Periscope, la rivoluzione del pianeta social.

È stato lanciato da circa una settimana e già si preannuncia come una rivoluzione. È l’app che trasformerà ogni utente in un vero e proprio broadcaster. L’applicazione non serve ad altro che a trasmettere dei video in modo istantaneo, i quali diventano immediatamente virali. Qualsiasi cosa, da una comunione a un fatto di cronaca, etc etc… E tutto questo alla modica cifra di 2,99 Euro (a differenza di altri servizi social qui dobbiamo sborsare una piccola cifra).

periscopeL’applicazione è stata lanciata dal colosso Twitter ed è stata creata dagli ingegneri americani Kayvon Beykpour e Joe Bernstein. Attualmente è disponibile solo su App Store. La versione per Android sarà presto disponibile (almeno a detta del comunicato stampa). La promessa e potenzialità di Periscope è quello di creare una rete di broadcasting in mobilità, mentre i “fatti accadono”. Un passaggio in più rispetto alle app come Vine o come lo stesso Instagram. La chiave di svolta è appunto l’immediatezza. Attualmente funziona via Twitter. Difatti è strettamente correlato con l’account e i follower dell’app dell’uccellino. Appena pubblicheremo un video su Periscope, un tweet avviserà i follower con un link dello streaming. Una volta all’interno del video in streaming, si può interagire con il broadcaster, cioè con chi lo sta trasmettendo, cliccando sul cuore (più saranno popolari i video e più saranno pieni di nuvolette di cuoricini). I commenti degli utenti procedono invece attraverso una chat sopra l’immagine.

periscope1Sembrerebbe che già qualche emittente statunitense abbia iniziato a sfruttarle l’app per integrare i servizi giornalistici e la diretta-tv.

Essendo agli inizi proviamo un forte senso di alienazione vedendo così tanti video da ogni parte del mondo e continuamente aggiornati, in una frazione di secondo. Però bisogna dire che ci troviamo solo agli inizi e molto probabilmente già nel mezzo di una nuova comunicazione.

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