Dal 18 dicembre arriva il cinepanettone per eccellenza, quello della Filmauro. Quest’anno i protagonisti, diretti da Volfango de Biasi, sono Lillo&Greg, Ambra Angiolini, Paola Minaccioni, Paolo Calabresi, il giovanissimo Niccolò Calvagna, Francesco Montanari e Riccardo De Filippis.
Che tipo è Remo, il tuo personaggio?
Lillo (Pasquale Petrolo): Remo è un personaggio sicuramente un po’ sfigato… E’ un ex artista, ora fallito, che si dedica a un lavoro decisamente meno creativo e più terreno rispetto alla musica : fa il meccanico. Oltre all’insuccesso nel lavoro, vive una fase di sfortuna anche in ambito sentimentale, perchè è stato appena lasciato dalla moglie, di cui è perdutamente innamorato. Vive quindi nella sua autofficina perchè non è in grado di pagarsi l’affitto di una casa. Insomma, si trova in una condizione piuttosto disastrata, e in tutto ciò subentra un ulteriore problema: il fratello (marito della sorella di Oscar, interpretato da Greg) è stato arrestato ingiustamente. A questo punto il nipotino di 8 anni rimane solo, e Remo e Oscar devono badare a lui. Questa situazione porta in qualche modo a una riunione tra i due zii, che erano amici e compagni in una band, fino a un pesante litigio che li ha portati a separarsi e a non sentirsi per molto tempo. Proprio grazie al piccolo Matteo (interpretato dal bravissimo Niccolò Calvagna) i due riusciranno a riavvicinarsi.
Come avete lavorato, tu e Greg, alla costruzione della storia e dei vostri personaggi?
Lillo: Abbiamo costruito la storia insieme al regista Volfango De Biasi e agli altri sceneggiatori (Domenico Saverni, Alessandro Bencivenni, Gabriele Pignotta). Il soggetto non è nostro, ma in fase di stesura della struttura narrativa abbiamo collaborato per costruire una storia che si avvicinasse al nostro tipo di comicità. Il film è molto divertente e ha dei toni da commedia all’italiana (noi amiamo moltissimo soprattutto quella di Monicelli, di Steno, di Alberto Sordi) mista a commedia americana: siamo grandi fan delle opere di Mel Brooks, del primo Woody Allen, di John Landis. Abbiamo cercato di fare quello che ci piace, e che anche noi vorremmo vedere come spettatori.
Greg: Ciò che ci appartiene, nel film, è soprattutto lo stile. Siamo partiti dalla prima bozza di sceneggiatura, e abbiamo lavorato molto sulla psicologia di tutti i personaggi, non solo sul mio e su quello di Lillo. Insieme agli sceneggiatori, abbiamo plasmato dei personaggi che possano risultare molto credibili, inserendo il nostro umorismo e la nostra comicità surreale e spiazzante.
Qual è l’aspetto più stupefacente, per usare un aggettivo presente nel titolo, di questa commedia?
Lillo: senza dubbio che a un certo punto Ambra mi bacia! L’avreste mai immaginato?Per la prima volta non faccio solo il sex symbol ma faccio anche ridere molto!!!
Greg: La cosa che mi ha più stupito è la conferma, anche sul grande schermo e non solo sul set, di aver partecipato a una commedia con toni divertenti e recitata davvero molto bene da tutti quanti gli attori. La recitazione di tutti è veramente notevole, e sono sicuro che l’intreccio della storia sorprenderà anche gli spettatori.
Greg, ci racconti il tuo personaggio?
Greg (Claudio Gregori): Il mio personaggio si chiama Oscar, nome che mi sono attribuito personalmente come omaggio a Walter Matthau in LA STRANA COPPIA (lui nel film si chiamava Oscar Madison). Oscar di fondo è un cialtrone, un individuo come se ne possono trovare tanti, dappertutto. Crede di essere un musicista (o perlomeno lo credeva in gioventù), in realtà è uno che si è adattato a fare soldi facili, suonando qualsiasi tipo di musica nelle sagre, ai matrimoni, alle feste paesane, alle fiere, alle comunioni. Lui vive bene così, agiato e tranquillo nel suo loft, con la sua vita da single divertente e sportiva. Un giorno però, come spesso accade, incontra per caso la ragazza giusta e comincia ad esserne intrigato.
Oltre che accanto al tuo partner abituale, Lillo, in questo film sei molto accanto ad Ambra.
Greg: Ambra interpreta Genny, la ragazza che nel film intriga il personaggio di Oscar, e di cui lui si innamora a poco a poco senza volerlo veramente ammettere a sè stesso. Con lei mi sono trovato molto bene, è un’attrice che ha grande carisma e degli ottimi tempi comici. Tra noi la complicità e l’alchimia sul set sono nate subito. E’ stato stimolante anche recitare con Niccolò Calvagna, che nel film interpreta il nipotino Matteo. Quasi non sembra un bambino, ha un grande talento e una notevole professionalità per la sua tenera età. Era sorprendente vederlo recitare.
Ambra, Nel film interpreti Genny. Ci racconti il tuo personaggio?
