Passo dopo Passo.

E’ particolarmente significativa la presenza a Ravenna della più famosa e amata étoile italiana di sempre, in città sia per assistere agli spettacoli, che per presentare (domenica 5 ottobre alle ore 11 nella Sala Corelli dell’Alighieri) la sua autobiografia, da poco edita: Passo dopo passo. La mia storia (Mondadori 2013). L’incontro con Carla Fracci sarà condotto da Ilaria Bonaccorsi Gardini (Condirettore Left Avvenimenti).

Passo dopo passo_Carla FracciLa vita della grande danzatrice si è infatti più volte incrociata con il leggendario teatro russo e con i suoi protagonisti: un nome tra tutti quello di Mikhail Baryshnikov. La Fracci inoltre, proprio al Mariinskij, ha ricevuto nel 2010 il premio intitolato alla straordinaria étoile russa pietroburghese Galina UlanovaMondadori , premio istituito in occasione delle celebrazioni per il centenario della sua nascita.

Passo dopo passo. La mia storia (Mondadori 2013). Giselle, Giulietta, Cenerentola, Medea, Swanilda, Francesca da Rimini… sono più di duecento i personaggi interpretati da Carla Fracci, più di duecento i ruoli, le interpretazioni, le storie portate in scena con varietà estrema e sentimento esasperato, perché “il balletto ha un linguaggio più penetrante di quello teatrale, forse è proprio l’assenza della parola a renderlo tale”. In un’autobiografia intima, Carla Fracci racconta l’infanzia trascorsa nella campagna lombarda e l’ingresso alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala, il Passo d’Addio delle allieve licenziande e i trionfi con l’American Ballet Theatre e sui palcoscenici più importanti del mondo: Los Angeles, Mosca, L’Avana, Tokyo, Londra… Figlia di Luigi, tranviere, e Santina, operaia, lontana parente di Giuseppe Verdi grazie alla prima moglie del nonno, Carla confessa l’amore per la famiglia e l’onestà, per la danza, che ha voluto portare fino ai centri più piccoli, per la musica e l’armonia, “ciò che mi porta l’ispirazione, ancor più dell’ambiente”. Acclamata dai più autorevoli critici di balletto e applaudita con calore da pubblici di ogni levatura, Carla Fracci è stata partner artistica dei più gloriosi danzatori del mondo: Erik Bruhn, Rudolf Nureyev, Mikhail Baryshnikov, Mario Pistoni e Paolo Bortoluzzi. Ha lavorato con coreografi come John Cranko, Maurice Béjart e Antony Tudor e la sua vita è sempre stata circondata da poeti, su tutti Eugenio Montale che le dedicò la lirica: La danzatrice stanca.

I commenti sono chiusi.