesso tempo questo scontro tra le loro personalità. Ci è piaciuto moltissimo lavorare con Fred e abbiamo trascorso un bel periodo insieme. Era un set vivace e rilassato, in cui però c’era grande concentrazione”.

Bruce Davison, che interpreta l’insegnante di storia Walt, dice: “C’erano molte risate sul set, Juliette è una ragazza giocosa, si diverte molto e mi faceva ridere tantissimo. Poi la vedi in video e ti toglie il fiato. Riesce a suscitare emozioni in chi la vede con piccoli gesti; riesce a commuovere anche semplicemente muovendosi da una parte all’altra di una stanza”. Il personaggio di Juliette Binoche, Dina Delsanto, è un artista di successo che soffre di artrite reumatoide, una patologia infiammatoria cronica. Per ottenere il ruolo, Binoche ha incontrato numerosi pazienti affetti da artrite reumatoide e afferma in proposito: “Molte persone sono colpite da artrite reumatoide; è una malattia terribile e molto dolorosa, ci sono molti farmaci che possono cambiare il corso della malattia, ma ci sono anche alti e bassi, il corpo accetta alcune medicine, e ne rifiuta altre. Ci sono giorni buoni e altri cattivi; ci sono giorni in cui Dina riesce a dipingere, e altri in cui non riesce a farlo, sopraffatta com’è dal dolore”.

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