Guerra a Venezia. Ma senza le trincee di Olmi.

È l’assenza del film di Ermanno Olmi, dedicato alla prima guerra mondiale, l’unico rammarico di Alberto Barbera, direttore della 71esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che si terrà a Venezia dal 27 agosto al 6 settembre.

Alberto Barbera (2) (Foto ASAC)Rammarico che non guasta però l’entusiasmo di Barbera che, nel presentare i cinquantacinque lungometraggi della selezione ufficiale della prossima biennale, non esita a definirli spesso sorprendenti e straordinari.

Rispondendo a una giornalista che ricordava come il tema della crisi economica avesse un po’ caratterizzato l’edizione precedente, Barbera identifica nella guerra e nella letteratura i due temi che ricorrono tra i film scelti per questa edizione. Sono molti infatti i film che trattano di questi temi: per l’argomento bellico, oltre al restaurato film di propaganda Maciste alpino (1916, L. Maggi e L. R. Borgnetto) che si vedrà il 26 agosto nella serata di preapertura, citiamo Loin des hommes di David Oelhoffen con Viggo Mortensen, ambientato durante la Guerra d’Algeria, e Good kill di Andrew Niccol con protagonista un pilota di droni militari. Per la letteratura, invece, si va dai tanti film tratti da romanzi come, ad esempio, l’ultimo di James Franco – The sound and the fury – dal romanzo omonimo di Faulkner a quelli che hanno per protagonisti scrittori, come il Pasolini di Abel Ferrara o Near Death Experience di Benoît Delépine e Gustave Kervern, interpretato dal celebre scrittore Michel Houellebecq.

Manifesto_71. Mostra del CinemaIl cinema nazionale è presente in tutte le sezioni della selezione ufficiale: dai tre film in concorso (Hungry Hearts di Saverio Costanzo, Il giovane favoloso di Mario Martone, Anime Nere di Francesco Munzi), a quelli che partecipano a Orizzonti (La vita oscena di Renato De Maria, Senza nessuna pietà di Michele Alhaique, Belluscone, una storia siciliana di Franco Maresco, Io sto con la sposa di Antonio Agugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry) fino ai film Fuori Concorso (Perez. Di Edoardo De Angelis, La Trattativa di Sabina Guzzanti, La zuppa del demonio di Davide Ferrario, Italy in a day di Gabriele Salvatores). Questi due ultimi film, suggerisce il direttore Barbera, andrebbero visti insieme. Salvatores e Ferrario, infatti, portano al Lido due film di montaggio che offrono un particolare racconto dell’Italia. Nel caso de La zuppa del demonio, Davide Ferrario ha assemblato materiale dal repertorio dell’archivio nazionale di cinema d’impresa di Ivrea, realizzando un’opera sull’Italia dell’industrializzazione del secolo scorso. Salvatores raccoglie invece lo sguardo di 44.197 italiani che hanno inviato i video realizzati con smartphone, tablet e videocamere il 26 ottobre 2013 e che, dopo la selezione, sono andati a comporre Italy in a day – Un giorno da italiani, lungometraggio collettivo ispirato al progetto di Ridley Scott, Life in a day.

Gianluca Russo

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