Come previsto il trio lirico-pop ‘Il Volo‘ ha trionfato al festival di Sanremo. La notizia, invece, è che nessun cantante proveniente da Amici, il talent di Maria De Filippi, o da X Factor, il talent di Sky, è arrivato sul podio, composto invece da un sorprendente Nek e da un’elegante Malika Ayane.
Come per la competizione dei giovani, anche in questo caso i piazzamenti sono quindi a vantaggio di artisti con il ‘k-factor’ nel nome (tra gli emergenti i Kutso sono arrivati secondi), forse per celebrare il direttore di Raiuno @giankaleone (Giancarlo Leone) che è il vero vincitore di questa edizione canora: popolare e conservatrice. “Ma Sanremo è nazionalpopolare – conferma Leone -. Volutamente, orgogliosamente nazionalpopolare. Parla al Paese, e a tutto il Paese: non solo a quella frazione che sta su Twitter o viaggia in Frecciarossa”.
E, infatti, tra vallette che leggono le letterine alla fine delle trasmissioni, stecche della classifica elettronica e stecche di Gianna Nannini, “alla fine vince sempre lei, la musica”, come ricorda Emma Marrone.
A Carlo Conti, il presentatore che sembra un personaggio lampadato di Maccio Capatonda, (“Incarna la grandezza dell’uomo medio nella quale mi riconosco io ed evidentemente si riconoscono anche gli italiani”, ricorda Giancarlo Leone), va quindi il merito di aver saputo trovare la giusta chiave del successo per il pubblico di RaiUno e i vincitori incarnano proprio quell’essenza: lontano dagli snobismi radicalchic e dai parolai di Twitter.
