Dopo aver deciso la storia, i realizzatori di ‘Avengers: Age of Ultron’ hanno pensato che fosse fondamentale dare al film un’importanza mondiale. “Secondo noi, i Vendicatori sono gli eroi di tutto il mondo”, afferma il produttore Kevin Feige. “Non solo dell’America o di qualche paese in particolare, ma di tutto il mondo, come ha dimostrato il riscontro ottenuto dal primo film. Quando abbiamo iniziato a sviluppare la storia, abbiamo deciso di allontanarci da New York. Una parte del film è ambientata lì, ma volevamo far vivere ai Vendicatori un’avventura internazionale”.
“Solitamente, questi film vengono girati in set giganteschi e bellissimi, costruiti all’interno dei teatri di posa, ma bisogna anche uscire a esplorare il mondo”, afferma il produttore Jeremy Latcham. “Con Avengers: Age of Ultron, abbiamo cercato di ampliare il nostro punto di vista. Volevamo esplorare delle location poco utilizzate come Seoul, in Corea del Sud, il centro di Johannesburg, in Sudafrica, e la Valle d’Aosta, nell’Italia nord-occidentale. Le nuove location regalano un’aria di novità al film, mostrando che i Vendicatori proteggono il mondo intero”.
“Volevo che questo secondo film fosse più grande, più esteso e più internazionale di The Avengers”, afferma il regista Joss Whedon. “Volevamo mostrare l’effetto dei Vendicatori sul mondo. Nel primo film abbiamo messo insieme la squadra, una missione apparentemente impossibile. Ma ora che lavorano insieme e che si sono dimostrati utili, il mondo cosa pensa di loro? E cosa pensano l’uno dell’altro? Perciò, è fantastico poter esplorare il mondo realmente, senza cercare di ricreare le location in studio: ogni luogo, con la sua particolare atmosfera e i suoi stili architettonici unici, ci aiuta ad aumentare il realismo. Per radicare nella realtà un film del genere, pieno di personaggi in CGI, c’è bisogno di location effettive”.
Così, dopo le riprese effettuate in Sudafrica, la troupe si è trasferita in Valle D’Aosta, in Italia. Questa regione montuosa è stata poco utilizzata dal mondo del cinema ma è piena di spettacolari castelli e edifici medievali.
In particolare, i realizzatori sono stati attratti da un edificio storico ben preciso: il forte di Bard. L’edificio, risalente all’anno 1000, è stato convertito nella roccaforte di Strucker, che vedremo nell’incipit del film. “C’è una gigantesca ripresa aerea che mostra i Vendicatori mentre attaccano la roccaforte, alla ricerca dello scettro di Loki. Iron Man, Hulk, Vedova Nera e Thor sono presenti in queste sequenze, e tentano di attaccare la roccaforte per fermare Strucker e i suoi uomini”. Il produttore esecutivo Jeremy Latcham afferma: “Le ricerche per la roccaforte di Strucker hanno avuto inizio un anno prima delle riprese. Abbiamo spiegato ai nostri location manager che avevamo bisogno di un edificio gigantesco, situato in una regione mai vista prima. Volevamo aprire il film tra la neve, e avevamo bisogno di un edificio bellissimo e minaccioso. Abbiamo setacciato tutto il pianeta, e spedito delle squadre di ricerca in tutta Europa. Per due mesi, hanno visitato centinaia di sito storici”. Le riprese si sono svolte anche in altre location della Valle d’Aosta, utilizzata per dare vita alla nazione fittizia di Sokovia. Gli attori Jeremy Renner, Elizabeth Olsen e Aaron Taylor‐Johnson hanno iniziato le riprese in grande stile, combattendo in Sokovia.
“Durante il nostro primo giorno in Italia, stavamo girando una parte della battaglia finale. È una cosa che succede spesso nel cinema”, scherza Jeremy Renner. “La troupe italiana aveva costruito delle fantastiche scenografie e delle rocce da utilizzare nel combattimento. È molto più semplice entrare nella parte, quando si ha a che fare con elementi concreti al posto di una pallina da tennis e un green screen”. L’attore prosegue: “Girare in location effettive mi permette di capire cosa succede, e dove finiscono le frecce che lancio. Quando eravamo in Italia, la città aveva un aspetto ruvido e somigliava molto all’Europa dell’Est. Guardando oltre, si potevano vedere le Alpi e dei paesaggi troppo belli per essere veri. È buffo pensare che questi bellissimi paesaggi saranno rimossi al computer e sostituiti con degli sfondi adatti a mostrare la devastazione di Sokovia”.
Le dimensioni e la portata delle location italiane hanno aiutato Elizabeth Olsen a calarsi nei panni di una supereroina. “La cosa migliore di queste produzioni così colossali è che riescono a trasformare completamente qualsiasi luogo”, afferma la Olsen. “Abbiamo occupato un’intera città, facendola apparire completamente distrutta e devastata. Mi sentivo in imbarazzo quando i passanti lanciavano un’occhiata al disastro che avevamo allestito nella loro città”.
“La prima volta che ho visto il set italiano completato, mi sono guardato intorno e mi sono reso conto che era perfetto”, esclama il regista Joss Whedon. “Avevamo un ponte perfetto, che era un elemento fondamentale per la storia. Ma soprattutto, ogni cosa era meravigliosa. Ogni vicolo era magnifico, dunque potevamo puntare la macchina da presa in qualunque direzione. Volevamo che la battaglia sembrasse leggermente anarchica, ma ogni volta che posavo la telecamera ero costretto a prenderla nuovamente in mano per riprendere qualcos’altro”.
Il regista prosegue: “È stato elettrizzante, e credo che gli attori siano stati ispirati dal luogo. Non è facile per questi eroi. Affrontano un’immensa quantità di esperienze, e volevo che la missione di questo film fosse molto diversa da quella del primo capitolo. Abbiamo a che fare con ambientazioni molto diverse, ma l’elemento umano è sempre fondamentale. I Vendicatori non sono esseri geneticamente superiori che combattono per divertimento, il loro obiettivo è aiutare e proteggere le persone”. Dopo la fine delle riprese in Italia, la produzione è tornata a Londra. Il set della nuova Avengers Tower, che nel film si trova a New York, è stato il primo a ospitare le riprese.