Gaza in a Day.

La Striscia di Gaza raccontata nel quotidiano, in primo piano la vita di ogni giorno di uomini e donne “normali”. È Striplife. Gaza in a Day, film collettivo e racconto corale di una Palestina vista oltre la dimensione del conflitto: nelle attività quotidiane dei protagonisti si scopre l’ordinario di un contesto straordinario, per una volta non descritto attraverso il filtro della guerra.

Striplife-locaDistribuito da Lab 80 film, il lungometraggio esce nelle sale il 15 gennaio, in contemporanea in diverse città italiane (Roma, Milano, Pisa, Mantova, Prato e altre), dopo aver fatto tappa e raccolto riconoscimenti in numerosi importanti festival internazionali, tra cui il Torino Film Festival, il festival di Mar del Plata in Argentina e il circuito Doc Alliance con Lipsia, Marsiglia, Monaco, Lisbona e Jihlava.

Realizzato da cinque registi italiani (Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli), il film fa vivere agli spettatori una giornata nella Striscia di Gaza, in compagnia di sette diversi protagonisti. Tra loro ci sono un giovane rapper, una giornalista della tv, un fotografo, un vecchio contadino, due allevatrici. E poi ci sono i pescatori della spiaggia di Gaza City, e un gruppo di ragazzi che fanno parkour. La telecamera li segue, presente ma non invadente, ritraendo con grande essenzialità e maestria immagini di straordinaria bellezza, il cui montaggio volutamente evita spettacolarizzazioni e tensioni estetiche eccessive.

“Con questo lavoro abbiamo voluto guardare la Palestina in modo diverso da come ci viene mostrata di solito – spiega Andrea Zambelli, uno degli autori del film -. L’idea della quotidianità favorisce un’identificazione tra lo spettatore e i protagonisti, ben diversa dalla distanza che creano le consuete immagini di guerra”. La visione di un film che diventa un’ora in compagnia della vivace umanità che vive a Gaza, tra desideri, impegni e difficoltà. Dal misterioso ritrovamento di decine di mante arenate sulla spiaggia all’alba, evento che crea scompiglio e frenesia tra i pescatori, alla cura con cui la telegiornalista Noor si prepara per andare al lavoro; dalla passione per il rap proibito di Antar, che nel pomeriggio deve registrare il suo primo disco, all’instancabile dedizione per la fotografia di Moemen e, ancora, dalla fatica di Jabber, contadino che lavora vicino al confine, alle surreali piroette in un vecchio cimitero dei ragazzi del Gaza Parkour Team.

epa03401216 Palestinian youths practice their parkour skills in Khan Younis in southern Gaza Strip on 17 September 2012. Parkour originating in France is the physical practice of traversing elements in both urban and rural settings with the goal of moving from one point to another as quickly and efficiently as possible.  EPA/ALI ALI“Insieme a noi hanno lavorato anche alcuni videomaker palestinesi, con cui abbiamo condiviso idee, competenze, storie e visioni – aggiunge Valeria Testagrossa -. Per questo ci sentiamo di dire che il nostro non è un film su Gaza ma un film con Gaza. E siamo molto felici che esca in sala: il cinema, grazie alla sua capacità di favorire l’immedesimazione, è lo strumento migliore per avvicinare il pubblico alla realtà vera della Striscia, andando oltre gli stereotipi e i racconti che generalmente vengono proposti dai media”.

Il film, prodotto dal basso grazie ad un lavoro di crowdfunding e al supporto di Teleimmagini e Vivo Film, viene distribuito nelle sale da Lab 80 (www.lab80.it). “Con Striplife continua il rilancio della nostra attività di distribuzione nell’ambito del cinema indipendente – spiega Alberto Valtellina, della casa di produzione e distribuzione bergamasca -, un’attività che possiamo sostenere grazie anche al contributo di Fondazione Cariplo. Striplife è un film di grande qualità, che può già vantare un percorso significativo all’interno di molti festival internazionali. Sin dall’inizio abbiamo seguito da vicino la produzione di questo film, su cui puntiamo molto volentieri e con grande fiducia per ampliare la nostra proposta di distributori”.

Proiezioni già previste:
– Roma, Cinema Filmstudio (da giovedì 15 gennaio)
– Milano, Cinema Beltrade (da giovedì 15 gennaio)
– Pisa, Cinema Arsenale (da giovedì 15 gennaio)
– Mantova, Il Cinema del Carbone (da giovedì 15 gennaio)
– Prato, Cinema Mabuse (da lunedì 26 gennaio)

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