Mamma o Papà? E’ guerra tra Zorro e la Fata turchina

A San Valentino il film che non ti aspetti. Non la solita melensa commedia sentimentale, ma una decisa e ironica testimonianza che l’amore è diverso dalla convivenza. Soprattutto quando ci sono tre figli di mezzo.

‘Mamma o papà’, la commedia scorretta di Riccardo Milani che vede protagonisti Antonio Albanese e Paola Cortellesi arriva al cinema proprio il 14 febbraio e mostra una coppia che, dopo quindici anni di matrimonio, ha deciso di divorziare in maniera civile. Almeno inizialmente…

mamma papa.1jpgL’amore finisce, non è una tragedia ed è meglio fermarsi in tempo prima di diventare due amici che si fanno compagnia la sera davanti alla televisione. Sono d’accordo su tutto, alimenti, case, affidamento congiunto dei figli. Proprio quando si sono decisi a dare la notizia ai loro tre ragazzi, capita ad entrambi l’opportunità di partire all’estero per l’occasione lavorativa della vita. Valeria, da brava compagna e amica, è subito pronta a farsi indietro, ma quando scopre che Nicola ha una tresca con un’infermiera giovane e carina (la sexy Matilde Gioli), non è più disposta a sacrificarsi, anzi, accetta al volo il suo nuovo incarico. A chi andrà la custodia dei figli nei sette mesi durante i quali entrambi i genitori hanno deciso di accettare le rispettive proposte di lavoro all’estero? Se i due non sono in grado di stabilirlo, saranno i bambini a scegliere se stare con mamma o con papà!

mamma papa.2jpgLa guerra tra Nicola e Valeria è dichiarata e la posta in gioco è esattamente opposta a quella delle normali famiglie in fase di divorzio: lottare per non ottenere l’affidamento dei figli e fare di tutto perché questi scelgano l’altro genitore.

Insieme a protagonisti, nel cast anche Luca Marino (Matteo), Marianna Cogo (Viola), Alvise Marascalchi (Giulietto), Claudio Gioé, Anna Boniauto, Claudio Buccirosso e Stefania Rocca.

Riccardo Milani ha adattato il film francese ‘Papa ou maman’ insieme a Giulia Calenda. “Farlo in un paese del nord Europa – afferma il regista durante la presentazione del film a Roma – è diverso dal farlo in Italia, dove la famiglia è un santuario intoccabile. Ho cercato in ogni modo di avere uno sguardo lucido e onesto, per poter riconoscere che la famiglia è spesso il luogo della fine di un amore, e che non sempre i figli sono un collante per la coppia. Mi sono sforzato di essere sincero. Io ho formato una famiglia, credo quindi nella famiglia, ma sono convinto che ognuno di noi abbia il dovere di non cancellare la propria ambizione e la propria voglia di esprimersi. albanese cortellesiE poi non tutti sono fatti per essere genitori, diciamocelo, non tutti abbiamo istinto materno o paterno”. “Abbiamo cercato profondamente l’umorismo nero”, ha concluso il regista.

Per Antonio Albanese, “è stato un onore giocare con toni come questi. Prendiamo la scena della lap dance. Io non ero mai entrato in un locale di spogliarelli. L’attrice che interpreta mia figlia mi ha detto: sono molto imbarazzata. E io: sì anche io, forse anche più di te. Poi Riccardo Milani mi ha detto, guardando la ballerina: dagli un colpetto sul sedere. Mamma mia che situazione scomoda!”.

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