Ningyo, da Jeeg Robot alle sirene.

Si intitola “人魚 – NINGYO” il corto di Gabriele Mainetti presentato in anteprima assoluta alla 73° Mostra Internazionale D’arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il 7 settembre. Il corto “人魚 – NINGYO”, un progetto della Renault – nato da un’idea di Publicis Italia – e la cui Casa di produzione è Think Cattleya, vede come protagonisti Alessandro Borghi e Aurora Ruffino. ningyo-gabriele-mainetti-locandina-poster-2016-424x600La sceneggiatura di “人魚 – NINGYO” è scritta da Nicola Guaglianone e racconta la storia di un giovane uomo elegante che mangia sashimi in un ristorante giapponese del centro storico di Roma. Si alza. Esce. È notte. La luce dei lampioni si riflette sui sampietrini in piazza proprio accanto alla famosa Fontana delle Tartarughe. Ed è lì che il giovane uomo vede una donna. Le va incontro e, una volta vicino, si accorge che si tratta di una sirena. La creatura acquatica respira a fatica e gli chiede aiuto. Deve raggiungere il mare altrimenti morirà…

Arrivato in spiaggia, l’uomo adagia la sirena sulla battigia e la guarda riprendere le forze. La sirena scivola in acqua, lo ringrazia e prende il largo. Sarà davvero un addio? Questa è la sinossi di Addio, una delle sei versioni di “人魚 – NINGYO”, insieme a Reminiscenza, Ripensamento, Dubbio, Ritorno, Distacco tratte da sei sceneggiature diverse scritte da Nicola Guaglianone.

“人魚 – NINGYO”, ispirandosi alla modularità innovativa di Nuova Renault Scénic, si presenta al pubblico come il primo cortometraggio modulabile. Gli utenti, infatti, potranno cambiare l’ordine dei 3 moduli che lo compongono per dar vita a 6 storie differenti. Ciò sarà possibile sulla piattaforma digitale www.nuovascenic.it/ningyo, attiva dopo il lancio, in occasione della Mostra del Cinema di Venezia. L’intero progetto di comunicazione si ispira alla capacità di Nuova Renault Scénic di far vivere molteplici situazioni, grazie alle sue 3 caratteristiche principali: modularità, design e tecnologia. “人魚 – NINGYO” è, infatti, modulare per natura, esteticamente ricercato e tecnologico dal punto di vista dell’interazione con gli utenti.

ningyoNelle prossime settimane il cortometraggio, oltre che sulla piattaforma digitale, sarà proiettato anche nelle principali sale cinematografiche e l’esperienza modulare sarà live a Roma, all’interno di una location d’impatto e con una grande affluenza di pubblico.

Il regista, Gabriele Mainetti, esordisce nel cortometraggio con Basette (2008), scritto da Nicola Guaglianone, con Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Daniele Liotti e Luisa Ranieri, partecipa ad oltre 50 festival tra i quali il Festival del Film di Locarno ed il Festival del corto La 25a ora, dove vince come “Miglior Cortometraggio”. Nel 2011 fonda la Società di produzione Goon Films, con la quale realizza Tiger Boy (2012), corto vincitore del Nastro d’argento 2013 come “Miglior Cortometraggio”, finalista ai Globi d’Oro 2012 e al David di Donatello 2012, nonché secondo classificato al 42° Giffoni Film Festival. Mainetti ha esordito con il pluripremiato lungometraggio Lo chiamavano Jeeg Robot presentato alla Festa del Cinema di Roma 2015 ed interpretato da Claudio Santamaria e Luca Marinelli.

A proposito di questo nuovo progetto, Gabriele Mainetti dichiara: “Ningyo è un corto interattivo con cui lo spettatore potrà giocare spostando i 3 moduli che costituiscono la narrazione, dando così origine a 6 racconti differenti. Una storia d’amore impossibile”.

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