Ambra Angiolini: Genny è una ragazza affascinante e bella, è colei che nel film dovrebbe far andare in cortocircuito tutta una serie di coppie e di contesti. Per fare questo, decide di usare non solo la testa, ma anche il corpo, il suo fascino e la sua capacità di seduzione.
Per te è stata la prima volta sul set con Lillo e Greg. Come ti sei trovata con loro?
Ambra: Lillo e Greg sono i protagonisti, la storia gira intorno a loro, alla loro comicità, al loro modo di essere originali e divertenti. Sono assolutamente un valore aggiunto per il film, e io ho accettato subito, e con grande piacere, di lavorarci insieme. Si sono rivelati due comici molto bravi, attori preparatissimi e soprattutto due sex symbol. In particolare, se posso scegliere, direi che Lillo vince!
Che effetto ti fa essere nella commedia natalizia per eccellenza, il cinepanettone della Filmauro?
Ambra: Ho recitato in tanti film comici, sono arrivata qui con alle spalle un passato notevole di commedia, e con la voglia di fare bene e di divertirmi anch’io, di non far ridere per sbaglio o per caso, ma mettendoci un po’ di mestiere. E’ vero che è una prima volta nel film di Natale, ma a me in generale le prime volte hanno sempre portato bene, e questo per me è un debutto eccezionale ! E’ una bella opportunità perchè è un film per tutti, c’è tanta gente che ha voglia di vedere un bel film a Natale, di stare bene, di farsi delle sane e sincere risate con la famiglia.
Paola tu interpreti Marisa, un’estetista davvero particolare. Ci racconti meglio il tuo personaggio?
Paola Minaccioni: Marisa sta attraversando una crisi esistenziale che la porta a cambiare le cose importanti della sua vita, in primo luogo il marito Remo(interpretato da Lillo) con cui è stata sposata per 15 anni. E’ un’estetista alternativa che, dopo tanti anni di professione tradizionale, ha imparato a fare dei trattamenti innovativi: crea delle creme a base di cicoria che lei chiama «emozionali», usa un pot-pourri di tecniche (dallo yoga, all’utilizzo di lozioni a base di ingredienti particolari, alle sedute in stile psicanalitico) ed è innamorata di quest’uomo che lei chiama «guru». Giustino (questo il nome del personaggio interpretato da Paolo Calabresi) è un uomo che custodisce profonde verità e ha grandi certezze, scritte direttamente sul suo corpo. E’ coperto dei tatuaggi più strani, un uomo rassicurante, l’esatto opposto di Remo.
Paolo, chi è Giustino, il personaggio che interpreti?
Paolo Calabresi: Giustino è un personaggio che si è costruito intorno un’aura da guru: si sente un po’ asceta, un po’ filosofo, un po’ saggio e pensa di comunicare tutta la sua grandezza interiore attraverso i tatuaggi che ha disseminato su tutto il corpo. A un certo punto incontra Marisa, un’estetista che vive un periodo di crisi esistenziale, ed è di fondo annoiata dalla vita : in lui vede una sorta di sostegno psicologico, e tra loro si stabilisce un rapporto sincero, fatto di grande affetto. Nel film Giustino è l’unico che, all’inizio della storia è accompagnato, ma alla fine si ritrova solo, a differenza di tutti gli altri che seguono un percorso opposto.
Giustino è un personaggio davvero particolare e divertente, sia nell’aspetto fisico, che nel modo di parlare e di atteggiarsi. Come lo hai creato?
Paolo Calabresi: Ho cercato di fare in modo che Giustino non fosse il classico coatto, tipico del film comico : certo, per coatto di solito intendiamo una persona che si autimpone la coazione, un modo di parlare e di vestire tali da renderlo una sorta di carcerato di sè stesso. Giustino in parte è così, ma nella sua sostanza non c’è volgarità, è un coatto suo malgrado, è il salto mortale del coatto, vive in un guscio che non è suo perchè in fondo Giustino è un buono.
Chi è Belotti, il personaggio che interpreti?
Francesco Montanari: Belotti è un assistente sociale, che lavora sempre in coppia con il collega Randelli, interpretato da Riccardo De Filippis. I due sono assistenti sociali direi sui generis, molto divertenti, con gli stessi gusti, e lo stesso modo di pensare. Vanno molto d’accordo e sono davvero inseparabili…forse non solo sul lavoro!
Il ruolo che ti ha dato la notorietà è sicuramente quello del Libanese in tv, ma nella tua carriera hai preso parte anche a diverse commedie.
Francesco Montanari: E’ stata un’esperienza molto bella e costruttiva. E’ vero, ho già fatto altre commedie in passato, e la realtà è che io nasco come attore brillante: alla Silvio D’Amico mi sono diplomato sugli atti unici di Cechov. Mi piace cambiare e spaziare, spariamo sia andata bene ! Io mi sono molto divertito, e recitare con il resto del cast è stato stimolante e molto facile : sono tutti dotati di grande professionalità e talento.
Qual è l’aspetto più stupefacente di questo film?
Francesco Montanari: La cosa più stupefacente di questo film è…decisamente il formaggio! Ma non posso dirvi il perchè!