A Bigger Splash, da Pantelleria a Venezia.

Venice Movie Stars Lounge blindata lunedi 7 settembre, dove in gran segreto sono arrivati i cast di “A Bigger Splash” e di “Janis” a bordo delle Citroen C4 Cactus in dotazione alla lounge: il regista Luca Guadagnino, Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Matthias Schoenaerts e Dakota Johnson (per “A Bigger Splash”) e Amy Berg, regista del documentario Janis.

Soddisfatto il patron della lounge Angelo Quarti: “Abbiamo avuto due film di grande richiamo, da molti indicati per un premio, e per noi è stato un grande onore”.

Ad accogliere il cast di “A Bigger Splash”, oltre a Quarti, anche il direttore della mostra Alberto Barbera che ha poi commentato: “Siamo ormai a metà festival e siamo molto soddisfatti del programma e della risposta del pubblico. Abbiamo anche perfezionato alcuni aspetti organizzativi e ci avviamo a un gran finale”.

Serata interamente dedicata allo sponsor Citroen invece, per una cena di gala riservata al top management e ai loro ospiti, seguita da film con red carpet. Le quattro Citroen C4 Cactus per i transfer dei vip e degli attori suoi ospiti durante la 72. Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia esprimono creatività, anticonformismo, innovazione, energia, in linea con lo spirito della lounge e sono facilmente riconoscibili nelle loro livree bicolori: Hello Yellow, Olive Brown, Silver Grey e Pearl White associate agli esclusivi Airbump.

576464177AF032_A_Bigger_SplIl film di Luca Guadagnino ha diviso la stampa. Il secondo italiano in concorso presentato alla Mostra del cinema di Venezia è la storia della leggenda del rock Marianne Lane, Tilda Swinton, in vacanza a Pantelleria con il compagno. Ma quando arriva inaspettatamente Harry, produttore discografico iconoclasta e suo ex, interpretato da Ralph Fiennes insieme alla figlia Penelope, la protagonista di “50 sfumature di grigio”, Dakota Johnson, provoca un`esplosione di nostalgia delirante dalla cui è impossibile stare lontani. Fra risate, desiderio e rock’ n’ roll, è un ritratto sensuale che sfocia in violenza sotto il sole del Mediterraneo.

Per il regista è anche un film sul desiderio. “E’ la forza motrice delle nostre vite come dice Hannibal Lecter. In questo caso è il desiderio di fragili esseri umani”. Guadagnino si è solo ispirato a “La Piscine” film italo-francese del ’69, il suo non è un remake assicura. Ma fondamentale è la location: “Pantelleria con la sua forza e irriducibilità con il suo essere territorio di frontiera è segno di una realtà che non si può ignorare e i personaggi che si chiudono nelle loro dinamiche sono costretti a non ignorare l’urgenza di Pantelleria. Per questo l’ho scelta”.

576464177AF029_A_Bigger_SplSullo sfondo ci sono anche i migranti. “I nostri protagonisti non possono che confrontarsi con quell’alterità e fare delle tragiche scelte che li metteranno di fronte alle loro resposabilità etiche, le stesse che tutti noi portiamo sulle nostre spalle”.

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