The Salvation, la Danimarca sulle orme di Sergio Leone.

Dallo spaghetti western alle polpette western. Il cinema con i cow boy americani non è morto e si trasferisce in Nord Europa, in Danimarca per la precisione, grazie all’intuizione del regista Kristian Levring, che ha realizzato il film ‘The Salvation’, nelle sale cinematografiche dall’11 giugno con Academy 2.

THE-SALVATION-Eric-Cantona-Mads-MikkelsenProtagonisti di questa pellicola sono Mads Mikkelsen, uno degli attori più versatili nel panorama internazionale che ha già interpretato tra gli altri, un eroe di guerra, un pianista, un insegnante, un vikingo e un gangster; Eva Green che dopo ‘300: L’Alba di un impero’ e ‘Sin City’ rimane una femme fatale, ma questa volta non ‘apre bocca’ (è la “principessa” che parla letteralmente con gli occhi, perché gli indiani le hanno tagliato la lingua) e il cattivissimo Jeffrey Dean Morgan, noto al grande pubblico soprattutto per la partecipazione a due serie tv, Supernatural e Grey’s Anatomy. Nel film un ruolo minore anche per Eric Cantona, l’ex calciatore ormai diventato un attore popolare nel 2009 grazie a Ken Loach che l’ha portato in concorso al Festival di Cannes.


“Amo i western sin da quando ero un bambino – afferma il regista Kristian Levring -. Realizzare The salvation è stato come far rivivere l’universo immaginifico della mia infanzia, creare un mondo che è in tutti i sensi molto diverso dalla mia vita attuale. The Salvation è un tributo al classico western americano. In termini filmici il western è un genere arcaico. Mi sono chiesto varie volte perché ho deciso di riproporre un genere che alcuni definiscono morto e sepolto. La risposta è semplicemente che John Ford, Sergio Leone e Akira Kurosawa sono alcuni dei miei idoli. Riuscire a fare un film nel genere in cui loro eccellevano è stato come realizzare un sogno”.

Tanta violenza e i caratteri archetipici dei miti del western (dal sindaco becchino allo sceriffo prete) sono alcuni degli elementi che Anders Thomas Jensen, sceneggiatore di molti tra i film danesi più conosciuti all’estero, ha mescolato senza tralasciare alcun ingrediente della ricetta originale.

Eva-Green-The-Salvation-FGIl film presentato fuori concorso, durante la 67ª edizione del Festival di Cannes, è ambientato nel 1870, tra colonizzatori e fuorilegge. L’immigrato Danese Jon (Mads Mikkelsen) attende da anni di portare negli Stati Uniti sua moglie e il figlio di dieci anni. Ma quando la moglie e il figlio finalmente arrivano in America, cadono entrambi vittime di un crimine orribile. Distrutto dal dolore e dalla disperazione Jon uccide il responsabile del duplice omicidio. Ma l’uccisione del responsabile scatena la reazione del fratello, lo spietato colonnello Delarue, un bandito che terrorizza il villaggio di Black Creek e che è disposto a tutto. Tradito e isolato dalla comunità, Jon, è costretto a trasformarsi da uomo pacifico in guerriero per salvare il villaggio e trovare pace.

“I cattivi sanguinano nelle saghe nordiche – continua Kristian Levring – e lo stesso dovrebbe accadere anche nei western americani; ho voluto che THE SALVATION raccontasse una storia di vendetta e rinascita in uno scenario leggendario. Girare un film in un paesaggio deserto e sconfinato è sempre stato il mio desiderio, cogliere la forza e il fascino che emerge dal luogo mentre aspettiamo che la luce formi sulla collina l’ombra di cui abbiamo bisogno per girare. The-SalvationRicreare le nuvole di polvere o le piogge torrenziali è un piacere della mia infanzia che va oltre la necessità delle riprese, devo ammettere di essermi molto divertito durante ogni attimo del mio lavoro”.

“La maggior parte della persone che sono sopravvissute nel selvaggio west – conclude il regista – erano europei immigrati. Queste persone sono fuggite dalla guerra e dalla povertà con la speranza di iniziare una nuova vita. La storia del Selvaggio west è anche la nostra storia. È un racconto sulle persone che non avevano prospettive di vita in Europa. Persone che hanno abbandonato le loro radici per partecipare alla nascita di una nazione. Ma come costruire una vita in un mondo senza legge e giustizia? Quali meccanismi si innescano quando non si può chiedere aiuto a nessuno?”.

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