Marco Bocci parla siciliano.


Il 15 marzo 2009, nelle campagne di Scicli, provincia di Ragusa, un branco di cani randagi attacca un bambino. Nella stessa città e nello stesso periodo arriva un randagio che, nonostante le iniziali diffidenze, conquista l’affetto dell’intera cittadina fino a diventarne simbolo. Da questi due fatti di cronaca prende spunto il film ITALO, distribuito da Notorious Pictures, al cinema dal 15 Gennaio 2015. La regia è di Alessia Scarso e i protagonisti sono Marco Bocci, l’eroe di Squadra Antimafia nel suo primo ruolo da protagonista sul grande schermo, insieme a Elena Radonicich e Barbara Tabita.

italoTratto da un’incredibile storia vera il film racconta la vita di un cane straordinario al punto da meritare la cittadinanza onoraria. Una commedia romantica e divertente che tocca temi importanti quali l’amicizia, il pregiudizio e l’amore incondizionato a cui fa da cornice una Sicilia piena di colori e tradizioni.

La Sicilia è notoriamente terra di contraddizioni esposta all’arrivo di stranieri e dominatori che, allo stesso tempo, l’hanno saccheggiata e arricchita. “Italo” fotografa quest’immagine della Sicilia da un punto di vista nuovo. È la storia di un’amicizia tra un bimbo solo e taciturno e un cane speciale. Meno e Italo. Ma il nostro Film non è soltanto la storia di un cane speciale, ma anche un racconto di formazione. Sullo sfondo di quest’amicizia si muovono gli altri personaggi, gli abitanti del paese. Personaggi che caratterizzano fortemente la piccola comunità in cui la storia si sviluppa, come il sindaco, le comari, i vecchietti che trascorrono le giornate in piazza su una panchina, tutti ritratti con sguardo autentico. Personaggi che, con le loro peculiarità, danno una pennellata di colore alla storia.

Italo_140x200_data+billing“La fotografia – afferma la regista – ci aiuta a mettere in luce l’architettura tardo barocca settecentesca delle location e la pietra dura delle grotte nelle cave naturali scavate dai secoli. Il nostro intento è stato quello di costruire un’unica cornice fantastica della Sicilia contemporanea, attraverso l’utilizzo di scorci e paesaggi rubati ad alcune cittadine del sudest siciliano, già patrimonio Unesco. La Sicilia viene purtroppo spesso raccontata come luogo di omertà, di malaffare, questo film invece vuole mostrare la genuinità di questa terra, alleggerendo con umorismo pirandelliano le sue apparenti contraddizioni. Ad esempio il “cuttigghiu”, ossia il classico pettegolezzo, viene utilizzato narrativamente con tono ilare, e diventa infine solutore del nodo narrativo del finale. Ognuno dei personaggi subirsce un cambiamento dall’incontro con Italo, specie Meno. Ma Italo non appartiene a Meno, nè a nessuno. Italo è un regalo, il cane di tutti e di nessuno, e amatissimo va via lasciando un messaggio che sarà più forte della sua presenza”.

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