Alda Merini ‘la pazza’.

“Io sono una donna molto facile, molto normale, hanno fatto una costruzione enorme ma in fondo sono una persona di tutti i giorni, sono proprio la pazza della porta accanto”. Alda Merini. La-pazza-della-porta-accanto_2

Martedì 20 maggio alle ore 21.00 al Teatro Valle Occupato, sarà proiettato in anteprima romana il film ‘La pazza della porta accanto – conversazione con Alda Merini“, un videoritratto della grande poetessa realizzato da Antonietta De Lillo per marechiarofilm in collaborazione con Rai Cinema. Il film è stato presentato al 31°Torino Film Festival (2013) all’interno della sezione “E intanto in Italia” – uno sguardo sul panorama del cinema italiano – e proiettato al Bergamo Film Meeting 2014.

Anna Bonaiuto, attrice cinematografica e teatrale, apre la serata leggendo alcuni testi tratti dall’omonimo libro di Alda Merini (La pazza della porta accanto, Bompiani, 1995). A seguire, la regista Antonietta De Lillo introduce la visione del film insieme alla critica cinematografica Angela Prudenzi.

A distanza di quasi vent’anni da ‘Ogni sedia ha il suo rumore’ Antonietta De Lillo recupera il prezioso materiale “rimasto nel cassetto” della conversazione avuta con Alda Merini nella sua casa milanese nel giugno del 1995. Nasce così La pazza della porta accanto, videoritratto che restituisce integralmente quello straordinario incontro.

LaPazzaDellaPortaAccanto_1Alda Merini racconta la propria vita in una narrazione intima e familiare, oscillando continuamente tra pubblico e privato e soffermandosi sui capitoli più significativi della sua esistenza – l’infanzia, la sua femminilità, gli amori, l’esperienza della maternità e il rapporto con i figli, la follia e la sua lucida riflessione sulla poesia e sull’arte.

Il volto della poetessa, i dettagli degli occhi, delle mani, del suo corpo, compongono un ritratto dell’artista senza nascondere le contraddizioni che hanno caratterizzato la vita e le opere di una tra le più importanti e note figure letterarie del secolo scorso.

Uno sguardo inedito che con semplicità tenta di restituire la grandezza artistica e umana di Alda Merini.

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