L’adorabile Oh è un alieno emarginato dai suoi stessi simili. Quando giunge sulla Terra, costretto a scappare dalla sua gente, stringe un’improbabile amicizia con l’avventurosa Tip. Attraverso una serie di avventure comiche, l’alieno capisce che mostrarsi diverso e commettere errori fa parte dell’essere umano e, insieme, i due scoprono il vero significato della parola CASA.
HOME – A CASA, al cinema dal 26 marzo con Dreamworks, è la storia di due personaggi, entrambi pesci fuor d’acqua nei rispettivi mondi, che capiscono di avere alcune sorprendenti caratteristiche in comune e scoprono il vero significato dell’accettazione. “È la storia di un’amicizia, ma anche dello scontro tra due culture che giungono alla fine ad una straordinaria comprensione reciproca, da cui nasce l’incredibile, divertente amicizia tra Oh e Tip”, dichiara il regista Tim Johnson.
Il viaggio dell’amichevole alieno inizia con un accorato “Oh, no!” subito dopo avere spedito, in stile tipicamente terrestre, una mail intergalattica d’invito alla festa d’inaugurazione della sua nuova casa. Purtroppo, come è accaduto a molti di noi, anche lui ha cliccato il tasto sbagliato e ha inviato il messaggio a ‘Tutti’, vale a dire tutti gli abitanti dell’universo, inclusi gli arcinemici dei Boov, i temibili Gorg.
Ovviamente, i Boov sono molto arrabbiati per il gesto di Oh, che è costretto a scappare dal suo popolo. È così che gli capita di conoscere Gratuity “Tip” Tucci, una ragazza rimasta sola sulla Terra dopo che la madre e tutti gli altri abitanti sono stati trasferiti d’ufficio dai neo-residenti. Tip è una tipa in gamba, tosta e all’apparenza impavida. È l’unica umana a essere riuscita a sfuggire agli indesiderati visitatori del nostro pianeta.
“Tip ha un atteggiamento ostile nei confronti di Oh, ma quando i due intraprendono il loro viaggio in giro per il mondo, si rendono conto sempre più di avere molto in comune”, afferma Jim Parsons, che dà voce nella versione originale a Oh. “Nella vita non sai mai con chi farai amicizia e dove”, prosegue l’attore, vincitore degli Emmy con la celebre serie “The Big Bang Theory”. “Avere delle amicizie durature con persone appartenenti ad altre realtà, che non potrebbero essere più diverse da te e con le quali non avresti mai pensato di legare, è non solo possibile ma necessario”.
“Oh e Tip appartengono a mondi completamente differenti e non potrebbero essere più diversi tra loro”, dichiara la star musicale internazionale Rihanna, vincitrice di sette Grammy, che dà voce a Tip. “Ma pian piano i due scoprono di avere parecchio in comune e diventano molto amici”.
Tra i doppiatori originali anche Jennifer Lopez, Steve Martin e Matt Jones. Nell’edizione italiana, invece le voci sono di Nanni Baldini (Oh), Maria Letizia Scifoni (Tip), Marco Mete (Capitan Smek) e Monica Ward (Lucy Tucci). La direzione del doppiaggio ed i dialoghi italiani sono di Marco Guadagno.
HOME – A CASA è la trasposizione cinematografica del romanzo di Adam Rex ‘The True Meaning of Smekday’, un libro che regista leggeva ai suoi figli e che lo hanno ispirato al punto di portarlo sul grande schermo.
La musica ha un ruolo importante nell’accompagnare i temi, i personaggi e l’umorismo di
HOME – A CASA. Non c’è da sorprendersi, dato il coinvolgimento di Rihanna nel progetto. Oltre ad essere la voce di Tip e ad avere interpretato le principali canzoni del film, la popstar ha dato un importante contributo a tutta la colonna sonora in cui, accanto al più tradizionale tema musicale del film, spiccano canzoni sue e di altri artisti contemporanei quali Kiesza, Charli XCX + Stargate ed Ester Dean.
Uno dei momenti clou di HOME – A CASA è quando Oh ascolta per la prima volta la musica terrestre, nello specifico Dancing in the Dark degli Stargate. Oh fa finta di essere inorridito dalla musica, ma il corpo lo tradisce: i piedi cominciano a battere il ritmo e i fianchi a muoversi. Incapace di resistere, Oh inizia a dimenarsi in modo incontrollato, come se al mondo non vi fosse nulla di più importante da fare. La sequenza divertente e stravagante apre il cuore di Oh sul suo viaggio terrestre, facendogli amare ciò che è umano.
La scena è stata coreografata da Beau Casper Smart, che ha danzato per ore per creare delle sequenze di riferimento per gli animatori, che hanno poi adattato le movenze all’alieno Oh.
Oh, non ci fa tenerezza perché cambia colore quando mente o quando si emoziona; Oh ci conquista perché è un disastro assoluto. Una sorta di E.T. in CGI che può diventare un ottimo impegno per il pomeriggio delle vacanze di Pasqua, nonostante il titolo rischi di confondersi tra i tanti omonimi della storia del cinema.