I numeri 2 del cinema d’animazione estivo

Come ogni anno, il cinema statunitense scatena i suoi cavalli di razza durante il periodo estivo che, a differenza dell’Italia, è la stagione calda non solo per le temperature ma anche per i blockbuster da sguinzagliare al botteghino. E tra le opere trita-incassi per eccellenza non possono mai mancare i film d’animazione, il prodotto che riesce a portare al cinema famiglie intere, provviste di pargoli entusiasti, già provvisti di giocattoli a tema e frignanti per un pasto post-visione al McDonald’s, dove, con ogni probabilità, l’Happy Meal sarà griffato con i personaggi di quel cartoon appena visto.

dragon-trainer-2aL’estate italiana 2014 è all’insegna di ben due film d’animazione, entrambi appartenenti agli Studios più in vista per la categoria, ovvero la DreamWorks, che si è fatta i soldoni e un “nome” grazie alla saga di Shrek, e la Disney, storica casa delle idee che oltre a Topolino ha sfornato alcuni dei più rappresentativi personaggi dell’immaginario cartoonesco. Il dato curioso è che entrambi i film delle case concorrenti sono sequel, numeri 2, per l’esattezza. Parliamo di Dragon Trainer 2 e Planes 2 – Missione antincendio.

Tratto dalla serie di romanzi per ragazzi How to Train Your Dragon, della scrittrice statunitense Cressida Cowell, Dragon Trainer 2 riporta dietro la macchina da presa Dean DeBlois, che aveva già diretto il primo capitolo nel 2010. Ma stavolta DeBlois è da solo e non più con il suo socio Chris Sanders, che sempre per la DreamWorks si è dedicato lo scorso anno a I Croods e qui veste solo i panni di produttore.

dragon-trainer-2-01Il film del 2010 era stato un buon successo di botteghino ma soprattutto un grande successo di critica, avendo ricevuto meritati consensi in ogni dove per l’intelligente miscela tra azione, sapiente animazione e un originale sotto testo sul legame d’amicizia. Seppur non in grado di ripetere la “magia” del primo film, Dragon Trainer 2 si assesta su livelli qualitativi mediamente alti, facendo di questo franchise il più prezioso di quelli DreamWorks post-Shrek.

Dragon Trainer 2 è un sequel narrativamente ordinato che ci mostra com’è la situazione tra vichinghi e draghi dopo che il giovane Hiccup e il suo drago Sdentato hanno dimostrato che la convivenza tra le due razze è possibile. Il film comincia proprio descrivendoci l’idilliaca situazione in cui vichinghi e draghi si trovano, impegnati in giochi che ricordano molto il Quidditch di harrypotteriana memoria, solo che al posto del boccino d’oro ci sono le pecore! Hiccup è destinato a diventare il nuovo leader del villaggio se non fosse che la sorte trascina lui e Sdentato in una grotta ghiacciata all’inseguimento del misterioso Cavaliere del Drago, scoprendo una sorprendente verità. Nel frattempo, il malvagio vichingo Drago Bludvist si prepara a costruire un’armata di draghi per conquistare Berk.

dragon-trainer-2Il più grande merito di DeBlois è di aver colto la peculiarità dell’esperienza precedente ed essere riuscito a replicarla in una storia che muta i toni – qui più dark, come pare essere richiesto a ogni sequel di un’opera fantasy – e tiene quella stessa sottile linea nera che ne fa una fiaba a tratti crudele e quindi obiettivamente più indirizzata a un pubblico adulto piuttosto che di bambini. La storia si arricchisce di personaggi, alcuni riusciti perché funzionali e capaci di donare spessore alla trama e agli altri comprimari, altri meno, che mostrano qualche falla nella fase creativa. Mi riferisco in particolare al villain Drago Bludvist, un cattivo a tutto tondo che emerge solamente nel terzo atto rivelando così come sia stato in realtà aggiunto in corsa. La sceneggiatura originale, infatti, era ben più cupa e moralmente ambigua, e sembra non aver soddisfatto i produttori, che hanno incaricato di “aggiustarla” con un epilogo diverso e personaggi più classici.

Il film è comunque pienamente riuscito, il rapporto tra Hiccup e Sdentato si tinge di nuovi dettagli e a livello visivo Dragon Trainer 2 è un vero spettacolo, accentuato anche da un 3D funzionale e ben sfruttato.

planes_2Scendiamo di un gradino sulla scala della qualità con Planes 2 – Missione antincendio, secondo capitolo delle avventure dell’aereoplanino Dusty, già protagonista l’anno scorso di Planes, spin-off della mini saga Cars.

La Disney aveva pensato di lanciare la saga di Planes – che rendeva protagonisti alcuni personaggi visti nella serie televisiva Cars Toon: Le incredibili storie di Carl Attrezzi – direttamente per l’home video, poi il ripensamento e la decisione di sfruttare il marchio “Cars” con un’uscita in sala. Decisione premiata dagli incassi, che hanno fatto si che il sequel (praticamente già pronto quando Planes varcava gli schermi) anche arrivasse al cinema.

planes2bPlanes, parliamoci francamente, era proprio brutto: un film d’animazione con poche idee, quasi tutte mutuate da Cars (di cui era quasi un remake con gli aeroplani!), privo di gag o ironia, noiosetto e con un linguaggio inspiegabilmente troppo tecnico. Lo sceneggiatore Jeffrey M. Howard, stavolta da solo, sembra più ispirato nello stendere lo script di questo sequel, che riprende solo alcuni dei personaggi del film precedente e li immerge in una nuova avventura, dal respiro più ampio e dalle idee più adeguate. Stavolta Dusty comincia a mostrare i primi acciacchi di una carriera da brillante aereo da competizione: il suo motore è danneggiato e si tratta di un modello ormai fuori produzione, tanto che appare impossibile trovare dei pezzi di ricambio. Depresso, l’aeroplanino decide di proporsi come aiuto vigile del fuoco nel suo aeroporto, altrimenti destinato alla chiusura perché l’anziano aereo antincendio tutt’ora in servizio non è più in grado di occuparsi da solo della sicurezza. Ma Dusty deve avere un’abilitazione alla professione e per questo viene spedito al parco nazionale di Piston Peak, dove dovrà affrontare la più grande avventura della sua vita.

PLANES: FIRE & RESCUECon una regia affidata a Roberts Gannaway, Planes 2 – Missione antincendio ha il pregio di staccarsi da quell’immaginario fatto di corse e competizioni e affidarsi a una più consona e classica storia di formazione ed eroismo. Per quanto possa essere già vista, la situazione mostrata in questo sequel offre molte più possibilità di immedesimarsi nei personaggi e nelle loro funzioni all’interno del racconto, ci offre qualche gag che piacerà ai più piccoli, e ha quel sapore epico che mancava totalmente al film precedente. Insomma Planes 2 è un film d’animazione nella norma. Niente di ché, dunque, ma almeno si lascia seguire e sa intrattenere, aggiustando di molto il tiro in confronto al predecessore.

Dragon Trainer 2 è stato presentato in anteprima internazionale al Festival di Cannes, uscendo poi nei cinema statunitensi nel periodo più favorevole, il 12 luglio. Nelle sale italiane lo vedremo il 16 agosto, proprio a ridosso di Ferragosto. Planes 2, invece, è nelle sale statunitensi dal 18 luglio, mentre da noi si vedrà il 28 agosto, pronto per aprire la nuova stagione cinematografica.

Insomma, un agosto fatto di secondi capitoli!

Roberto Giacomelli

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