Sinister 2, il diavolo è nei dettagli.

A tre anni di distanza dal successo internazionale di Sinister, il demone babilonese Buhguul torna a caccia di innocenti anime in Sinister 2, secondo film per il grande schermo distribuito in Italia dalla neonata Midnight Factory.

140x200_SINISTER2_webNel 2012 Sinister era stato per la BlumHouse Productions uno dei primi grandi successi abbastanza potente da dar vita a un franchise. Con il piccolo investimento di appena 3 milioni di dollari e un incasso che si è avvicinato ai 100 milioni in tutto il mondo, il piccolo horror con Ethan Hawke rappresentava un ottimo esempio di minimalismo funzionalmente applicato a una sapiente costruzione della tensione. La storia dello scrittore ossessionato dai crimini di cui scrive tanto da diventare protagonista di una storia analogamente macabra e sanguinosa si aggiorna in questo sequel spostando l’attenzione su altri personaggi. Ancora una volta al centro della vicenda ci sono dei bambini, ma in maniera maggiore in confronto al film di Scott Derrickson, in Sinister 2 la dimensione infantile è fondamentale ad esplorare una vicenda che spinge il pedale sulla cattiveria, il politicamente scorretto e il gore.
La giovane Courtney (Shannyn Sossamon), madre di due bambini e in fuga da un marito violento che vuole a tutti i costi l’affidamento dei figli, va a vivere in una casa adiacente a una chiesa sconsacrata dove si è consumato un terrificante delitto a sfondo rituale. Nel frattempo l’ex vice sceriffo So&So (James Ransone), ora detective privato, sta cercando i luoghi di particolari delitti rituali per distruggerli perché sa che questi posti sono fondamentali al perpetrarsi della maledizione del demone Buhguul. Le storie dei due, irrimediabilmente, si incontrano e Buhguul mostra un particolare interesse per i figli di Courtney.

sinisterConsapevole dei colpi di scena di Sinister e del meccanismo che ne sta alla base, in questo sequel lo spettatore viene immerso immediatamente nel vivo della storia e da una prospettiva differente. Se nel primo film il protagonista scopriva progressivamente i dettagli del subdolo agire del demone, qui vediamo la vicenda dagli occhi di un bambino, vittima designata di Buhguul, quindi seguiamo l’opera di affabulazione che il mostro prepara attraverso i fantasmi di altri bambini da lui corrotti per la preparazione del rituale che porterebbe al sacrificio di una ignara famiglia. Con citazioni molto palesi da un cult sui giovani assassini come Grano Rosso Sangue e una scena clou del capolavoro di Romero La notte dei morti viventi che scorre profetica in tv, Sinister 2 si dirama senza particolari sorprese verso un finale troppo frettoloso.

Sinister-2-645x369L’efficacia del film sta tutta nei paurosissimi filmini snuff che il piccolo Dylan è costretto a guardare e che sono stati la vera rivelazione del primo film. Il regista Ciaràn Foy ne è ben consapevole e punta tantissimo su questo elemento, architettando mini film nel film sempre più crudeli ed elaborati.

Sinister 2 ha il pregio di far accettare con maggior piacere l’inserimento di bambini fantasma nella vicenda, elemento che nel film precedente aveva un sentore di intrusione considerevole, ma si finisce nel creare un sequel che di fatto non aggiunge nulla al suo predecessore.
Si guarda, ci si diverte e ci si spaventa. Ma si dimentica anche in fretta.
Aspettiamoci un Sinister 3, vista l’ottima acoglienza al botteghino anche di questo numero due.

Roberto Giacomelli

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