Manglehorn, un fabbro di nome al Pacino.

Quest’anno molto atteso per la 71 edizione della mostra internazionale d’arte cinematografica è stato sicuramente il mostro sacro del cinema a livello mondiale Al Pacino.

manglehorn1L’attore nella splendida cornice del Lido vanta la presenza ha ben due film, Manglehorn (in concorso) e The Humbling (una produzione italiana fuori concorso). Due pellicole opposte, ma allo stesso tempo vicine su certi aspetti, come quello riguardante la percezione di una realtà che sembra ormai sbiadita da tempo.

In Manglehorn, Pacino è un ferramenta texano, che sembra essersi scavato tutto intorno uno scudo che gli permette di tenere a distanza le persone. La sua vita è un intero rimembrare il passato, un amore perduto, Clara, e un rimuginare su scelte sbagliate che lo hanno costretto ad un’esistenza solitaria e ruvida. Unica compagnia sembra essere la sua gatta Funny, di cui si preoccupa quasi ossessivamente come se fosse una fuglia a cui deve badare.

Manglehorn è un uomo che vive sospeso, aggrappato a un passato, a un amore giovanile, alla gioventù in generale, da cui non si riesce a distaccare; ma al contempo vive in un presente che non sente suo, in una vecchiaia che non riesce ad accettare e in un futuro che invece non riesce a intravedere.

manglehornIl regista David Gordon Green concede spazio a quel di più che rende effettivamente coraggiosa, generosa, intollerante, rabbiosa in certi aspetti e sicuramente intensa l’intera pellicola. Grazie anche ad Al Pacino che riesce a calarsi con semplicità nella parte di un uomo normale che tuttavia diviene con l’evolversi della trama, speciale, proprio per quel surplus di umanità che lascia intravedere nel suo modo di raccontarsi, di mettersi a nudo.

manglehorn-al-pacino1L’operazione eccezionale che Green effettua in questo film è quella di trasformare l’uomo Manglehorn in una metafora, ossia il fabbro che sa aprire tutte le serrature eccetto quella del proprio cuore… Un uomo che vive distaccato dal mondo e che non riesce ad avere un rapporto con il figlio, ma forse è proprio questo suo raccontare la chiave che poi lo porta a invertire rotta completamente, facendogli riscoprire le gioie che la vita può offrire, un nuovo amore, la nipotina e un figlio con cui finalmente poter parlare.

Del cast, oltre a Al Pacino, fanno parte Holly Hunter, Chris Messina, Harmony Korine, Natalie Wilemon, Kristin Miller White, Aj Wilson McPhaul, Edrick Browne, Rebecca Franchione, Nina Madore-Mitchell, Louis Moncivias e Luis Olmeda.

Camilla Lombardozzi

2 commenti:

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