Comicità ecosostenibile.

Aldo, Giovanni e Giacomo sono al loro nono film insieme dal 1997. Tra i loro maggiori successi ‘Tre uomini e una gamba’ ‘Così è la vita’ e ‘Chiedimi se sono felice’ per un totale di oltre 232 milioni di euro di incassi ai quali si aggiungeranno altri ricavi per “Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo” sapientemente programmato al cinema nel periodo natalizio.

Ma qual è da 17 anni il segreto del Trio? ”L’amicizia”, dice Giacomo Poretti. E per una volta non sta scherzando.

agidi2Ma rispetto ai primi tre film, il pubblico dal 2004 si è dimezzato passando da oltre 6 milioni di spettatori a oltre 3 milioni a film e, proprio nel 2004, è terminata la collaborazione con Massimo Venier, che aveva diretto tutti i film precedenti. Un caso?

Potrebbe sembrare una sorta di paradosso in chiave cinematografica di quanto è accaduto a Mogol e Battisti. Quando il duo compositore-esecutore si è spezzato, anche le fortune delle canzoni tra le più belle della musica italiana si sono inceppate e Lucio Battisti non è più riuscito a esprimere il suo meglio.

agidi1Ma ‘Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo’ ha già raggiunto un primo primato italiano: è un film eco sostenibile. Il film di Aldo, Giovanni e Giacomo, infatti, ha applicato il protocollo Edison Green Movie per il cinema sostenibile.

Abbattere i consumi energetici, limitare l’uso di materiali altamente inquinanti, smaltire correttamente i rifiuti: sono solo alcuni dei comportamenti responsabili adottati per azzerare ogni spreco di risorse e limitare il nostro impatto ambientale per realizzare un film eco sostenibile.

Il cinema è a tutti gli effetti un’industria dietro alla quale c’è una vita fatta di cose e persone che devono essere trasportate da luogo all’altro, di pasti consumati con stoviglie di plastica, di tonnellate di rifiuti, della produzione di scenografie con materiali non riutilizzabili, dell’acquisto di mobili e oggetti, dell’illuminazione di set e uffici.

“Abbiamo deciso di aderire al protocollo – ha affermato il produttore Paolo Guerra – una volta realizzato il fatto che se i film prodotti in Italia in un anno (140 per 5.880 giorni di riprese) seguissero le indicazioni delle linee guida del protocollo, porterebbero a un risparmio di emissioni di CO2 pari alle emissioni di 1.120 voli di linea Roma ‐ Dakar, andata e ritorno. Ecco perché, oltre alla buona riuscita di questa produzione cinematografica, il nostro obiettivo è stato realizzare un film eco sostenibile”.

agidi3“Mangiavamo nei piatti di porcellana – ironizza Aldo Baglio – invece che nei soliti piatti di carta usa e getta. Infatti, l’acqua era spesso calda e i cibi erano freddi”.

Normalmente le produzioni distribuiscono sia in fase di preparazione che sul set bottigliette da 0,5 litri perché molto pratiche, per un totale di circa 20.000 bottigliette di plastica. “Noi abbiamo scelto di regalare a ciascun membro della troupe – ha confermato Paolo Guerra – una borraccia di alluminio fornita da Edison Green Movie con la quale rifornirsi secondo necessità da torrette di distribuzione di boccioni d’acqua da 18 litri. L’acqua utilizzata durante i pasti era fornita in bottiglie di vetro. Abbiamo risparmiato così 3.700 bottiglie e 8.000 bicchieri”.

Fortunatamente ridere non inquina e, quindi, anche se il film è eco sostenibile, le risate in sala non mancheranno.

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