Dall’Australia alla Turchia.

Al cinema dall’8 gennaio, The Water Diviner, il film che segna il debutto alla regia di Russell Crowe, distribuito da Eagle Pictures.

The-Water-DivinerThe Water Diviner è una straordinaria storia di amore, di speranza e di eroismo. Un padre australiano va alla ricerca dei suoi tre figli presunti dispersi dopo la battaglia di Gallipoli in Turchia durante la Prima Guerra Mondiale.

Nel 1919, l’agricoltore australiano Joshua Connor (Russell Crowe) si reca proprio in Turchia sulle tracce dei tre figli dati per dispersi sul campo. Grazie alla propria determinazione, Joshua riesce a superare gli ostacoli della burocrazia militare, aiutato in questo prima dalla bellissima Ayshe (Olga Kurylenko), proprietaria dell’hotel in cui alloggia, poi da un ufficiale turco che ha combattuto contro i tre giovani. Connor si aggrappa alla speranza di ritrovare i figli vivi e con Hasan attraverserà il paese, dilaniato dal conflitto, per scoprire la verità.

Nel cast, insieme a Russell Crowe e Olga Kurylenko (Quantum Of Solace, Oblivion), anche Jai Courtney (Die Hard, Divergent), Cem Yılmaz (Magnifica presenza) e Yılmaz Erdoğan.

TWDMalgrado solo un quinto della storia di THE WATER DIVINER si svolga in Australia, buona parte del film è stata girata nel continente australiano. La produzione è stata avviata a dicembre 2013. Le riprese, durate tre settimane, si sono svolte a Sydney, prevalentemente all’interno di studi cinematografici, per le scene ambientate nell’hotel di Istanbul; per pochi giorni, le riprese sono state effettuate in apposite location all’interno di vecchie zone della città. Dopo questa prima fase, nei mesi di gennaio e febbraio 2014, per cinque settimane la produzione ha girato nel sud dell’Australia, in particolar modo in campagna e sulle coste, per le scene ambientate a Gallipoli e in alcune zone semi-desertiche della Turchia rurale. Un ambiente ostile, spesso quasi brutale, caratterizzato da condizioni climatiche avverse e particolarmente difficili in estate. L’esperienza ha però consacrato definitivamente la determinazione del cast e della troupe tutta, definita dallo stesso Russell “instancabile”. Il produttore Keith Rodger racconta: “Sapevamo che le riprese si sarebbero svolte in piena estate, ma un clima come quello, inusitatamente afoso, no… Non ce lo saremmo aspettato.” “C’erano 49.5 gradi… Ricordo che un giorno dovevamo girare la scena di un agguato a un convoglio ferroviario. È una cosa molto difficile da fare, già in condizioni normali, figuriamoci in condizioni simili. La sicurezza personale viene prima di tutto. E per non farci mancare niente, per le scene della battaglia e delle trincee, ci aspettava il clima opposto: le piogge torrenziali ci hanno imposto uno stop”.

Alcuni membri della troupe e del cast si sono spostati in Turchia per girare le scene ambientate nei luoghi più rappresentativi di Istanbul, e nelle antiche città della costa mediterranea. Altri professionisti e attori turchi si sono aggiunti alla produzione, regalando al risultato finale scene memorabili. Le autorità turche si sono dimostrate molto collaborative, consentendo ai registi di girare addirittura all’interno del Palazzo di Topkapi, oltre che nelle strette e frequentatissime stradine della zona Balat di Istanbul, e nell’iconica e splendida Moschea Blu.

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