Un gabbiano.

Andrea Schiavo presenta a Roma “Un Gabbiano” prima regia di Gianluca Merolli, interprete tra gli altri del musical campione di incassi “Romeo&Giulietta”. Cantautore, performer, attore teatrale, e adesso anche regista. La rilettura del capolavoro di Checov arriva in sala a Roma al Teatro Sala Uno dal 9 al 19 ottobre.

un-gabbiano2Merolli, poliedrico interprete delle regie di Marco Carniti, Pino Micol, Cristopher Malcolm, Giancarlo Sepe, Pappi Corsicato, Maria Sole Tognazzi e Peter Marcias e protagonista dei musical We will rock you, ha scelto in occasione dell’anniversario del grande drammaturgo russo, di mettere in scena un’attenta rilettura del “Gabbiano” di Anton Checov.

La storia si svolge nella tenuta estiva di Sorin, fratello della famosa attrice Irina, appena arrivata per una breve vacanza con il suo amante, il noto scrittore Trigorin. Il figlio di lei, Konstantin, scrive drammi teatrali ed è innamorato di Nina, una giovane che desidera diventare attrice. Durante la rappresentazione in giardino di un suo testo, Irina deride il figlio. Nel frattempo Nina scappa con Trigorin. Diventata attrice, conoscerà molte delusioni e pur abbandonata da Trigorin, continuerà a rifiutarsi a Konstantin. “Tra atmosfere pieno melò e thriller simbolista, gli uomini e le donne sono amati senza ricambiare: Kostja ama Nina, che ama Trigorin, che ama la sua poesia. In questo circolo del “non amore” si aggira l’unica viva del gruppo, Nina, che nella ricerca disperata di appartenere a questo humus umano che tanto la attrae, ne sarà risucchiata definitivamente quando deciderà di diventare attrice”.

Uno spettacolo che vede un cast di altissimo livello: Anita Bartolucci (Irina), Francesca Golia (Nina), Giulia Maulucci (Mascia), Fabio Pasquini (Medvedenko), Ivan Alovisio (Trigorin), la partecipazione straordinaria di Graziano Piazza (Sorin) e lo stesso Gianluca Merolli (Konstantin).

Il cast tecnico vede in scena eccellenze come lo scenografo e artista Davide Dormino, il costumista Gianluca Sbicca, il musicista Luca Longobardi, il light designer Camilla Piccioni. Lo spettacolo ha debuttato con grande successo di pubblico al Teatro Sannazzaro di Napoli in occasione dal Napoli Teatro Festival Italia, coproduttore insieme con Spettacolo Sas di Andrea Schiavo dell’opera.

gabbiano“Erano due anni che avevo voglia di firmare la mia prima regia, passando per altri testi, solo che poi il lavoro di attore mi aveva sempre impegnato senza lasciarmi possibilità di tempo a disposizione per questo progetto” racconta il regista. “Ho deciso di lavorare su di un adattamento de Il Gabbiano di Čechov, con delle intromissioni nostre e di altri autori, e di affrontare quindi il tema della morte, che è il nodo drammaturgico di questo spettacolo che si chiamerà appunto “Un Gabbiano”.

“Sette attori e sette fantocci perché racconto questa storia come se tutto fosse già accaduto, tra il 1896 e il 1925, e ci incontrassimo oggi, anime già morte, a rivivere ciò che è già stato. Questo perché ho voluto raccontare attraverso la ben nota storia cechoviana quanto gli uomini possano essere morti già in vita: “morte” intesa come “impossibilità a vivere” ma anche come “incapacità a vivere”. Quel senso di solitudine e vagabondaggio che ci appartiene e, a volte, ci dispera. In bilico tra morte e non morte, i nostri attori recitano ciò che non hanno potuto non essere, circondati da fantocci abbandonati e da oggetti del passato.

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