Berlinale, 450 film in dieci giorni.

Al via il 65esimo Festival internazionale del Film di Berlino (dal 5 al 15 febbraio) con i fuochi artificiali sul grande schermo: a partire da ‘Queen of the Desert’ di Werner Herzog, per proseguire con ‘Knight of Cups’ di Terrence Malick e senza dimenticare ‘Cinquanta sfumature di grigio’ di Sam Taylor-Wood, in anteprima internazione, fuori concorso. I sette giurati, compreso il loro presidente, il regista, produttore, sceneggiatore americano Darren Aronofsky, hanno aperto la rassegna con la prima conferenza stampa.

berlinoAffiancano il presidente nella giuria altri nomi di spicco: l’attrice francese Audrey Tautou (interprete di film come Il mondo meraviglioso di Amelie e Coco Chanel), l’attore tedesco Daniel Bruehl (indimenticabile esordiente alla Berlinale 11 anni fa in Good Bye Lenin, cui sono seguiti infiniti ruoli fra cui in Inglourious Basterds o Rush), la produttrice italo americana Martha De Laurentiis, vedova di Dino De Laurentis (che ha prodotto innumerevoli film, uno fra tutti Hannibal), il regista sudcoreano Bong Joon-ho (Cani che abbaiano non mordono, festival_berlino_presentazioneMemorie di un assassino e, nel 2014, Snowpiercer), la regista peruviana Claudia Llosa (vincitrice dell’Orso d’oro nel 2009 con Una perla di eternità, nominato anche l’anno successivo all’Oscar come miglior film straniero) e il regista, sceneggiatore e produttore Usa Mattew Weiner (autore della fortunata serie tv Mad Men, del film Are you here, nonché sceneggiatore delle serie tv Becker, The naked truth e The sopranos).

Sul red carpet i divi non mancheranno: Cate Blanchett, Nicole Kidman, Damian Lewis, James Franco e Robert Pattinson. Il Festival di Berlino è considerato il maggiore per dimensioni al mondo con circa 450 pellicole e fino a 350.000 presenze.

alba-rohrwacherUn solo film italiano fra quelli in concorso, ‘Vergine giurata’, lungometraggio d’esordio di Laura Bispuri, interpretato da Alba Rohrwacher. Fuori concorso, invece, ‘Torneranno i prati’ di Ermanno Olmi (sezione Gala); ‘Cloro’ di Lamberto Sanfelice (sezione Generation); ‘Short Skin’ di Duccio Chiarini (Sezione Generation) e ‘Il gesto delle mani’ di Francesco Clerici (sezione Forum).

‘Nessuno vuole la notte’ di Isabel Coixet è il film di apertura dell’edizione 2015 del Festival di Berlino. E’ il secondo film di una donna a inaugurare il Festival dopo Margarethe von Trotta anni fa.

Protagonista del sesto film della regista a Berlino è una Juliette Binoche che ha ricordato come “la natura estrema possa trasformare in meglio una signora della New York bene e farla diventare un essere umano”.

Siamo in Groenlandia nel 1909. Josephine Peary (Binoche) è una donna, innamorata di suo marito, nobody-wants-the-nightil celebre avventuriero artico Robert Peary, un uomo che ha un solo desiderio: piantare, prima di ogni altro, una bandiera al centro del Polo Nord. Così per lui, che sembra disperso da giorni e giorni, Josephine si avventura tra i ghiacci e nella notte del Polo, mettendo a rischio uomini e cani da slitta. Un’avventura che la trasformerà lentamente da donna borghese in un essere umano. Quando arriva all’ultimo campo base non trova il marito, che sembra si sia spinto ancora più avanti, ma una inuit di nome Allaka (Rinko Kikuchi) che scoprirà aspettare un figlio dal marito. Tra le due donne nascerà una solidarietà tutta femminile, specie quando si ritroveranno ad affrontare l’inverno abbracciate in un igloo nel nulla. Una solidarietà, la loro, che si rafforza con la morte del neonato.

juliette binoche“Sul set non abbiamo avvertito freddo – ha raccontato Juliette Binoche -. In realtà abbiamo girato in studio e faceva caldissimo. Ho letto poi i libri scritti da Josephine Peary, ma devo dire che è stata la sceneggiatura che mi ha influenzato di più. Il mio personaggio – ha sottolineato – scende dal piedistallo, perde orgoglio e diventa finalmente umano. Questo è
l’insegnamento del film”. “Quando ho letto la sceneggiatura ho pensato a Ingmar Bergman, che ha mostrato in modo molto bello le donne, senza spaventarsi della sua parte femminile”, conclude l’attrice.

berlino1Nel film anche Gabriel Byrne che veste i panni di un esploratore.

Il Festival si chiuderà ufficialmente il 15 febbraio, ma il vincitore dell’Orso d’oro fra i 19 film in concorso sarà reso
noto il 14.

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