Il Laboratorio Teatrale dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Leon Battista Alberti” di Roma presenta lo spettacolo “Immaginate una notte a Pietroburgo …”, riduzione drammatica, con musiche e danze, a cura di Lia Maselli e liberamente tratta da L’Idiota di Fëdor Michajlovič Dostoevskij.
L’opera in prosa e musica, realizzata e prodotta nell’ambito del progetto Alberti15x15, andrà in scena al Teatro Vascello di Roma, sabato 6 giugno alle ore 20:15.
In apertura: “Sognavo una grande città come Napoli”, concerto del soprano Ekaterina Karpova, diplomata al Conservatorio “Čajkovskij” di Mosca, accompagnata dal pianista Aleksandr Rubinov.
Lo spettacolo vede la partecipazione, in qualità di sponsor, della sartoria cine-teatrale Annamode Costumes (Roma) e dell’atelier Mashenka (Oradea, Romania).
“Immaginate una notte a Pietroburgo …” è un viaggio degli studenti dell’Alberti nelle emozioni e nei sentimenti del capolavoro di Dostoevskij, tra dialoghi intimi e danze corali.
“Immaginate una mattina, densa di nebbia, in un nord che si prepara a un disgelo cupo, fangoso – racconta il direttore artistico, Massimo Maselli – Un treno entra nella stazione di Pietroburgo in arrivo dall’altra Europa, quella dei casinò di Baden Baden meta dei russi dell’epoca, e riporta a casa Lev Nikolàevič, ultimo discendente della casata Myškin. Sul treno, Myškin incontra Rogožin e, attraverso le sue parole, per la prima volta sente parlare della bellissima e irraggiungibile Nastas’ja Filíppovna…”
“E gli studenti del Laboratorio Teatrale Alberti incontrano i protagonisti de L’Idiota, con la loro caratura umana, e si fondono con essi” – prosegue Maselli – “Myškin, con il quale Dostoevskij si era proposto di rappresentare un uomo completamente buono, una sorta di Cristo, la cui umiltà doveva gettar luce sulle ombre degli altri personaggi, dissipandole; Rogožin, altro protagonista indiscusso, l’altra faccia della medaglia: rozzo, arricchito, passionale fino allo stremo… Con una storia infelice alle spalle, sedotta in giovane età da colui che doveva essere il suo protettore, ecco Nastas’ja Filíppovna, una mantenuta sì, ma dall’orgoglio immenso!”
In “Immaginate una notte a Pietroburgo …” gli studenti dell’Alberti vivono gli intrecci e le intese, i sentimenti di passione, compassione e gelosia del capolavoro della letteratura russa e li restituiscono sulla scena con un carattere e una cifra stilistica nuova.
Lia Maselli, che ha curato la riduzione teatrale e la sceneggiatura, è anche autrice di una ricerca che si esprime mediante i codici linguistici delle nuove generazioni: ne risulta una scrittura coreografica a maglie larghe, una partitura precisa e aperta, che ora asseconda il ritmo serrato degli eventi, ora si apre in armoniose coreografie e ora pare raccogliersi in momenti e dialoghi intimi tra i protagonisti.
Nell’interpretazione scenica di Massimo Maselli, la veduta di Pietroburgo con il Ponte Aničkov sul fiume Neva, che campeggia sullo sfondo (dipinto di 6,5 mt x 3 mt opera dello stesso Maselli), evoca il centro della storia: un sole nascosto, con la neve che confonde i viandanti e diventa fango, sui ponti di Pietroburgo. E nel fango, le impronte dei personaggi, attirati nell’orbita della passione e della bellezza, s’incontrano e si inseguono. Si perderanno, nel fondo della spirale che genera follia.
“Riteniamo che l’opera del grande Dostoevskij e il tema universale dell’amore, in tutte le sue differenti declinazioni, esprima molto bene il percorso didattico e l’attività di alto contenuto formativo e artistico dei nostri studenti – sottolinea la dirigente scolastica dell’Istituto Alberti, dott.ssa Carolina Guardiani – e si presti magnificamente a celebrare i 15 anni di attività del Laboratorio Teatrale del nostro Istituto”.
Il Laboratorio opera dal 2001 e ha messo in scena 14 rappresentazioni teatrali di successo, con
grande coinvolgimento di studenti, docenti e pubblico, divenendo così uno dei fiori all’occhiello di questo Istituto.
La realizzazione, allestimento e messa in scena dell’opera “Immaginate una notte a Pietroburgo…” vede la partecipazione complessiva di circa cinquanta persone, tra attori, corpo di ballo, cantanti, assistenti esecutivi e tecnici.
I tanti studenti che partecipano al Laboratorio sono impegnati durante l’anno scolastico nelle diverse fasi del percorso didattico-formativo, che comprende gli stage di recitazione e danza e la collaborazione all’esecuzione delle scenografie e alla creazione degli abiti di scena d’epoca.